Presepe: origine, storia e significato

Uno dei simboli più significativi del Natale è il Presepe ed oggi andremo a conoscere l’origine, la storia ed il significato di questa rappresentazione, importante soprattutto per la cultura cattolica cristiana.

La parola presepe deriva dal latino “praesaepe” che significa “mangiatoia”. Per i cristiani è una raffigurazione molto importante, in quanto rappresenta la nascita di Gesù. Naturalmente, a questo, si aggiungono gli addobbi di vario genere e l’adornamento dell’albero di natale.

Origine del presepe

Ora vediamo com’è nato il presepe e come si è evoluto nel corso dei secoli. L’origine di questa rappresentazione ebbe inizio nel II secolo d.C. ed è stata riportata su un dipinto che si trova a Roma, nelle Catacombe di Priscilla.

Inizialmente la raffigurazione riguardava la Madonna ed il suo piccolo Gesù; successivamente è stata aggiunta la grotta con la mangiatoia e San Giuseppe. La prima illustrazione della Natività in modo più completo fu il grande Giotto a disegnarla.

Una sequenza di stupendi dipinti che si possono ammirare nella Cappella degli Scrovegni di Padova. Dopo i dipinti fu pensato di realizzare in maniera concreta il momento della nascita di Gesù.

Il primo presepe, o presepio, fu costruito nel 1223 a Greccio, un paese in provincia di Rieti. Questa idea venne a San Francesco d’Assisi, che dopo la sua visita a Betlemme volle riportare in maniera più realistica ciò che lo aveva affascinato.

Storia del presepe

In base al pensiero del santo fu realizzata una grotta dove veniva celebrata una messa; poi il tutto fu completato con statuine e animali. Con il passare del tempo la storia del presepe si completò e si evolse.

Nel XV secolo si iniziò a collocare all’interno delle chiese, delle statue collegate alla Natività, specialmente nelle regioni del centro Italia. Quindi si ampliò la conoscenza di questa rappresentazione.

Nei secolo successivi al presbitero Gaetano Thiene venne in mente che era buona cosa costruire dei piccoli presepi all’interno dei luoghi di culto religiosi. Una raffigurazione che prevedeva anche momenti di vita quotidiana.

Tra il XVII e XVIII secolo anche i nobili dell’epoca vollero dotarsi di piccoli presepi da tenere come ornamenti per la casa o la cappella privata; questo su suggerimento del papa al Consiglio di Trento.

Al giorno d’oggi il presepio è un simbolo presente in moltissime famiglie, che oltre alla presenza della sacra famiglia, viene adornato con simboli dei personaggi e dell’ambiente di duemila anni fa.

Significato del Presepe e perché si fa

Perché si fa il presepe? Ora scopriamo il significato di questa rappresentazione cattolica che è composta da vari elementi, alcuni citati nella Bibbia, altri ricavati da vangeli apocrifi e tramandati con le tradizioni.

Preparare il presepio significa soprattutto ricreare alcune scene riguardanti la nascita di Gesù. Il tutto ambientato nel paese di Betlemme, nella Giudea, con la presenza dei Re Magi, i pastori e le persone che vanno ad adorare Gesù.

Esistono moltissime versioni di questa raffigurazione, ognuna in base alla culture e tradizioni del paese dove si vive. In ogni rappresentazione la cosa comune è la presenza del bambinello.

Quando si fa il presepe

Se non sai quando si fa il presepio, ecco la risposta. secondo la religione cristiana, viene allestito il giorno della festa dell’Immacolata Concezione, ovvero l’8 dicembre. Questo simbolo rimarrà presente fino all’Epifania, 6 gennaio.

Qualche volta viene anche anticipata la data di preparazione, ognuno secondo la propria discrezione, ma è stato scelto l’8 dicembre in quanto si commemora il concepimento della Vergine Maria.

Curiosità sui presepi

Il presepe più antico, raffigurato con sculture ad altorilievo, si trova nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.

Un antico presepio, con le sagome in legno, si trova a Napoli, nella chiesa di San Giovanni a Carbonara.

Ad Urbino si può vedere una raffigurazione in stucco, tufo e pietra pomice, con sculture a grandezza naturale.

Tra i presepi più famosi in Italia, ricordiamo quello di Manarola, una delle Cinque terre; considerato il presepe più grande del mondo. Viene ricreato sopra ad una collina con circa 300 statue a grandezza naturale ed esteso in 8 km.

Esistono anche i “presepi viventi“, ovvero persone reali vestite con i costumi dell’epoca di Gesù che rappresentano scene della natività; il tutto svolto in un ambiente che rispecchia quel periodo.

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Video che spiega l’origine e la storia del presepio

Concludo dicendo che questo simbolo è importante anche per i bambini, in quanto imparano a conoscere la nascita e la storia di Gesù, entrando nell’atmosfera che precede il natale.

Se vuoi condividere qualche tuo pensiero sulla storia e significato del presepe, lascia un commento.

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Annina
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Un commento

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  1. Io che sono amante dei lavoretti con la carta avevo provato a fare delle casette e statuine con il cartoncino, perché il presepe mi piace come simbolo del natale