L’industria fotovoltaica europea sta vivendo una trasformazione epocale, grazie alle recenti raccomandazioni presentate dall’Alleanza dell’Industria Fotovoltaica Europea (ESIA). Questo articolo esplora i principi chiave proposti da ESIA per sostenere la produzione di componenti fotovoltaici a livello locale e creare un mercato protetto per i produttori europei. Con l’obiettivo di rinvigorire le aziende fotovoltaiche europea e conquistare una quota significativa, pari al 40%, della prevista domanda solare di 100 GW annui entro il 2030, le raccomandazioni di ESIA meritano un’analisi approfondita.
Raccomandazioni di ESIA
Il documento di raccomandazione di ESIA pone l’accento su due principi fondamentali: il sostegno per i contenuti locali dei componenti fotovoltaici e la creazione di un segmento di mercato protetto accessibile solo ai produttori europei. Questi pilastri si basano sull’esperienza passata, evitando l’advocacy di dazi o prezzi minimi di importazione, che si sono rivelati fallimentari nel 2013, causando impatti negativi sull’industria.
Per incentivare contenuti locali più elevati, ESIA propone bonus più consistenti per i moduli fotovoltaici con una maggiore componente locale. Inoltre, l’introduzione di “aste di resilienza” e “acquisti di resilienza” annuali, riservati esclusivamente ai produttori europei, mira a incrementare progressivamente la capacità di generazione solare a 5 GW nel 2025, 10 GW nel 2027 e 30 GW nel 2030.
Meccanismo di Compensazione e Stime di Costo
Affrontando le possibili disparità di costo, ESIA propone un meccanismo di compensazione diretta ai clienti per eventuali differenze di prezzo derivanti dalla scelta di componenti con maggiore contenuto europeo. Le stime di costo suggeriscono un impegno finanziario inferiore alle aspettative, con un intervallo di €8 miliardi a €12 miliardi annui per 15 anni per ristabilire un’industria solare con una capacità di produzione annua di almeno 80 GW.
Sfide e Considerazioni
Nonostante l’ottimismo, il documento riconosce le sfide, compresa la necessità di segnali chiari affinché i produttori diventino competitivi e sostenibili senza un supporto continuo. La sostenibilità delle proposte dipende anche dall’interesse degli investitori privati, considerando le attuali tendenze dei prezzi e le dinamiche di mercato.
Un altro aspetto cruciale da considerare è l’utilizzo corretto dei terreni e il consumo del suolo, un tema strettamente legato all’affitto di terreni fotovoltaici. In un’ottica di agrivoltaico, l’affitto di terreni incolti per periodi prolungati può emergere come una soluzione innovativa. Questi terreni, altrimenti inutilizzati, possono essere destinati alla produzione di energia verde attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici per poi essere in un futuro riutilizzati per a scopi coltivativi con un terreno più fertile.
Conclusioni
Il documento di raccomandazione di ESIA fornisce una guida ponderata per rilanciare l’industria fotovoltaica europea, puntando sulla crescita sostenibile e la competitività. L’efficacia di queste misure potrebbe contribuire in modo significativo agli obiettivi energetici solari dell’Europa. Tuttavia, il successo del piano dipende dalla risoluzione delle sfide identificate e dall’interesse degli investitori privati. Mentre l’Europa si dirige verso un futuro più verde, la considerazione attenta delle raccomandazioni di ESIA diventa cruciale per decisori politici e stakeholder dell’industria.