Il mondo del mistero comprende moltissimi personaggi ma oggi andiamo a conoscere chi erano veramente le streghe, tra storia, leggende, mito e realtà. È un argomento ricco di informazioni interessanti che forse non tutti ne erano al corrente.
Secondo le varie credenze e le diverse culture, queste donne malefiche erano solitamente tenute a distanza in quanto portatrici di male. Ma non tutta l’oscurità che circonda questa figura è simbolo di malvagità e cattiveria.
Andiamo quindi a scoprire se esistono le vere streghe e chi sono veramente, iniziando dall’origine della storia, agli sviluppi di queste creature malvagie nel corso dei tempi, fino ad arrivare ai nostri giorni.
Chi erano le streghe
Prima di descrivere il mondo della stregoneria e tutto ciò che lo circonda, cerchiamo di capire chi erano le streghe; inoltre vedremo perché queste figure femminili con poteri sovrannaturali venivano definite tali.
Perché erano chiamate streghe?
Si utilizzava chiamare strega, o in termini antichi lamia, colei che aveva una propensione per la magia e gli incantesimi, quindi possedeva doti e caratteristiche speciali rispetto alle persone comuni.
Nella cultura pagana si usava definire strega o stregone anche coloro che si dedicavano agli studi dell’erbologia, ovvero lo studio delle piante, dalla semina alla raccolta e alla coltivazione, per ricavarne medicinali o cosmetici.
Da dove deriva il nome strega
La parola “strega” deriva dai termini latini “striga e stryx” e sta per Strige, ovvero uccello notturno. Nelle vecchie leggende romane si racconta che questo volatile, appartenente alla famiglia Strigidae ed assomigliante ad uno strano gufo, si nutrisse di carne umana. Il nome “Strega” si iniziò ad usarlo intorno al 1300.
Assomigliano ad un uccello in quanto posseggono le ali, ma dispongono di 4 zampe con grandi artigli di colore nero scurissimo e gli occhi sono di tonalità gialla, privi di pupilla. Anche l’insolita forma di questo animale viene collegata a come la strega si presenta.
Inizialmente si diceva che la strega era colei che aveva fatto un patto con il diavolo e questa unione con il maligno dava a loro la capacità di compiere atti di magia oscura utilizzando metodi alquanto spaventosi.
La storia delle streghe
Molte sono le notizie raccolte per comporre la storia delle streghe ed il tutto ebbe inizio quando delle donne occulte fecero uso della loro magia davanti a qualcuno che ne rimase sconcertato. Spesso usavano i loro poteri per danneggiare qualche persona presa di mira o anche per ribellarsi con chi andava contro le loro idee.
L’immagine della strega risale a tempi molto antichi, addirittura nel II millennio a.C. Delle virtù delle fattucchiere ne ha parlato inizialmente Ramses III, faraone egizio; si sono trovati alcuni scritti sulla raccolta di leggi del Codice di Hammurabi, intorno al 1750 a.C.
Nel VIII secolo a.C. in Assiria furono trovate informazioni relative ad azioni di esorcismi contro la stregoneria; successivamente chi praticava magia nera doveva essere punito con la morte. Il culmine della fama di questa donna malvagia lo trovò nelle raccolte mitologiche greche e romane.
Fino al XIII secolo a.C. non esiste molta documentazione che parla di gravi atti di stregoneria, ma dal XI secolo a.C. l’immagine della strega inizia leggermente a modificarsi. Studiosi di demonologia, ovvero la scienza che studia credenze relative a spiriti, demoni e diavoli, hanno distinto i due tipi di strega, maleficae e strigae.
La strega malefica era considerata una derivazione del demonio e, nel periodo del Medioevo, per la chiesa cattolica, secondo l’istituzione di Papa Innocenzo IV, questa era una donna da eliminare in quanto recava solo male al prossimo. La strega Strige, invece, era ritenuta una specie di vampiro a cui piaceva succhiare il sangue dei bambini.
Si creò così una riforma protestante contro le streghe e quindi gruppi di persone si misero alla ricerca di tutte le “donne maledette” che trovavano, per ucciderle; si era aperta una vera e propria “caccia alle streghe“, titolo che diedero a questa protesta durata dal 1450 al 1750.
Le torture per le streghe
Una volta catturate, cercavano di far confessare le macabre incantatrici, e per riuscire a farle parlare erano previste delle terrificanti torture per le streghe. Le tipologie andavano dai modi di persuasione più leggera a cruenti e fatali metodi di morte. Vediamone alcune:
1. Lavaggio dell’anima: veniva fatto ingerire un miscuglio di acqua calda, sapone e carbone. Questo metodo veniva eseguito per ripulire l’anima dal peccato. Il famoso detto “lavati la bocca con il sapone” arriva da questo modo di fare del medioevo.
2. La gogna: le mani e la testa venivano inserite in una struttura fatta a T dove la persona in questione era costretta a stare ferma in piedi. Solitamente poi le venivano lanciate contro dei vari tipi di frutta e ortaggi. La cosa peggiore è quando il soggetto subiva schiaffi, ustioni o mutilamenti.
3. La frusta: nei tempi antichi frustare qualcuno per i suoi reati era un modo di rendere colpevoli i rei e farli ricordare di non trasgredire più. Il numero delle frustate variava in base al tipo di colpevolezza valutata.
4. La tortura della corda: venivano legate le mani dietro la schiena ed entrambi i piedi. Si passava una corda sotto alle braccia e con una carrucola si faceva sollevare il corpo ad alcuni metri dal suo. Il peso da sostenere era praticamente tutto concentrato sulle spalle.
5. La culla delle streghe: la donna malvagia veniva messa dentro ad un sacchetto chiuso e appeso al ramo di un albero con una corda e lasciata senza cibo né acqua per giorni. Il dondolio provocato dall’oscillazione, unitamente al digiuno, provocava allucinazioni e disorientamento da paura.
Torture molto crudeli per streghe
6. La gabbia: la strega veniva totalmente spogliata e rinchiusa in una gabbia esposta a correnti d’aria in modo che si ammalasse presto. Inoltre veniva lasciata a deperire senza alimento alcuno, neppure l’acqua era concessa. Alla morte, lasciavano il cadavere a putrefarsi fino a che non si staccava la carne dall’ossatura.
7. Le turcas: erano delle pinze particolari che venivano usate per strappare le unghie. Circa 500 anni fa oltre a togliere le unghie, venivano piantati anche degli spilli sulle falangi delle dita per provocare ulteriore dolore.
8. Strumenti di schiacciamento: venivano utilizzati vari accessori per schiacciare la testa, i seni, le ginocchia, i pollici. Erano attrezzi particolari che venivano usati per stringere una determinata parte del corpo. Lo schiacciamento poteva era così forte da provocare la rottura delle ossa.
9. La sedia chiodata: la strega veniva fatta sedere su una sedia piena di chiodi appuntiti e veniva legata per rimanere ferma in quella posizione. Per rendere la tortura più atroce, a volte i chiodi scaldati col fuoco prima di farla accomodare.
10. La tortura del topo: il soggetto veniva legato mani e piedi e immobilizzato su un piano, supino. Sopra il corpo veniva messa una gabbia, con fondo rimovibile, dentro alla quale c’era un topo. Si dava fuoco alla parte superiore della gabbia e si apriva il fondo di essa, così il topo per scappare dal fuoco iniziava a mordere il corpo della persona sottostante.
11. Il rogo: era la condanna diffusa in tutto il mondo che si applicava a chi era stato condannato di stregoneria. Questo metodo di morte consisteva nel legare la strega ad un palo di legno circondato da un grande mucchio di paglia e incendiato. La “stregona” veniva letteralmente “bruciata viva“.
Chi erano veramente le streghe
Non sempre coloro che praticavano oscure magie e tenebrosi incantesimi furono perseguitate gravemente; con il passare degli anni qualcosa cambiò, vediamo allora chi erano veramente le streghe e cosa successe dopo l’era delle torture e dei roghi.
Il tutto ebbe inizio nel XIX secolo in cui alcuni importanti scritti hanno modificato il modo di “vedere” queste lamie misteriose. Un grande cambiamento avvenne quando il giornalista statunitense Charles Godfrey Leland scrisse “il vangelo delle streghe“, ovvero una specie di romanzo che descriveva la stregoneria italiana detta “Stregheria“.
Ulteriore cambiamento di veduta si ebbe intorno al 1900 dovuto all’antropologa britannica Margaret Murray specificava che le pratiche stregonesche molte volte servivano a guarire, portava alla conoscenza delle erbe; effettuavano riti che mettevano in contatto gli spiriti o erano rituali di fertilità. In pratica erano cerimonie fatte per obiettivi positivi da “streghe buone“, che si differenziavano dalle “streghe cattive“.
Queste diverse visioni hanno contribuito a creare il Neopaganesimo e la Wicca, ovvero l’antica e misteriosa religione. Da questo momento le streghe furono considerate donne che praticavano la stregoneria tradizionale, cioè i loro rituali erano basati su credenze folkloristiche.
Gli strumenti delle streghe
Sono molti gli strumenti usati dalle streghe nei loro rituali per richiamare forza ed energia al fine di riuscire ad ottenere un perfetto incantesimo., anche se un buon risultato non era determinato sempre dall’oggetto utilizzato. Ne cito alcuni:
- Bacchetta: simbolo dell’aria, veniva usata per dare una specifica direzione alle parole pronunciate.
- Bastone: ottenuto dal ramo di un albero in una notte primaverile di luna piena.
- Bolline: piccolo coltello utilizzato per tagliare le erbe o per incidere qualsiasi superficie.
- Calderone: simbolo dell’acqua; grande pentolone dove si cuocevano erbe e fiori per creare pozioni o dedicati agli dei.
- Campana: serve per iniziare e chiudere un incantesimo; le sue vibrazioni spostano le energie.
- Candele: simbolo di fuoco; venivano ricoperte di olio e posizionate a cerchio per richiamare la forza magica.
- Contenitori di vetro: dove raccoglievano elementi personalizzati come unghie, capelli o pezzi di stoffa.
- Erbe: il momento della raccolta determinava lo scopo: se con la luna calante era per scopo malefico, con la luna crescente era benefico.
- Grimorium Verum: libro di magia che raccoglie formule, segni, istruzioni e quant’altro serve per i rituali.
- Scopa: serviva a pulire il luogo dove veniva eseguito il rito, il segno di purificazione.
Leggende sulle streghe
Anche le leggende sulle streghe sono molte e oserei dire “paese che vai, leggenda stregonesca che trovi”. Alcune storie però sono diventate famose per la loro particolarità, vediamo quali:
Le streghe di Benevento – Campania
La strega campana veniva chiama Janara. Si racconta che le janare uscivano di notte per andare nei boschi a raccogliere erbe particolari che utilizzavano come medicinali o come stupefacenti. Rubano cavalli che facevano cavalcare fino allo sfinimento e come segno della loro presenza facevano una treccia alla criniera della giumenta.
La strega di Benevento era conosciuta perché faceva pozioni magiche che le permettevano di diventare come il “vento“, infatti riuscivano a passare nelle fessure delle porte e delle finestre. La loro “mania” era quella di contare i grani di sale o i fili della scopa. Per riuscire a prenderle si doveva catturare per i capelli.
Le streghe di Castel del Monte – Abruzzo
La leggenda di questa zona racconta che quando un bimbo piccolo si ammalava e le cure mediche non riuscivano a guarirlo, la colpa era delle streghe che cercavano di succhiare il sangue alla tenera creatura. Così la famiglia del bambino si prestava a fare “il rito dei sette sporti” per allontanare il male, ovvero la madrina del fanciullo, a mezzanotte, girava per le vie del borgo tenendolo in braccio e nessuno doveva fermarsi o dire parola alcuna.
Altro racconto dice che le streghe abruzzesi potevano essere allontanate procurando loro un “mal di schiena” facendo arrotolare, su dei pezzi di legno, i vestiti del bambino ammalato per poi bruciarli ed incenerirli. Anche negli anni più recenti esiste la tradizione di andare in giro per il paese, dopo il tramonto, a caccia degli spiriti.
Le streghe umbre – marchigiane
Questa tipologia di streghe viene chiamata Strolleca. Si tratta di una terribile fattucchiera, dotata di forte potere occulto, che lanciava dannose fatture. Si presentava come una donna sudicia e malvestita e la sua capacità di grande stregoneria era collegata alla sua unione a presenze maligne soprannaturali.
Le streghe nella letteratura
Il mondo dei libri che parlano di streghe è molto ampio, e alcuni racconti li possiamo trovare nelle seguenti grandi opere letterarie:
- L’intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi, romanzo del 2003 dello scrittore Terry Pratchett
- I romanzi della saga di Harry Potter della scrittrice britannica J. K. Rowling (1997 – 2007)
- La chimera, romanzo storico di Sebastiano Vassalli pubblicato nel 1990
- Brida, romanzo di Paulo Coelho pubblicato nel 1990 e anche nel 2008.
- La Celestina, libro scritto da Fernando de Rojas e pubblicato nel 1499
- Storia letteraria di Medea, figura della mitologia greca e nipote della famosa maga Circe.
- L’Orlando Furioso, opera di Ludovico Ariosto, nella quale appare la maga Alcina.
- Ciclo di Avalon, serie di romanzi fantasy della scrittrice Marion Zimmer Bradley
Le streghe nella cinematografia
Sono molti i film che parlano di magia e in questo articolo potete consultare tutti i film con streghe, maghi, fate ed illusionisti.
Curiosità sulle streghe
- Canon Episcopi: il primo documento storico che parlava di streghe e affermava che potevano volare.
- Malleus Maleficarum: chiamato anche ” Martello delle streghe”, libro del Medioevo che descriveva come combattere la stregoneria.
- Madre Shipton: la strega più famosa di sempre.
- Tra il 1400 ed il 1700 furono eseguiti in Europa più di 100.000 processi.
- Le streghe di Salem: furono processate nel modo più terribile e tragico di sempre
- In molte regioni italiane, secondo il folclore popolare, le streghe avevano un soprannome identificativo.
- Halloween: la festa più conosciuta che riguarda le streghe e i personaggi del mondo oscuro.
Concludo dice che le streghe sono una miscela di informazioni tra storia, leggende e realtà. Spero sia piaciuto anche a voi conoscere chi erano veramente le streghe.
STUDIO MOLTO ESAURIENTE.
Grazie Luisa
>Assomigliano ad un uccello in quanto posseggono le ali, ma dispongono di 4 zampe con grandi artigli di colore nero scurissimo e gli occhi sono di tonalità gialla, privi di pupilla.
Animali con ali e quattro zampe, semplicemente NON ESISTONO, per non parlare di occhi senza pupilla. La famiglia degli Strigidi è una famiglia di UCCELLI, che comprende gufi, civette e allocchi.
Non dico tanto ma basta Wikipedia per accertarsene: https://it.wikipedia.org/wiki/Strigidae
Ma come si fa a scrivere roba del genere.?!
Salve Andrea, credo stiamo parlando di due cose simili ma non uguali. Tu hai menzionato il link wikipedia degli uccelli “Stridigi”, io mi riferivo alla “Strige”, l’uccello notturno di cattivo auspicio il cui nome deriva da “strix” come descritto nell’articolo e le cui caratteristiche sono indicate nel sito wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Strige.
Dopo tutte quelle torture che gli facevano orribili. Poi il rogo penso che sia la più brutta cosa bruciate una persona viva . Direi che costoro era sicuramente figli del demonio
A causa l’ignoranza e lo scurantismo di quei brutti tempi molta gente innocente ha pagato con la morte mi chiedo se erano più indemoniate le così dette streghe o quelli che le condannavano
Concordo. Purtroppo la cultura di molti anni fa non permetteva di approfondire certi aspetti come al giorno d’oggi. Sicuramente alcune azioni malvagie erano da punire, ma esistevano anche donne che con i loro incantesimi hanno portato benefici… Ma per gli uomini di quei tempi non faceva differenza.