Lucio Battisti: Acqua azzurra, acqua chiara – un brano che ha anima e cuore Salentino

Tutti noi nella nostra vita abbiamo sentito parlare di Lucio Battisti, e le sue bellissimi canzoni. Io sono degli anni 90′ e mentre vivevo in Germania ascoltavo altri generi e altri cantanti. Diciamo che Lucio Battisti l’ho “scoperto” solo da poco forse qualche anno fa e sentivo qualche canzone ogni tanto.

Oggi voglio citarvene una che a me piace tanto. Da circa un anno o due ho scoperto che il brano “Acqua azzurra, acqua chiara” ha un anima salentina, ma ne parliamo tra poco di questa cosa; ora conosciamo il protagonista di questi brani stupendi.

Chi è Lucio Battisti?

Lucio Battisti viene considerato uno dei maggiori cantautori italiani del Novecento, nonché uno dei massimi innovatori nel campo della musica leggera e del pop italiani, generi che contaminò con molte tendenze del panorama anglo-americano tra cui il pop elettronico, il funk, la disco music e il rock. 

Fu anche apprezzato in qualità di chitarrista, arrangiatore e cantante; l’espressività ed emotività della sua voce lo espose a diverse critiche, ma contribuì a determinare il suo successo. Battisti stesso sostenne di privilegiare l’emozione alla tecnica vocale. E’ stato un musicista polistrumentista autodidatta, per i testi si affidò quasi sempre ai parolieri, con alcune eccezioni.

Lucio Battisti nacque a Poggio Bustone, in provincia di Rieti. Battisti chiese in regalo ai genitori una chitarra, che cominciò a suonare principalmente da autodidatta, aiutato sporadicamente da un amico di famiglia. L’interesse per la chitarra crebbe in lui fin quando nel 1961 iniziò a dedicarcisi intensamente, suonandola giorno e notte. Nel tempo, Battisti si costruì e coltivò una vasta cultura musicale, traendo ispirazione, principalmente, da artisti come Ray Charles, Otis Redding (e la musica afroamericana in generale), i Beatles, Donovan e Bob Dylan.

Storia di Lucio Battisti

Dotato di voce acuta tenorile non impostata, drammatica, senza vibrato, dal timbro chiaro tendente al falsetto, e di una tecnica vocale imperfetta, Lucio Battisti trasse vantaggio da tali caratteristiche. Cosciente dei propri limiti come cantante, si riteneva soprattutto interprete e autore, e tuttavia difendeva la peculiarità del suo pop, ponendo l’accento sull’emozione trasmessa per mezzo del canto.

Lucio Battisti fu quasi completamente autodidatta in tutti gli aspetti della sua attività. Benché privo di studi accademici, fu ascoltatore di musica instancabile e non passivo, capace di analisi delle strutture: frequentò il beat, il rhythm and blues, il soul, il folk, il rock progressivo, la musica latinoamericana,[2][9] la new wave, il funk,[2] l’elettropop, la disco,[146] il minimalismo e il pop elettronico tra gli altri. 

Nel corso della carriera, questo continuo processo di assimilazione di generi e stili gli permise di riversarli progressivamente in modo originale, nella sua produzione, adoperando uno stile strettamente personale caratterizzato da frequenti pause e repentini cambi di ritmo e melodie, e introducendo nella musica leggera italiana contaminazioni inedite, non forzate, che gli valsero la fama di sperimentatore, precursore e rivoluzionario; il tutto in coerenza con la sua visione della musica, attraversata da una tensione costante al rinnovamento.

Curiosità su Lucio Battisti

Calcio:

Lucio Battisti giocò una sola partita con la nazionale italiana cantanti, la prima in assoluto, disputata contro la nazionale attori il 2 ottobre 1975. L’iniziativa della squadra non venne istituzionalizzata fino al 1981, tuttavia Battisti non vi partecipò più.

Si ritiene spesso, inoltre, che Battisti fosse tifoso della Lazio; secondo Andrea Barbacane, nipote dell’artista, “il Battisti laziale nasce dalla fantasia dei tifosi”, mentre Mogol affermò che, pur non essendo appassionato di calcio, Battisti provava effettivamente simpatia per la squadra biancoceleste.

Pittura:

L’interesse di Battisti per il disegno e la pittura, sin dalla fine degli anni sessanta, è ben documentato e può essere compreso nella lunga intervista-autobiografia concessa a Sogno nel dicembre 1970, nella quale cita il disegno come uno dei suoi hobby.

L’impegno di Battisti nelle arti figurative, tuttavia, fu sempre confinato nella dimensione dell’hobby, e nel corso della sua vita il cantautore non divulgò o espose mai in pubblico le sue opere. Le uniche eccezioni sono un bozzetto autografato disegnato all’epoca della partecipazione a Sanremo 1969 e intitolato «Occhi sulla sabbia» e le cinque copertine degli album scritti con Pasquale Panella. Un dipinto riportante la firma di Battisti è inquadrato per pochi secondi nel documentario Pensieri e parole trasmesso nel 2004 da Rete 4, nel momento in cui viene citata questa passione di Battisti.

Acqua azzurra, acqua chiara – Storia del brano di Battisti

Ora torniamo al titolo di questa Articolo cioè il brano. “Acqua azzurra, acqua chiara” è un brano scritto nel 1969.

vi avevo accennato prima che il brano ha un cuore e un anima Salentina ecco perché. Si narra che la canzone sia stata ispirata dai colori del mare e dalla bellezza dei paesaggi di questa zona durante il soggiorno di Battisti. 

La canzone “Acqua azzurra, acqua chiara” di Lucio Battisti è legata alla costa ionica della Puglia, in particolare a Marina di chiantona e Porto Cesareo, dove si trova la località Torre Squillace con la baia di Li Scianuli.

Ecco qui alcuni dettagli:

  • Marina di Chiatona: Questa località è nota per il suo mare e la pineta incontaminata, e si dice che Battisti abbia soggiornato qui durante l’estate, trovando ispirazione per la canzone. 
  • Porto Cesareo: In particolare, la zona di Torre Squillace, con la baia di Li Scianuli, è menzionata come luogo dove Mogol, paroliere di Battisti, aveva una villa e dove i due hanno trascorso del tempo, ispirando il testo della canzone. 
  • Paesaggi e colori: Il mare cristallino e la luce che si riflette sull’acqua hanno giocato un ruolo chiave nell’ispirazione della canzone, come testimoniano le parole “acqua azzurra, acqua chiara”
  • Eredità: La canzone è diventata un classico della musica italiana e la zona di Porto Cesareo e Chiatona continua ad attirare visitatori e appassionati che desiderano rivivere l’atmosfera che ha ispirato Battisti. 
  • Omaggio a Battisti: A Porto Cesareo è stata dedicata una statua a Lucio Battisti sul lungomare, vicino alla torre costiera e alla villa dove soggiornò, come omaggio all’artista e alla sua opera.

E tu sapevi di questa cosa? Fammi sapere. Quale canzone di Lucio Battisti vi piace di più?



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Akim Tavares
Akim Tavares

Sono un ragazzo abbastanza tranquillo che piace scoprire cose nuove =)
“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.” - Jim Morrison

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