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Dopo tantissimi anni d’attesa sono finalmente riuscito a trovare un gruppo all’altezza delle mie aspettative musicali, capaci di infondere grandi emozioni e intraprendere viaggi ad occhi chiusi come solamente i Queen, capitanati dal front man Freddie Mercury, erano riusciti a fare – la loro geniale musica rimarrà per sempre la numero uno. Vari artisti e canzoni suscitano estasi durante il loro ascolto, ad ognuno di noi in modo diverso e soggettivo; per quanto mi riguarda i Queen sono stati all’apice musicale della mia anima e nessun gruppo o cantante era riuscito mai a tener testa alle loro performance a tutto tondo; tuttavia, i Muse, nati un anno dopo la morte dell’amato Freddie, sono riusciti a farmi riscoprire una sensazione perduta. I MUSE sono i degli eredi dei QUEEN? La loro musica probabilmente è un gradino sotto la genialità dei Queen, ciononostante, anch’essi hanno creatività da vendere e il giusto mix che li contraddistingue donandogli una marcia in più su gli altri. La melodia originale che emerge in ogni loro “opera”, la ricerca di musicalità sconosciute con uno sguardo al futuro, i giri di basso accattivanti che scuotono ogni singolo muscolo del corpo e gli assoli di chitarra rispettosi delle migliori rock band storiche, elevano i Muse come degni eredi dei Queen! Lo stile eclettico dei Muse, poi, raccoglie influenze da più generi, come l’elettronica e progressive rock, spesso segnato da una vena sinfonica orchestrale che rendono ogni loro pezzo unico e moderno. Il loro frontman, Matthew Bellamy, non ha di certo l’estensione vocale né potenza paragonabile a quella del celebre Freddie, tuttavia, allo stesso modo, la sua genialità artistica e voce caratterizzata da un corposo e acuto falsetto, assieme al suo stile vocale e tonalità, si integra perfettamente al genere proposto dai Muse. In questo modo tutto fa risultare ogni canzone omogena […]