Unitamente al sito di Pompei, nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco Italia è inserito anche il parco di Ercolano e di Torre Annunziata. Il riconoscimento avvenne nel 1997 ed è una meta molto apprezzata dai turisti.
Il comune di Ercolano si trova in provincia di Napoli; secondo un’antica leggenda sembra che il fondatore di questo luogo sia stato il forzuto Ercole nel 1243 a.C. Secondo la storia invece sarebbero stati gli Osci o gli Etruschi.
Il Museo archeologico nazionale di Napoli custodisce molti dei reperti ritrovati dagli scavi di Ercolano. Dal 2008 è stato aperto anche il Museo archeologico virtuale dove è possibile prendere visione della città prima di essere sommersa dalla cenere.
Storia degli scavi di Ercolano
Come altre zone della Campania, anche questo territorio fu colpito da un forte terremoto nel 62 e completamente coperto dalle cenere del vulcano Vesuvio nel 79. La polvere divenne una protezione per la città sommersa.
Nel 1709 furono iniziati dei lavori sul terreno per costruire un pozzo e casualmente furono ritrovati dei pezzi di un marmo particolare. Proseguendo gli scavi sono rinvenuti resti del tempio di Ercole e si capì che sotto alla cenere c’era la città scomparsa.
Nel 1738 iniziarono i veri e propri scavi di Ercolano seguiti da un archeologo spagnolo che era venuto a conoscenza dei reperti ritrovati. La zona fu oggetto di studi e perfezionamenti e l’impresa di ricerca continuò per diversi anni.
Tra periodi di fermo e ripartenza, la scoperta di Ercolano continuò fino al 2006. Tra tutti i resti rinvenuti furono recuperati anche numerosi scheletri di persone, molti dei quali trovati sulla spiaggia; probabilmente in fuga verso il mare.
Descrizione del parco archeologico di Ercolano
Seguirà una lista di alcune case, edifici pubblici, ludici e religiosi che fanno parte del parco archeologico di Ercolano, che si estende su una superficie di circa 4,5 ettari:
Case del sito di Ercolano
- Casa del Genio: struttura ancora parzialmente sepolta, nella quale si trovò una statuetta del “Genio, spirito benevolo.
- Casa d’Argo: dedicata al grande Argo, ovvero un gigante che secondo le leggende aveva occhi in ogni parte del corpo.
- La casa di Aristide: costruita con una tecnica reticolata e qui fu rinvenuta una statua raffigurante il noto politico ateniese.
- Casa dell’Albergo: la più grande della zona di Ercolano con una grandezza di oltre 2.000 m², si affacciava sul mare.
- Casa della scheletro: grande edificio ricoperto di tessere colorate e affreschi, dove sono rinvenuti resti di ossa umane.
- La Casa del Tramezzo di legno: nome derivante dal ritrovamento di una specie di porta in legno all’interno della stanza.
- Casa a Graticcio: struttura plurifamiliare avente i muri piuttosto sottili, che presenta colonne all’esterno e affreschi interni.
- Casa dell’atrio a mosaico, in quanto tale è la pavimentazione, si presenta con un bellissimo giardino panoramico.
- La casa dell’Alcova: gruppo di due edifici, una custodisce un affresco di Arianna e Teseo, l’altra un pavimento a mosaico.
- Casa del Gran Portale: formata da colonne con capitelli decorati e presenta una grande porta all’entrata.
- Casa di Nettuno e Anfitrite: ambiente ricco di decorazioni e dipinti tra cui due bellissime lastre in marmo colorato.
- La casa del Bel cortile: il cui nome deriva dal fatto che presenta un cortile perfettamente in ordine e ben conservato.
- Casa Sannitica: formata da due piani divisi da due scala e composta da capitelli, affreschi e decorazioni di vario genere.
- Casa del Colonnato Tuscanico: risalente al II secolo a.C. con pavimenti in marmo e stupendi affreschi conservati al meglio.
- Villa dei Papiri: l’unica villa ritrovata, lunga 250 metri nella quale sono stati ritrovati 1700 papiri, 58 statue in bronzo e 21 in marmo.
Edifici pubblici e ludici del parco di Ercolano
- Basilica Noniana: visibile sono una parte e nella quale si sono trovate statue, figure di marmo e affreschi di varia natura.
- Terme Suburbane: formate da piscine, ampie finestre e diverse decorazioni; gli stessi ambienti erano frequentati da entrambi i sessi.
- Terme del Foro: divise in due spazi separati per uomini e donne; decorati con mosaici e pitture diverse.
- Le terme del Nord-Ovest: strutture grandissime che inizialmente erano state scambiate per un tempio, con decori molto eleganti.
- Palestra: formata da due colonne all’ingresso, un lungo viale alberato, vasche, piscine ed una fontana bronzea. Statue e affreschi interni.
- Teatro di Ercolano: poteva ospitare oltre 2500 persone e fu la prima struttura ad essere trovata, e anche il primo edificio di tutti gli scavi vesuviani.
Edifici religiosi del sito di Ercolano
Il grande edificio religioso della città sepolta è il Collegio degli Augustali che risale al I secolo a.C. Costruito in due piani si presenta con una pianta quadrata dove spiccano alcune colonne nel centro e archi nelle pareti.
Al piano superiore invece sono custodite serie di affreschi che rappresentano Ercole assieme ad atre divinità della mitologia greca, Giove, Minerva e Acheloo. Oltre a diverse statue e allo scheletro di un uomo sul letto.
Erano presenti inoltre altri locali, tipo taverne e bar, dove si vendevano vini e bevande; inoltre negozi tipo panifici in quanto si sono trovati resti di macine e vari macchinari di lavorazione.
Scavi archeologici di Oplonti – Torre Annunziata
Come accennato all’inizio, il terzo sito facente parte del Patrimonio Unesco dal 1997, unitamente a Pompei ed Ercolano, è il parco archeologico Oplonti che si trova nel comune di Torre Annunziata (Napoli).
Anche questo territorio fu sommerso dalla polvere vesuviana e i primi tentativi di ricerca avvennero intorno al ‘700. I lavori intesi di scavamento iniziarono nel 1964, dai quali furoino ritrovate tre grandi ville.
Villa di Poppea
Fu il primo edificio rinvenuto, anche se non totalmente riportato alla luce. Era costruito con una perimetria alquanto complessa ed era composto da numerose sale utilizzate per produrre vino e olio.
Sono stati ritrovati molti reperti, accatastati in diverse aree in quanto probabilmente al momento dell’eruzione del Vesuvio nel 79 la struttura non era abitata per lavori di ristrutturazione.
Villa di Lucius Crassius Tertius
Il secondo edificio ritrovato dagli scavi di Torre Annunziata costruita nel II secolo a.C. La struttura era formata da due piani, il primo con aree per il deposito di merce, la parte sopra era la residenza.
Nei magazzini sono stati trovati oggetti di ceramica, paglia, pellame, fornetto con pentole e ben 400 anfore che si presume servissero come contenitori per alimenti e bevande quali il vino.
Nella zona residenziale invece i reperti sono stati gioielli d’oro e d’argento, monete, perle e gemme dai diversi disegni, collane, bracciali, pietre preziose e altri monili di vario genere e decorazione.
Villa di Caio Siculi
Immensa struttura che fu scoperta durante i lavori di costruzione di un percorso ferrato ma fu anche ricoperta per poter proseguire e portare a termine i progetti della strada. Da essa furono raccolti importanti oggetti.
Tra questi si possono ammirare due bellissimi affreschi che riguardano personaggi della mitologia greca, come Narciso ed Eco. Tutti i resti che riguardano questa villa sono custoditi presso il Museo archeologico nazionale di Napoli.