Sai quanti denti ha una persona? Ne possiede sicuramente 28, più 4 che a volte crescono e altre volte no; quest’ultimi sono i denti del giudizio. Sai perché si chiamano così e qual è la loro funzione? Ora lo scopriamo insieme.
Va precisato che i 28 denti si suddividono in 2 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari nella parte superiore e altrettanti nella parte inferiore della bocca. E poi restano gli altri altri 4 che spuntano in età avanzata.
Denti del giudizio – perché si chiamano così – etimologia
Gli ultimi a svilupparsi e a crescere, anche se non sempre, vengono definiti denti del giudizio e se ne forma uno in ogni lato della bocca, due sopra e due sotto, nella parte più interna dell’apparato dentale.
Sai perché vengono chiamati così? Perché spuntano nell’arco di età che va dai 17 ai 25 anni, ovvero quando una persona è adulta e giudiziosa. Possono essere definiti anche “terzi molari” o “ottavi“.
Denti del giudizio – che funzione hanno
Che un essere umano abbia o non abbia i “terzi molari” non comporta pressoché nessuna differenza, nel senso che non hanno nessuna funzione particolare per rendersi utili. Si tratta solo di una dotazione umana.
Infatti non hanno nessuna influenza sulla masticazione, dato che il compito principale è svolto dai molari, che triturano cibi di vario spessore, dopo che gli incisivi hanno tagliato la parte da masticare.
Si pensa che la presenza dei denti del giudizio sia dovuta ai nostri antichi antenati. Gli uomini primitivi erano dotati di una mascella più larga e più grossa della nostra, adatta a tagliuzzare cibi più consistenti.
Con il passare dei secoli l’evoluzione della specie umana è cambiata, i prodotti alimentari vengono cucinati molto di più rispetto ad una volta. Di conseguenza la struttura dell’essere umano si è modificata.
Ad alcune persone possono crescere anche solo uno o due di questi “ottavi”, ad altri potrebbero anche non spuntare affatto. Non significa che quest’ultimi non siano responsabili, è solo una questione di sviluppo dentale.
I denti del giudizio vanno tolti?
Si devono togliere solo se creano fastidi, ovvero se si posizionano in modo regolare nell’arcata dentale e non generano nessun disturbo, si possono anche lasciare; in caso contrario, invece, meglio eliminarli.
Se si cariano o s’infiammano possono dar inizio a degli ascessi dolorosi e bisogna intervenire immediatamente per curarli. Se si trascurano possono arrecare spiacevoli conseguenze e danni al nostro organismo.