La musica è spesso presente nella nostra vita a far da colonna sonora per i momenti più belli e di gioia, talvolta anche nei più tristi, nei quali ci fa compagnia risollevandoci il morale e aiutandoci a superare la situazione e non esiste circostanza in cui la canzone perfetta non possa essere associata.
Insomma, la musica riesce a caricarci, a consolarci, a portare allegria, ma non solo, oggi la musica in campo medico e scientifico trova alcune applicazioni, in quanto agisce su zone remote e primitive del nostro cervello. Curarsi con la musica sembra essere possibile, vediamo in quali casi.
La musica è un linguaggio universale che dona benessere e serenità, anche nel disaggio e nella sofferenza.
Dove la musica in campo medico aiuta ad affrontare diverse situazioni
Le nascite premature: la musica è un dolce sottofondo ai lunghi soggiorni in incubatrice a cui sono costretti i bebè che sono nati prima del termine. Secondo alcuni ricercatori canadesi far ascoltare la musica ai neonati nati prematuramente li aiuta a sopportare meglio il dolore ed inoltre li aiuta nelle abitudini alimentari facendoli aumentare di peso. Il genere musicale più adeguato da far ascoltare è quella classica e anche tutti quei i suoni che possono ricordare ai piccoli il battito del cuore della mamma e i rumori ovattati dell’interno dell’utero che favoriscono il sonno.
Le lesioni cerebrali: la musica spesso viene adoperata come importante strumento per la riabilitazione cognitiva nelle persone che hanno subito lesioni cerebrali o con malattie neurodegenerative. Ascoltare la musica preferita aiuta a migliorare l’umore, le stimolazioni ritmiche sonore inoltre aiutano a recuperare alcune funzioni linguistiche e sonore.
L’udito: in alcuni casi ascoltare continuamente musica è in grado di prevenire la perdita dell’udito dovuto al’età. Uno studio ha messo in evidenza che le persone esposte per tanto tempo all’ascolto musicale riesce a distinguere meglio i suoni, ad esempio un musicista di 70 anni riesce a distinguere i suoni in un luogo rumoroso con la stessa facilità di un 50 enne non musicista.
Patologie cardiache: una musica rilassante risulta efficacie nella convalescenza dei pazienti che hanno subito operazioni cardiache o infarti, in quanto abbassa la pressione sanguigna, riduce il battito cardiaco e diminuisce l’ansia, mentre una musica movimentata e allegra fa aprire i vasi e aumenta la circolazione del sangue migliorando la salute del cuore.
Sport: secondo uno studio britannico condotto nel 2005 venne dimostrato che ascoltare musica migliora del 20% le performance sportiva al pari del doping.
Musicoterapia
I diversi generi musicali sono in grado di influenzare il nostro stato d’animo e anche la nostra volontà: la musica energica produce atti di volontà mentre quella snervante ci paralizza, mentre quella estatica produce uno stato di serenità. In breve generi diversi producono effetti psicologici diversi, in quanto la musica si ritiene essere in grado di ripristinare l’equilibrio tra l’anima e le sue facoltà grazie al suo potere emotivo.
Alcuni studi hanno dimostrato che la musica è molto efficace e benefica nella riduzione del dolore, nella diminuzione dell’ansia, diminuisce lo stress, riduce i sintomi psicologici e fisici e aumenta le difese immunitarie.
Agli inizi del XVIII si sviluppa la musicoterapia che è un approccio alla persona utilizzando la musica ed il suono per comunicare, per intervenire a livello educativo, riabilitativo e terapeutico.