Halloween: origine, storia, significato e simboli della festa

Se pur nata nei Paesi nordici, oggi è una festa conosciuta in tutto il mondo. Stiamo parlando di Halloween ed ora andiamo a scoprire le origini, la storia, il significato ed i simboli di questa macabra celebrazione.

È una festa molto discussa e tanto criticata in quanto è legata a vari aspetti che mescolano il paganesimo al cristianesimo. Infatti è collegata alle anime dei Santi, ma presenta alcune tetre sfaccettature.

Halloween – origine, storia, etimologia

Cosa significa Halloween? Il termine ha origini scozzesi e la parola originale era “All Hallows’ Eve” che significa “vigilia di Ognissanti“. Infatti il giorno in cui si festeggia “Tutti i Santi” sarebbe il primo novembre.

Quindi la festa di halloween si festeggia il 31 ottobre ed è una commemorazione alle anime dei morti, considerando anche quelle dei santi e dei martiri; in pratica è un rito dedicato a tutti i defunti.

Le origini di halloween risalgono al I secolo, nel periodo dell’Alto Medioevo, e derivavano da culture cattoliche. Le prime nazioni a celebrare questi rituali furono l’Irlanda e l’Inghilterra; poi si sviluppò in molti altri paesi, specialmente in America.

Commemorare i morti era diventata celebrazione svolta in molte parti del mondo, anche se in date differenti, e questo per volere dei vari papi e vescovi della chiesa che volevano onorare le anime delle vittime.

La festa di Halloween

La chiesa primitiva decise che per rendere onore ai defunti era opportuno svolgere un rito, una messa apposita a loro dedicata. La cultura celtica influì molto in queste festività, tanto da aggiungere un altro giorno.

La triade infatti prevedeva il 31 ottobre Halloween, il 1° novembre festa dei Santi e il 2 novembre festa dei morti. Queste ultime due, con il passare del tempo, divennero feste di precetto secondo il cristianesimo.

La festa di halloween, invece, assunse un significato diverso per svariati motivi. Questo perché essa fu rivestita di usanze e costumi che la resero una celebrazione non più cattolica, ma pagana e spettrale.

Simboli di Halloween

Oltre alla particolare funzione che i vari paesi svolgono in questa notte, sono stati aggiunti anche dei segni per rendere questo rito una celebrazione unica; vediamo quali sono i simboli di Halloween.

I dolcetti

Perché ad Halloween si fanno i dolcetti?
Era di prassi preparare dei piccoli dolci che, soprattutto i bambini, portavano in una cesta, andando di casa in casa, e offrendo una tortina in cambio di una preghiera per i propri defunti. Le “cakes” erano il pasto per gli spiriti dei morti.

Le deliziose focacce riportavano una croce sulla facciata, come segno di donazione a persone bisognose. Secondo la tradizione inglese, offrire un dolcetto significava liberare un’anima dal purgatorio.

La lanterna

Durante questo passare di porta in porta, che veniva chiamato “souling“, le persone giravano con delle lanterne ricavate modellando delle rape; questa luce era la rappresentazione delle anime dei morti.

Perché si fa la zucca di Halloween? La famosa “Jack-o’-lantern” fu invece realizzata per tenere il più lontano possibile gli spiriti malvagi. Era consuetudine, infatti, per chi restava a casa in quei giorni di festa, accendere delle candele.

Ecco il motivo perché il giorno della festività dei morti, secondo la religione cattolica, si appoggiano delle candele sulle tombe nei cimiteri; era un segno che l’anima possa tornare a visitare per qualche momento “la vita terrena”.

I costumi

Perché ad Halloween ci si veste con un costume? Nei tempi antichi si pensava che prima di passare definitivamente all’aldilà nel giorno degli “Ognissanti”, gli spiriti avevano ancora a disposizione una notte per vendicarsi dei torti subiti.

Si credeva quindi che le anime tormentate potessero avere un’ultima possibilità di farsi giustizia, colpendo i loro nemici. Siccome, però, c’era il rischio che venissero riconosciute, indossarono dei costumi.

Le chiese del Medioevo erano convinte che durante la notte di Halloween i morti uscissero dalle loro bare per poter danzare e far festa in modo da non dimenticare la fine delle cose terrene.

In questa “danse macabre” quindi le persone si vestivano con dei vestiti da cadaveri o da personaggi dell’oscurità e giravano per le strade del paese con le loro lanterne e suonando delle campane.

Altri simboli di halloween sono i gatti neri, collegati alle streghe, gli spaventapasseri, i pipistrelli; inoltre si utilizzano soprattutto i colori arancione, nero e viola per adornare gli ambienti della casa e i giardini.

Dolcetto o scherzetto – Trick or treat?

Quante volte la notte del 31 ottobre abbiamo sentito bussare alla porta e scoprire che dei ragazzini pronunciavano a gran voce questa frase? A me è capitato molte volte e avevo le caramelle pronte da offrire.

Perché si dice “dolcetto o scherzetto”?

Nelle tradizioni dei popoli Celti il giorno di Halloween era la fine dell’anno della luce e l’inizio del periodo del buio, inteso come l’inverno. Una leggenda racconta che alcune fatine facevano dei dispetti a chi incontravano.

Si trattava di piccoli scherzi che mettevano in atto per non diventare a loro volta vittime di qualche burla. Così poi per rimediare alla piccola beffa, offrivano dei cibo, che solitamente era un alimento dolce.

Halloween nel mondo

Alcuni studiosi ritengono che questa festa sia legata al “Samhain“, ovvero una celebrazione celtico-pagana risalente al VI secolo a.C. e corrispondente al Capodanno celtico. Altri, invece, credono sia una cosa indipendente da questo.

A prescindere da questo fatto, questi riti iniziarono a svolgersi in ogni parte del mondo e a partire dal XVIII iniziò a diffondersi il pensiero che queste funzioni fossero collegate a qualcosa di occulto e demoniaco.

Alcune teorie sostenevano che durante questa festività si facevano dei sacrifici umani, in onore di specifiche divinità celtiche. Cosa che successivamente sembra sia stata dichiarata infondata, ma qualche dubbio sembra sia rimasto.

Nel mondo cristiano veniva eseguita una vera e propria veglia di preghiera e digiuno per la notte di tutti i Santi e ancor oggi, tra i credenti cristiani, c’è la tradizione di partecipare a questa funzione religiosa.

Halloween in Italia

Anche in Italia, la festa di Halloween è molto conosciuta al giorno d’oggi. Fino al XV secolo in molti paesi italiani, soprattutto della Sicilia e Sardegna, c’è l’usanza di lasciare del cibo fuori dalla porta di casa, per gli spiriti dei propri antenati.

Venivano quindi preparati i “dolci dei morti” e poi si andava a partecipare alle varie funzioni e piccole feste teatrali organizzate appositamente per questo evento, con decorazioni di fiori e dolci personalizzati.

Ai nostri giorni molti cattolici cristiani non sono d’accordo con la moderna celebrazione di questa festa, considerata atta al paganesimo, e solitamente si riuniscono per formare gruppi di preghiera.

Per altri, invece, Halloween non sembra essere dannosa, anzi invita a spiegare cos’è la morte e la mortalità, divenendo così una specie di lezione per salvaguardare la propria anima ed il proprio spirito.

Halloween per i bambini

Come spiegare la festa di Halloween ai bambini? Per i più piccoli è una specie di festa in maschera che ha il solo scopo di divertimento, spiegando loro che si può intagliare la zucca ma come segno dell’autunno.

In base all’età del bambino si spiega, con parole semplici, che dopo la vita c’è anche la morte, che questo è il ciclo della natura umana. E si può festeggiare preparando una cena a casa con delle pietanze a base di zucca.

Si può inoltre addobbare l’ambiente e la tavola con qualche tovagliolo o bicchieri di carta arancione e come costume utilizzare qualche mascherina o qualche vestito carnevalesco e preparare insieme ai piccoli dei biscotti.

In pratica festeggiare in allegria con dolcetti e decorazioni, dando all’evento una prospettiva non macabra; magari anche spiegando un po’ della storia di Halloween tra un biscotto e l’altro e come meglio ogni genitore sa fare.

Concludo dicendo che ogni festa ha la sua origine, la sua storia, il suo significato, i suoi pro e contro, e non può trovare tutti d’accordo. Importante è festeggiare in serenità, cercando un po’ di allegria.

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Annina
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