Lo Standard Six è il pacchetto di base di strumenti di volo che è sempre presente su qualsiasi aeromobile, sia che si tratti di un Cessna 172 da istruzione o di un Boeing 747 per voli transcontinentali. Questi strumenti sono assolutamente indispensabili anche per un volo a vista (VFR) in quanto consentono al pilota di avere tutti i riferimenti fondamentali sull’assetto di volo e le sue variazioni. In altre parole ci dicono come siamo orientati rispetto all’orizzonte e come ci stiamo muovendo rispetto allo stesso e al “bersaglio” da colpire, in questo caso l’aeroporto di destinazione.
Per convenzione, questi sei strumenti di base sono disposti allo stesso modo su ogni aeromobile, per consentire al pilota di avere un riferimento ictu oculi indipendentemente dal velivolo sul quale si trovi. Alcuni di questi strumenti sono funzionanti anche a motore spento, mentre altri (come l’orizzonte artificiale) si attivano solo con il motore avviato, in quanto si tratta di strumenti giroscopici che necessitano sia di corrente elettrica che di pressione per attivarsi.
Facendo riferimento alla immagine in alto, nella fila in alto da sinistra verso destra si trovano Anemometro, Orizzonte artificiale e Altimetro.
Anemometro
Misura la velocità del velivolo rispetto all’aria che lo avvolge, misurata in nodi (1 nodo=1,85 km/h); funziona attraverso la quantità di aria che entra dal tubo di Pitot montato su ogni velivolo.
Orizzonte artificiale
Rappresenta in modo grafico e immediato la posizione in asse del velivolo rispetto all’orizzonte. Diviso in due segmenti, quello marrone rappresenta il terreno e quello azzurro il cielo. Non serve a riconoscere la quota del velivolo ma solo il suo assetto rispetto all’orizzonte, quindi sull’asse del beccheggio (salita/discesa)
Altimetro
Rappresenta l’effettiva quota altimetrica alla quale si trova il velicolo, misurata in piedi. E’ dotata di due lancette, quella corta indica le migliaia di piedi mentre quella lunga indica le centinaia di piedi. La sua misurazione è basata sulla variazione di pressione atmosferica alla quale si trova il velivolo rispetto a quella sul livello del mare, a terra.
In basso, sempre andando da sinistra verso destra nell’immagine si trovano Virosbandometro, Girobussola e Variometro.
Virosbandometro
Misura due condizioni distinte, la “quantità” di virata (comandata dal timone e dagli alettoni) che l’aereo sta compiendo e il suo assetto rispetto ad essa. La parte alta dell’indicatore con la sagoma dell’aereo (virometro), indica l’inclinazione attuale della virata mentre la parte bassa (sbandometro) è costituita da una pallina che si muove a destra o sinistra e indica se l’aereo stia assumendo un comportamento centrifugo o centripeto rispetto alla virata stessa.
In una condizione di virata ottimale, questa pallina deve rimanere ferma o muoversi leggermente ma restando comunque dentro i confini identificati da due tacchette verticali; ciò significa che la velocità centrifuga e centripeta sono perfettamente compensante e quindi si sta effettuando una virata coordinata. Contrariamente, quando la pallina tende cioè a muoversi verso i lati L o R, l’aereo sta assumendo una assetto scoordinato, quindi pericoloso per l’integrità delle ali e delle parti mobili.
Se la pallina si muove in direzione opposta a quella della virata (virata a destra e pallina che viaggia sul lato L dell’indicatore), significa che il velivolo sta derapando (o imbardando), esattamente come un’auto da rally quando curva “violentemente”, mentre quando si muove nella stessa direzione della virata (virata a destra e pallina che scivola verso destra) significa che l’aereo sta letteralmente “scivolando” sull’aria; in entrambe i casi è assolutamente necessario correggere l’assetto per riportare la pallina al centro per tutta la durata della virata che, va sottolineato, deve rispettare dei parametri di volo ben precisi e definiti dalla fisica.
Girobussola
È semplicemente una bussola ma molto più reattiva ai mutamenti di rotta rispetto a quella magnetica, con la quale va coordinata sempre prima del decollo.
Variometro
Indica la velocità verticale del velivolo, cioè la “quantità” di salita o discesa che stiamo dando all’aereo. Moltiplicando il valore indicato dalla lancetta per 1000, si ottiene la velocità (in piedi) di salita (con la lancetta rivolta verso l’alto) o di discesa (lancetta in basso). Questo strumento è indispensabile per capire “quanto veloce” stiamo salendo o scendendo, allo scopo (anche, ma non solo) di evitare la pericolosissima condizione di stallo dell’aereomobile.
Serve sopratutto (almeno per quanto riguarda lə sottoscrittə!) nella procedura più complicata in assoluto da compiere per qualsiasi pilota: l’atterraggio. A meno che non si voli con il pilota automatico o si siano impostati tutti i parametri di decollo, volo e atterraggio (come negli aerei di linea) durante la checklist di prefly, conoscere l’esatta velocità di discesa da mantenere durante tutta la procedura di atterraggio è indispensabile per non “mancare” la pista in tempo (quindi doversi allontanare dall’aeroporto e rifare la procedura) oppure non schiantarsi al suolo perché si arriva sulla pista troppo velocemente, in entrambe in casi perché la velocità di discesa non è adeguata alla quota attuale dell’aeromobile.
DISCLAIMER: Le seguenti informazioni sono fornite esclusivamente a scopo ludico e vanno utilizzate soltanto da chi sia curioso e/o abbia interesse ad avvicinarsi al mondo dell’aeronautica. Per nessuna ragione vanno sostituite a lezioni di teoria del volo prese presso Scuole di Volo regolarmente autorizzate alla formazione in pilotaggio di aeromobili.
Impariamo sempre qualcosa di nuovo! Pensa che da ragazzino sognavo di diventare pilota e amavo i videogiochi tipo F-16, F-18 e avevo il joystick simil cloche.
Ciao! Non so quanti anni tu abbia ma non c’è una età per giocare con i simulatori di volo; se i tuoi impegni te lo consentono puoi sempre riprendere; per divertirsi non occorre spendere cifre esagerate, anzi.