Nel Trentino Alto Adige, in provincia di Bolzano, vi è un campanile che emerge dalle acque color azzurro nel lago Resia. Si trova nel sommerso paese di Curon Venosta e affiora dall’acqua soltanto per pochi metri, quando il livello di essa si abbassa.
Il lago Resia, dal quale sporge il campanile, è il più grande specchio d’acqua in Alto Adige ed è artificiale. Fu realizzato nel 1950 dall’annessione di due grandi laghi naturali con la realizzazione di una diga.
La rivista tedesca GEO, dedicata ai viaggi, ha inserito il campanile nel lago di Resia nella lista mondiale dei “15 posti che sembrano usciti da una favola”.
Curon Venosta e il Lago Resia
Perché il campanile di Curon è sommerso? Le case del paesino di Curon Venosta, a causa della diga furono inondate d’acqua e furono ricostruite più a monte. Stesso destino è capitato al piccolo paesino di Resino, anche se in modo minore.
Il campanile della Chiesa di Santa Caterina invece resistette all’acqua. La chiesa e il suo campanile furono completamente sommersi dall’acqua per poi riemergere. L’amministrazione ha deciso quindi nel 2009 di iniziare un opera di restauro del campanile.
Il bacino del lago è lungo 6 km, ha larghezza di 1 km e una profondità massima di 22,5 metri. Nel periodo estivo e precisamente nel mese di Luglio attorno al lago si svolge una gara podistica.
Nei pressi del lago di Resia è possibile inoltre visitare il Museo Alta Val Venosta che raccoglie le testimonianze, sia storiche che fotografiche, della distruzione e della ricostruzione di Curon e Resia; vi sono anche vari oggetti e figure sacre delle chiese dei due paesi.
Immagine del campanile che emerge dal Lago di Resia
Storia contemporanea
Perché Curon è sommersa?
Anni fa i laghi naturali erano tre, il lago di Resia, il Curon e il San Valentino alla Muta. I tre laghi nel 1950 furono uniti per la costruzione di una diga. Ma cosa è successo a Curon? per poter realizzare questa impresa fu sommerso il vecchio centro abitato di Curon e l’acqua inondò case e terreni.
Anche la Chiesa del paese, risalente al 1300, fu sommersa e oggi è possibile ammirare il campanile immerso nel lago che emerge dalle acque.
Perché è stato creato il Lago di Resia?
La costruzione di un bacino artificiale, per produrre energia elettrica, era già un progetto ai tempi dell’impero austro-ungarico. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, l’Alto Adige fu annesso all’Italia. Così nel 1920, il governo italiano riprese il progetto e concesse l’elevazione del livello dell’acqua fino a 5 metri.
Lo Stato, nel 1939, diede il consenso alla costruzione della diga, che doveva ristagnare l’acqua fino a 22 metri. Con lo scoppiò della seconda guerra mondiale però il progetto fu momentaneamente messo da parte.
Gli abitanti dell’alta Val Venosta pensarono che il progetto della costruzione del bacino artificiale sarebbe stato abbandonato in via definitiva; invece nel 1947 ripresero i lavori.
La popolazione cercò di opporsi al progetto chiedendo anche l’aiuto di Papa Pio XII ma le proteste non furono ascoltate; il progetto fu terminato nell’estate del 1950 e costò circa 25 miliardi di lire.
Quando le chiuse furono serrate, l’acqua si alzò e 677 ettari di terra furono sommerse. Circa 150 famiglie persero tutto ciò che avevano e molti di loro furono costretti ad emigrare, ricevendo solo un modesto risarcimento.
Gli abitanti di Curon vennero fatti sistemare in delle baracche costruite molto velocemente più a valle. Fu molto dura la ripresa della gente di Curon e Resia, che aveva assistito alla distruzione della loro esistenza ingiustamente.
Attualmente il campanile che affiora dal lago di Resia è sotto la protezione delle belle arti ed è il simbolo del comune di Curon ma anche un attrazione turistica. La torre campanaria sommersa di Curon è un panorama molto suggestivo.
Ancora oggi, dopo molto anni, la Val Venosta è ancora ferita nonostante sia meta di turisti che in estate desiderano ammirare i campi di fiori, il campanile che esce fuori dal lago e il clima fresco. Nella stagione invernale, invece, il Passo Resia è meta per tutti coloro che amano sciare.
Durante il periodo del mesi invernali il lago si ghiaccia e diventa magico ricordando un mondo fiabesco; è possibile raggiungere il campanile a piedi e ammirarlo da vicino, mentre nei dintorni è possibile pattinare, sciare e usare la slitta.
La leggenda del campanile del lago di Resia
Esiste anche una leggenda del campanile del lago di Resia. Si narra infatti che in inverno, durante le fredde notti, le campane del campanile iniziano a risuonare per tutta la valle; fatto misterioso in quanto furono rimosse il 18 luglio del 1950.
Video del Lago Resia e del campanile
Serie su Netflix “Curon”
La prima stagione di “Curon“, registrata per Netflix da Indiana-Production, è formata da sette episodi. La sceneggiatura è stata scritta da Ezio Abbate insieme agli autori Giovanni Galassi, Ivano Fachin e Tomaso Matano.
Trama:
Viene raccontata la storia di Anna, madre di due gemelli adolescenti di 17 anni, che dopo diversi anni decide, insieme ai suoi figli, di far ritorno nel suo villaggio natio, a Curon, nel Nord Italia. Una volta arrivati a Curon, improvvisamente Anna scompare e i suoi figli iniziano a cercarla. Gli adolescenti, Daria e Mauro, iniziano, attraverso la ricerca della loro madre, un viaggio che li vedrà affrontare molti segreti condito da un tocco soprannaturale.
Cast della serie Netflix Curon:
Anna, questa giovane madre, è interpretata da Valeria Bilello. I due figli gemelli Mauro e Daria sono interpretati da Federico Russo e Margherita Morchio. Altri personaggi saranno al loro fianco tra cui:
Thomas è interpretato da Luca Lionello
Klara interpretata da Anna Ferzetti
Albert è il personaggio di Alessandro Tedeschi
Miki è sceneggiato da Juju Di Domenico
Giulio è interpretato da Giulio Brizzi
Ober è sceneggiato da Max Malatesta
Lukas è il personaggio di Luca Castellano
Le riprese sono iniziate a novembre in Val Resia e la prima stagione della serie è uscita a metà del 2020.
Trailer serie su Netflix Curon
Il solitario campanile di Curon è davvero un luogo suggestivo, magico, affascinante e misterioso anche se la sua storia è frutto di dolore e tristezza. Sotto al lago di Resia ormai non è rimasto niente, a parte la torre che emerge.
Altro aspetto triste è che oggi il campanile del lago di Resia rischia di essere ammirato solamente in foto a causa delle infiltrazioni di acqua che stanno mettendo a rischio l’integrità, facendo temere che prima o poi possa essere anch’esso sommerso completamente dalle acque del Resia.
Se ti interessa puoi leggere anche il seguente articolo: i campanili e le torre campanarie più belle d’Italia.
bellissimo questo blog c e’ un po di tutto complimenti. di paesi con campanili sommersi in italia esistono diversi
bello e davvero molto suggestivo questo luogo. Ci sono stata in vacanza alcuni anni fa e fa davvero “impressione” vedere questo campanile dentro al lago, pensando che sotto una volta c’era un paese.. comunque sono posti bellissimi da visitare.
Spero di poterci andare anche io, mi piacerebbe davvero vederlo