Contrastare l’alzheimer con l’uva!? L’Università della California di Los Angeles ha condotto una nuova ricerca, finanziata dalla California Table Grape Commission, su come poter prevenire L’Alzheimer. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Experimental Gerontology.
Ciò che è emerso dallo studio è che una dieta a base di uva è efficace nella prevenzione dell’Alzheimer. Consumare due tazze dal giorno di uva per sei mesi, in persone con una perdita di memoria precoce, diminuisce il declino metabolico di alcune aree del cervello connesse a questa malattia.
I partecipanti alla ricerca, dieci persone scelte a caso, sono stati divisi in due gruppi: al primo gruppo è stato somministrato della polvere di uva, circa due tazze di uva la giorno, al secondo gruppo un placebo, simile per gusto e apparenza ma senza i polifenoli.
Ciò che è emerso dai risultati della ricerca è che le persone che non avevano consumato uva hanno avuto un importante diminuzione del metabolismo in regione del cervello correlate all’Alzheimer. I partecipanti che invece avevano consumato uva hanno dimostrato cambiamenti positivi nel metabolismo cerebrale, miglioramenti nell’apprendimento, nell’attenzione e nella memoria.
L’uva contiene i polifenoli che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e può proteggere il nostro cervello in due modi: con una riduzione dello stress ossidativo e con un flusso sanguigno sano che aiuta il mantenimento di livelli adeguati di una sostanza chimica importante per la memoria.
Il professor Daniel H. Silverman, principale autore della ricerca afferma che: “I risultati dello studio suggeriscono che l’assunzione regolare di uva può fornire un effetto protettivo contro il declino precoce associata alla malattia di Alzheimer. Questo studio pilota contribuisce alla crescente evidenza che supporta il ruolo benefico dell’uva sia neurologico che sulla salute cardiovascolare, tuttavia studi clinici più grandi sono necessari per confermare gli effetti da noi osservati”.
L’uva è un ottimo alimento per il benessere della nostra salute.
Alimentazione e funzioni cognitive
La nostra alimentazione è collegata alle funzioni cognitive. Tutti gli alimenti che mangiamo giorno dopo giorno sostengono le cellule del nostro cervello ma sono anche causa di alterazioni che possono compromettere il regolare funzionamento e a volte anche in modo irreversibile.
La ricercatrice italiana, Lorena Perrone impegnata all’Università di Poitiers, afferma che: “Le alterazioni dovute alla dieta cominciano a danneggiare il cervello 10-20 anni prima che la patologia si manifesti”. La ricercatrice, sul Journal of Alzheimer’s Disease ha da poco pubblicato uno studio che mette in evidenza il rapporto tra alimentazione e l’Alzheimer.
Attualmente non esiste una diagnosi precoce dell’Alzheimer e non è nemmeno possibile mettere a punto una terapia preventiva.
Se vogliamo mantenere il nostro cervello giovane e attivo nella nostra alimentazione non devono mai mancare frutta, verdura, pesce, alimenti che dovrebbero essere alla base della nostra dieta.