Scrivendo una favola per bambini, mi è venuto in mente il termine “Abracadabra“; così ho voluto approfondire qual è l’origine e significato di questa parola.
Si sente spesso pronunciare quando si parla di magia, soprattutto nei film e nelle fiabe. Viene inserita in determinate frasi di incantesimi al fine di far avverare qualcosa di preciso.
Origine di “Abracadabra”
Chi ha inventato la parola Abracadabra? Sembra che sia stata inizialmente utilizzata nel linguaggio arabo e aramaico. Circa l’origine, però, ci sono diverse fonti. La più certa afferma che deriva dalle parole aramaiche “Avrah KaDabra” che significa “io creo come parlo” o ” io creo ciò che dico“.
In lingua araba, invece, i termini “Avra KaDabra si traducono in “Fa che le cose siano distrutte”. Altra versione dall’ebraico “ha-bĕrakāh dabĕrāh” corrisponde a “Pronunciare la benedizione”.
Significato di “Abracadabra”
Il primo riferimento risale al II secolo, ai tempi dell’imperatore romano Caracalla (Marco Aurelio Severo Antonino Pio Augusto). Un medico dell’impero, di nome Quinto Sammonico Sereno, aveva in cura un paziente malato di peste.
Per provare a guarirlo gli consigliò di mettersi addosso un amuleto particolare. Si trattava della parola “Abracadabra” scritta in un triangolo posto al contrario. Questa posizione avrebbe influito a diminuire la forza della malattia.
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La peste fu una delle cause più gravi di molti morti di quei tempi e nel XVII secolo, a Londra, questi specifici triangoli venivano appesi anche alle porte delle abitazioni come simbolo di protezione.
Cosa significa Abracadabra? Alla fine, pronunciare o esporre questo oggetto, era diventata una sorta di preghiera magica per allontanare febbri di varia natura, malattie gravi e anche per scacciare i demoni.
Per tutto il periodo del Medioevo, che durò circa mille anni (dal V al XV secolo), si utilizzò questa formula come mezzo contro il male più potente e, a volte, letale.
Nei giorni nostri questo termine non è più utilizzato per i suddetti scopi, ma si sente esclamare dagli illusionisti durante i loro spettacoli; oltre che trovarlo in alcuni libri o film di magia ed incantesimi.
Altre informazioni su Abracadabra
“Cristo si è fermato a Eboli” è il titolo di un romanzo autobiografico scritto dal famoso scrittore italiano Carlo Levi e pubblicato nel 1945. In questo testo è dichiarato che gli abitanti della Lucania utilizzarono l’amuleto del triangolo di Abracadabra.
Nella saga di Harry Potter, scritto dalla grande scrittrice J.K. Rowling, vengono citate le parole “Avada Kedavra” che derivano dall’aramaico. La formula ha lo scopo di uccidere la persona che riceve questo incantesimo.
In un’antica forma di linguaggio, il termine veniva pronunciato “awra cat’awran”, ma poi ci furono dei cambiamenti, come sopra descritti.
Concludo dicendo che, a mio parere, è un vocabolo simpatico e che se pronunciato in ambito illusionistico risulta essere anche piacevole e spiritoso.