Categoria 🕵️ Misteri e Curiosità

Misteri irrisolti ai quali neanche la scienza è riuscita a dare spiegazione: tra curiosità dal paranormale, complotti, bizzarrie e leggende.

Donna segregata per 30 anni in un bunker antiatomico 2 (2)

Nel, 1993, i giornali statunitensi resero nota l’incredibile storia della 51 enne Francine Wickerman, che aveva vissuto rinchiusa per trent’anni in un rifugio antiatomico nel sottosuolo di Dickinson, nel North Dakota. Follemente geloso, il marito della poveretta l’aveva convinta dell’imminenza di una guerra nucleare e a rinchiudersi con lui nel bunker. L’uomo aveva quindi perseverato nella sua menzogna confermandole, alla sua prima uscita all’esterno da solo, che la temuta apocalisse s’era verificata. Francine trovò il coraggio di aprire la botola solo 3 giorni dopo la morte del coniuge, stroncato da un infarto. Questo non sembra essere un caso isolato, ad oggi si possono leggere molte notizie riguardo uomini e donne in situazioni analoghe.

Papa Giovanni XXIII incontrò un alieno. 4.3 (3)

Secondo quanto riferito dal suo segretario personale, Papa Giovanni XXIII incontrò un alieno. Nel 1961, Il Papa Buono (Angelo Roncalli) prima di morire si sarebbe incontrato con un Alieno, il tutto avvenuto nei giardini di Castel Gandolfo. Presente all’accaduto un testimone: Loris Francesco Capovilla, il segretario del Papa attuale. La notizia apparve su un quotidiano inglese di allora e fu ripresa poi dal Sun nel 1985 ma nessuno gli diete molta importanza. Oggi, questo misterioso accaduto torna in discussione grazie ad un filmato caricato su Youtube che sta facendo il giro del mondo. Il racconto del misterioso incontro del Papa con l’alieno Camminavano lungo il lago come già avevano fatto altre volte nei pomeriggi estivi. Fianco a fianco come due buoni amici o persone qualsiasi, che han voglia di starsene in disparte chiacchierando fuori dalla routine quotidiana. Era un pomeriggio del 1961 quando tutto accadde: Li avevamo sopra le nostre teste, abbagliati da luci del color azzurro, arancio e ambra. Qualche minuto, e poi…” L’impossibile. Ciò che è anche difficile da esprimere a parole. Le luci si dimostrarono essere di dischi volanti nel cielo, si muovevano silenziosamente senza emettere alcun tipo di rumore. Poi il contatto. Uno degli UFO si stacca dalla formazione e atterra fermandosi nel lato sud del giardino. Si apri il portellone, e dalla carlinga venne fuori qualcosa. “È umano”, solo che attorno a lui c’era come un alone di luce che lo avvolgeva. Caddero in ginocchio sorpresi e impauriti. Poi lui si alzo e si avvicino verso quell’uomo senza esitare. Parlarono per circa venti minuti, ma non sentii nulla, mi sembrarono secondi inifiniti. Poi quell’uomo come non fosse successo nulla, si voltò risalendo sul disco volante, ritornando da dove era arrivato. Lui mi guardò e cominciò a piangere Sembra proprio esser l’inizio di film di fantascienza, […]

La signora ammazzatutti (Myra Hindley) da storia vera a film 4 (6)

“La signora ammazzatutti”: è questo il titolo italiano di Serial Mom, l’irriverente film di John Waters incentrato sulla vera storia di una casalinga che uccide chi non la pensa come lei in fatto di… cucina, abbigliamento, educazione e famiglia. Kathleen Turner interpreta in modo credibile ed azzeccato il personaggio di Beverly Sutphin, moglie-mamma-angelo-del-focolare modello che si rivela una brutale assassina. Il film mette l’accento sull’incredulità (nessuno, all’inizio, pensa che lo spietato killer possa essere una donna) e sull’accanimento dei mass media, emblematicamente rappresentati da Suzanne Somers (la bionda Chrissy di Tre cuori in affitto) che si reca al processo di Beverly per studiarne il comportamento, al fine di interpretarla in tv. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, insomma, è il messaggio sul rapporto fra assassini e mass media che vuole inviarci Waters. Che nella riuscita esasperazione del suo film inserisce un’innegabile verità: le figure femminili delle assassine seriali lasciano il segno. Forse per via delle statistiche, forse per via della figura della donna, angelo del focolare, tramandata di generazione in generazione; fatto sta che ogni volta che una “signora” serial killer conquista le prime pagine della cronaca non ci capacitiamo della sua crudeltà. Eppure, di assassine la nostra storia è piena. Anche di assassine seriali. A cominciare dalla tristemente nota Elizabeth Báthory, contessa ungherese che a metà del 1400 uccise (insieme al marito e ad alcuni complici, in parte consenzienti ed in parte costretti in quanto servi della contessa) decine – forse centinaia – di ragazze innocenti. Leggenda vuole che, oltre a trarre un malato piacere dall’altrui sofferenza, la contessa amasse fare il bagno nel sangue delle sue vittime per mantenersi giovane e bella… Vanità, il tuo nome è donna? Fino a questo punto? Cose da pazzi. E cose d’altri tempi: dopo di lei – per fortuna […]

JonBenet Ramsey – Delitto irrisolto di una bambina bellissima 5 (4)

Navigando in rete mi ritrovo a visionare per caso un video di una bambina bellissima, salvo poi scoprire che fa parte delle migliaia di vittime di cui non si conosce l’assassino, in quanto le ipotesi, sin dall’inizio, si sono focalizzate su dei soggetti che sono stati a mio avviso tutelati fin troppo. Ma partiamo dall’inizio… Il caso di omicidio di JonBenet Ramsey JonBenèt Ramsey nasce ad Atalanta nel 1990 in una famiglia benestante, la madre, Patricia (ex Miss Virginia), nota fin da subito la sua bellezza e fa crescere sua figlia come una Barbie, esponendola fin da subito al pubblico, conciandola come se fosse di plastica. Vincerà svariati concorsi in poco tempo, che la renderanno oggetto di particolari attenzioni ed invidie. Diventa a soli 6 anni una “piccola donna con tacchi”, trucco e vestiti non proprio consoni ad una bimba di quell’età, quindi già per questo ci sarebbe molto di cui discutere. Non vive dunque un’infanzia come tutti gli altri suoi coetanei, circondata da giochi e persone comuni, ma da servizi fotografici, concorsi e copertine, avendo addirittura un curriculum di tutto rispetto. 1993: partecipa a un recital di danza a scuola. 1993: partecipa a un recital di danza a scuola. 1994: vince il concorso “Piccola Miss Charlevoix”. Ha 4 anni. 1995: vince i concorsi “Colorado All Stars Christmas Pageant” (pageant è un termine che si riferisce alle sfilate dei concorsi di bellezza) e “Little Miss Colorado Sunburst”. A dicembre dello stesso anno partecipa alla parata di Natale “Lights of December Christmas Parade”a Boulder, dove vive. 1996: un fotografo professionista la ritrae per un “portfolio”. Vince per la sua categoria nel concorso “America’s Royale Tiny Miss”. Ad agosto arriva seconda al “Sunburst National Pageant” ad Atlanta, Georgia. A novembre con la madre partecipa a una produzione musicale a Marietta, Georgia. A dicembre […]

Resti di uomini giganti di Pauli Arbarei 4 (2)

Oggi tratteremo del mistero dei resti scheletrici di giganti– presumibilmente umani –, di Pauli Arbarei nel sud della Sardegna, dei quali sono stati girati numerosi documentari e ancora oggi la leggenda è viva più che mai. Sarà un trucco di qualche abile manipolatore con programmi grafici, qualche neo sceneggiatore pronto a tutto pur di aver successo o saranno davvero esistiti? In molte parti del mondo sono state rinvenute, nel corso dei secoli, le apparenti prove di una civiltà di giganti. Possibile che prima della nascita e dello sviluppo della razza umana sia potuto esistere un simile popolo? Un popolo che avrebbe lasciato numerosi segnali del suo passaggio? Dobbiamo davvero riscrivere la storia del nostro pianeta? Di vedremo un video con alcuni ritrovamenti di Ossa di giganti, cosa ne pensate in merito? Scheletri giganti in Sardegna video Intervista documentario a Luigi Muscas

Mistero: Natuzza Evolo e la sua storia 3 (2)

Ieri, a Mistero (Italia Uno), è andata in onda una nuova puntata focalizzata sul mistero di Natuzza Evolo. Il programma condotto da Daniele Bossari, Jane Alexander, Andrea Pinketts, Marco Berry e Nicole Pellizzari dedicato al mondo dei fenomeni paranormali, tornera nel bel paese raccondando la storia di una donna incredibile. L’inizio puntata dedicato agli avvistamenti Ufo, con servizio girato in Piemonte, precisamente sul Monte Musiné, a 20 chilometri da Torino, dove da sempre si avvistano strane entità e da molti considerata come una base aliena. La troupe si è diretta successivamente in Calabria, per approfondire il caso di Natuzza Evolo, conosciuta come mamma Natuzza. La donna sostiene di avere guarito moltissime persone con i suoi poteri dal 1924: da allora Natuzza avrebbe anche visto Padre Pio, la Madonna e Gesù e ricevuto da loro la forza per andare avanti e continuare nelle sue imprese di guarigione. Dopo questo caso, Mistero si è invece occupato dei segreti del Castello di Oria, in provincia di Brindisi, da sempre al centro di fenomeni misteriosi. Verso la fine del programma sono stati mandati in onda una serie di video amatoriali realizzati da persone che sostengono di esser stati in contatto con dei fantasmi. Prima della chiusura spazio ad Adam Kadmon – che ieri ha cercato di rendere noto il suo punto di vista sulla caduta di un DC9 nella tratta che collegava Bologna a Palermo – e alle rubriche sugli Ufo. Nel corso del programma è stato affrontato anche il tema ” come controllare il clima“, dove un progetto nato nel 1996 per cercare di controllare il clima e beneficiarne si potrebbe trasformare in una potente arma di distruzione di massa. Video Documentario Speciale del TG1 prodotto da Rai Vaticano

Mistero: Fra Elia Cataldo, stigmate, miracoli e guarigioni come Padre Pio 3.6 (9)

Ieri a Mistero, puntata del 25 settembre si parla di Elia Cataldo o come viene chiamato da tutti “Fra Elia”, che proprio frate non è, in quanto la chiesa non lo ha riconosciuto e dubita delle vicende legate a lui. Prima di mistero anche il Comune a Calvi dell’Umbria si è mobilitato per sostenere logisticamente le persone che ormai da  anni fanno visita sempre più numerose a Elia Cataldo, per tutti frate Elia, in un ex convento del piccolo centro al confine con il Lazio. Convinti che lui,  originario della Puglia, abbia il potere di guarire i malati. Anche alcune parti del suo corpo, come mani e costato, sanguinano misteriosamente. Come fossero delle stimmate . Fra Elia non ha pronunciato i voti Una vicenda sulla quale la diocesi di Terni invita comunque alla massima cautela sottolineando tra l’altro come sia improprio l’appellativo di frate in quanto Elia Cataldo non ha mai pronunciato voti religiosi ma ha solo frequentato, per un breve periodo, un convento di frati a Bergamo senza peraltro completare alcun tipo di formazione. Qual è la verità sulle stigmate di fra Elia? È stata poi decisa un’indagine a valenza medica e religiosa per accertare le cause che determinano perdite di sangue. La curia vescovile di Terni ha comunque fatto altre precisazioni. Innanzi tutto ha puntualizzato che Elia Cataldo vive in un ex convento, già di proprietà del Comune di Calvi dell’Umbria, da lui stesso acquistato. Vi ha preso dimora con un piccolo gruppo di persone che fanno parte di una onlus denominata Degli apostoli di Dio. Un’associazione che recita il rosario, dà vita a momenti di preghiera e a incontri. Non essendo, quindi, Elia Cataldo, né diacono né presbitero – sottolinea la diocesi – non può celebrare alcuna messa. Cataldo, è detto ancora in una nota della curia, […]

Mistero: Sindrome Morgellons, malattia rara (aliena) 5 (2)

Ieri a Mistero si è parlato della Sindrome di Morgellons, e della sua ipotetica relazione con le scie chimiche. In effetti analizzando questa misteriosa malattia sembra comparsa dritta da un film di fantascienza pur essendo purtroppo dolorosamente reale. Cos’è il morbo di Morgellons? Immaginate di sudare perle di una sostanza nera simile a catrame, di tirare filamenti colorati da piaghe diffuse su tutto il corpo o di avvertire come se la vostra pelle venga percorsa da insetti. Questa è la condizione in cui si trovano i malati di questa sindrome come spiegato ieri bene a mistero da Silvia, affetta dal morbo che coraggiosamente ha condiviso il suo calvario. Naturalmente solo i medici dovrebbero occuparsi della cura, anche se come per tutte le condizioni rare i progressi sulla diagnosi sono lunghi e difficili. Noi ce ne occupiamo il programma ha ipotizzato una causa diretta: le scie chimiche. Esiste una relazione? Partiamo dal servizio di ieri di Mistero e su alcune precisazioni. Daniele Bossari ha sostenuto che la patologia è tuttora ignorata dalla medicina convenzionale. Questo non è del tutto vero. Anche se il morbo di Morgellons, è stato bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, è diventato oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie già nel 2008. Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico “Kaiser Permanente” della California del nord, è andato a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi. La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una […]

I Segreti di Fatima 4.7 (3)

I Segreti di Fatima sono tre messaggi rivelati dalla Madonna a tre pastorelli il 13 maggio 1917 a Fátima in Portogallo. I pastorelli erano i bambini Lucia dos Santos di 10 anni, Francisco Marto di 9 anni e Giacinta Marto di 7 anni. Nella religione cristiana cattolica, bisogna precisare che, nonostante si parli sempre di tre segreti, il Segreto di Fatima è considerato dai credenti un’unica rivelazione, divisa in tre parti. Storia dei Segreti di Fatima La storia dei Segreti di Fatima inizia il 13 luglio 1917, quando i tre bambini sostennero di aver incontrato per la terza volta la Madonna. Per un certo periodo i segreti rimasero conosciuti solo ai tre bambini. Ma nel 1919 moriva Francisco, seguito da sua sorella, Giacinta, nel 1920 a causa della spagnola, cosicché Lucia divenne l’unica testimone vivente dei tre segreti. Nel 1941, a 24 anni dalle apparizioni, Suor Lucia, su invito del Vescovo Mons. Josè Alves Correia de Silva, scrisse un riassunto delle apparizioni. Lucia spiegava che l’unico segreto, rivelato a lei il 13 luglio di 24 anni prima, era in realtà diviso in 3 parti, di cui però, la terza non poteva essere ancora svelata. Di conseguenza Lucia diede al Vescovo solo le prime due parti del segreto, che furono rese pubbliche da Pio XII nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. La terza parte del segreto venne poi scritta da Suor Lucia il 3 gennaio 1944, per poi essere affidata al Vescovo di Leiria, che la consegnò a Pio XII. Il terzo segreto, su indicazione di Suor Lucia, avrebbe dovuto essere rivelato dopo il 1960, ma Giovanni XXIII e i suoi successori, ritennero opportuno non rivelare il segreto. Fu Giovanni Paolo II che il 13 maggio 2000, in occasione della beatificazione di Giacinta e […]

Cos’è il Backmasking – messaggi subliminali nella Musica 4.3 (3)

Se vi stavate domandando cosa significa Backmasking o backward masking, sappiate che si tratta di una tecnica utilizzata per incidere dei dischi al contrario. Il primo a scoprirla fu Thomas Edison verso la fine dell’ottocento e fu riutilizzata in seguito da maghi e illusionisti di ogni genere per creare effetti sonori con dei fonografi. Con l’arrivo dei registratori a nastro, incidere al contrario divenne una forma di sperimentazione delle avanguardie musicali. I Beatles, ad esempio, furono tra i primi ad utilizzare la tecnica del back masking sia per la produzione di suoni sia per inserire dei veri messaggi nascosti nelle canzoni. Un esempio concreto lo si può riscontrare nel singolo “RAIN“. Cos’è il Backmasking: Messaggi Segreti nascosti nelle canzoni Il fenomeno esplose con il rock, infatti, negli anni Settanta molti ascoltavano i dischi al contrario facendo nascere una sorta di “caccia ai messaggi occulti” nelle canzoni, che inneggiavano Satana o all’uso di sostanze stupefacenti. Tra le canzoni più celebri dove è stato utilizzato il backmask vi sono, “Stairway to heavend” dei Led Zeppelin, che nasconderebbe la frase “Ecco il mio dolce Satana“, Another one bites the dust dei Queen “cominciate a fumare marijuana“. La moda ormai aveva contagiato tutti, tanto che, alcune band heavy metal e hard rock cominciarono davvero a giocare con questa tecnica, nascondendo frasi “diaboliche” nelle loro incisioni. Altri come i Pink Floyd scelsero varianti più ironiche, fortunatamente, ascoltando al contrario Empty spaces, ad esempio, potrete verificare le seguenti parole: “Congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto“. Pink Floyd – Empty Spaces (Backmask) Anche “I Simpson”, il rinomato cartone animato americano, hanno dedicato una puntata a questa tecnica dei messaggi subliminali incisi nelle canzoni in anni passati, rendendo benissimo l’idea di cosa fosse. Conosci altre canzoni che nascondono messaggi segreti? Lascia un commento!

Scienziato inventa macchina per contattare gli spiriti 4 (2)

 Da fonti risalenti ad alcuni anni fa, sono venuto a conoscenza di un invenzione stupefacente, della quale ci sono poche fonti al riguardo, ma degna di essere riportata come articolo nella categoria MISTERI. Lo scienziato di origine Russa, Gennadij Markov ha inventato un marchingegno che consente di entrare in contatto con spiriti che con gli esseri di altri mondi ( alieni?). La macchina in questione è un sensibilissimo rilevatore di campi magnetici, capace di amplificare i segnali provenienti da entità non corporee. Purtroppo, quello che mi ha spinto a pubblicare quest articolo è il fatto che non se ne è saputo più nulla, ne parlato, ne tanto meno approfondita la vera natura della macchina o del suo funzionamento. Nessun sito o blog , quotidiano, giornale o rivista di qualsiasi tipologia, ha argomentato l’invenzione, ne tanto meno la smentita dell’esistenza o effettiva realizzazione. Rimane quindi un punto interrogativo o per meglio “scrivere”, un MISTERO.

Mistero: Il Santo Graal 5 (6)

La ricerca del Santo Graal ha impegnato gli uomini per più di duemila anni, conducendoli negli angoli più sperduti del nostro mondo; il calice in cui Gesù Cristo bevve il vino durante l’Ultima Cena che, secondo la tradizione, Giuseppe d’Arimatea, discepolo del Salvatore, lo nascose durante la sua crocifissione. Da allora, spinti nel ritrovare la reliquia più sacra della sfera cristiana, archeologi, esploratori di ogni genere, nobili e cavalieri hanno impiegato la loro vita, tempo e risorse economiche nel riportarla alla luce. Dove si trova il Santo Graal? Varie ipotesi hanno spinto i ricercatori a convincersi che il Santo Calice si trovi in Iran, più precisamente nella Fortezza di Takht-I-Sulaiman (Il Trono di Salomone), la cui struttura presenta delle forti similitudine con quella del “Castello del Graal“, descritto da Wolfram von Eschenbach in Parsifal. A seguito di questa somiglianza, gli studiosi hanno identificato la fortezza come possibile luogo dove sarebbe ancora oggi custodito il Santo Graal. Santo Graal in Italia Anche il Bel Paese è stato chiamato più volte in causa dagli storici e studiosi, come uno dei probabili luoghi in cui è localizzato Il Sacro Calice, e potrebbe trovarsi tuttora in Puglia. Papa Gregorio VII aveva localizzato la Coppa nel sud Italia, nei territori allora occupati dai Turchi, e organizzò così, nel 1087, una spedizione segreta per recuperarlo, costituita da circa 60 marinari selezionati tra i lavoratori del porto di Bari. Purtroppo non vi sono documenti che rivelino l’esatto luogo dove la spedizione fu mandata ne l’ubicazione del Santo Graal, ma sappiamo che fu rinvenuto un calice ed alcune ossa (appartenute a S. Nicola) nella chiesa consacrata di Myra, nell’attuale Turchia. La leggenda di S. Nicola (Babbo natale) La tradizione narra che ne VI secolo, S. Nicola abbia avuto in possesso la Coppa, grazie alla quale elargiva cure e […]

SIMEC monopolio della moneta 4.5 (2)

SIMEC: si tratta di un esperimento fatto nel 2000 dal Prof. Auriti, un noto giurista che fu anche presidente dello Snarp (Sindacato Nazionale Antiusura) . Questa è solo una minima parte di ciò che ha fatto quest’uomo che è deceduto nel 2006, il quale credeva fermamente che la moneta dovesse essere di proprietà del popolo e non delle banche, dimostrando anche dal punto di vista legislativo, come il monopolio delle banche centrali sia del tutto illegale. Potrete scaricare molti documenti in modo del tutto gratuito. I media nazionali non hanno dato importanza a suo tempo all’esperimento qui di seguito descritto, ma in compenso la banca d’Italia è andata su tutte le furie si è vista a rischio di monopolio della moneta. Nei siti seguenti ci sono sentenze del tribunale di Chieti che stabiliscono la validità del SIMEC e che ne richiedono il dissequestro immediato! Se il SIMEC avesse seguito, molte aziende, piccoli imprenditori, negozianti, ma anche lavoratori, non dovrebbero più indebitarsi con le banche che producono il debito dal nulla. Se volete ulteriori info su ciò che stanno facendo i suoi collaboratori , potete andare sui seguenti siti; Nessun legge costituzionale, né tantomeno il trattato di Maastricht stabilisce che il monopolio della moneta sia delle banche centrali. Se ne sono appropriate in modo ILLEGALE, facendo indebitare noi e le nostre famiglie utilizzando banconote che sono carta straccia! SIMEC significa SIMbolo EConometrico di VALORE INDOTTO, come ad esempio, il metro serve per misurare la lunghezza così il SIMEC serve per misurare il Valore dei beni Economici , che sono tali perché rari . Della MONETA del POPOLO si è fatto uno scientifico esperimento in una cittadina abruzzese, Guardiagrele , ad opera dell’infaticabile professor Giacinto Auriti, il quale, verso la fine del luglio 2000, nella sua qualità di fondatore e segretario del […]

Come costruivano le piramidi? 4.2 (10)

Come venivano costruite le antiche piramidi egizie è uno dei misteri ancora in discussione tra gli esperti di tutto il mondo, scienziati, architetti, ingegneri, hanno dato diverse interpretazioni con svariate ipotesi, ma nessuna è stata confermata come teoria ufficiale. Come sono state costruite le piramidi di Egitto, come trasportavano e sollevavano giganteschi blocchi di pietra, che una volta messi al loro posto realizzavano monumenti considerati tra le meraviglie del mondo, è un mistero tuttora affascinante. Tante le ipotesi tra cui quella dell’artista Nico Ucchino, che prova a darci una spiegazione Come costruivano le Piramidi Teoria di Nico Ucchino Credo che gli egiziani scolpissero i blocchi in forma sferica utilizzando utensili di grosse dimensioni. Questi grandi blocchi, molto probabilmente venivano trasportati da Asini e fatti scorrere lungo piste costruite in legno. Una volta arrivati in prossimità della struttura, i massi venivano tirati su grazie ad un piano inclinato tramite funi e leve. Una volta collocato nell’esatto spazio venivano scolpiti in forma cubica. Questa considerazione ovviamente è soltanto una fra le tante ipotesi concettualizzate riguardo la realizzazione delle piramidi, ma di certo non la più valida come espresso dalla direzione del Museo Egizio Torinese. Il Marchingegno per costruire le Piramidi Grazie al politecnico, abbiamo un concreto esempio del possibile macchinario utilizzato per costruire le piramidi e trasportare enormi blocchi di granito attraverso una lunga rampa verticale. È stato infatti dimostrato attraverso la simulazione di questa macchina, che ciò è possibile, e non solo, con la tecnica dell’argano spagnolo e attorcigliamento delle funi, è sufficiente un solo uomo per trasportare un blocco lungo la galleria. Tuttavia, per la costruzione della Piramide di Cheope, i blocchi potevano arrivare a pesare anche 45 tonnellate, e sarebbe servita la forza di 3 o 4 uomini Secondo il professore Giorgio Faraggiana e Osvaldo Falesiedi, venivano inserite sbarre […]

Il misterioso teschio di Olstykke (Sealand) 4.7 (3)

Oggi affronteremo il mistero che ruota attorno il teschio di Olstykke, del quale si ipotizzano varie teorie, come quella di un alieno sopravvissuto allo schianto del suo disco volante, oppure un viaggiatore del tempo… In ogni caso la sua forma sembra da ritenersi ignota alle specie conosciute del nostro pianeta. Nessuno ancora sa le origini certe, ma non importa la spiegazione, il Teschio di Sealand ha il potenziale per cambiare la visione del mondo in cui viviamo. Nel luglio del 2007 il ritrovamento del cranio in Olstykke sull’isola danese Sealand, tuttavia, non ha fatto notizia ed è rimasta in gran parte ignorata dalla scienza fino al 2010. I ricercatori che nel 2008 hanno esaminato il cranio, al veterinario High School di Copenaghen, concludendo che anche se simile ad un mammifero, alcune caratteristiche rendono impossibile montare la tassonomia degli animali sinora conosciuti. Ritrovamento del Teschio di Olstykke Scavato durante la sostituzione delle vecchie condotte di scarico, si era pensato in un primo momento che fosse qualche osso di cavallo, poiché la casa in precedenza apparteneva ad un macellaio di cavalli, e il giardino era pieno di resti. Sino a quando durante il riempimento della trincea qualcuno ha notato la sua forma umanoide. Successivamente gli scavi presso il sito non hanno portato alla luce resti ulteriormente con qualche collegamento alla creatura, solo ossa di animali facilmente identificabili, asce di pietra e altri strumenti neolitici che sono comuni nella zona. Il fatto che il cranio è stato trovato tra i resti neolitici non rivela di fatto la sua età. Una datazione al carbonio 14 presso il Niels Bohr Institute di Copenhagen ha mostrato che la creatura ha vissuto tra il 1200 e il 1280 d.C.. Inoltre, il cranio è stato trovato sopra dei tubi non così vecchi, la cui età suggerisce che non è […]