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Creato il primo embrione “ibrido” uomo-maiale: speranza per i trapianti 4 (1)

Negli Stati Uniti, in California, il Salk Institute of Biological Studies ha condotto un nuovo progetto di ricerca, guidato dal biologo Juan Carlos Izpisua Belmonte. La ricerca riguarda la creazione di un embrione uomo-maiale (“ibrido”), nato dall’unione di cellule staminali umane e suine,. Il lavoro è stato descritto sulla rivista Cell lo scorso 26 gennaio. Il progetto mira alla possibile produzione di organi trapiantabili. Questa ricerca, risultato di un lungo lavoro di ingegneria genetica, ha come scopo la possibilità futura di avere a disposizione un maggior numero di organi umani funzionanti. Una speranza per le tante persone in attesa di un trapianto di organi. Il ricercatore Juan Carlos Izpisua Belmonte, professore del Salk Institute of Biological Studies, ha affermato che: “Questo è un importantissimo primo passo verso lo sviluppo di embrioni animali con organi umani funzionanti”. Ha inoltre aggiunto che :“L’obiettivo finale è produrre tessuti o organi funzionanti trapiantabili, ma siamo ancora lontani”. Perché è stato creato il primo embrione “ibrido” uomo-maiale Gli scienziati americani hanno introdotto le cellule staminali umane nell’embrione di un maiale e poi impiantato nell’utero di una scrofa per farlo crescere. Un mese dopo (primo trimestre di una gravidanza di un maiale) le cellule staminali si erano sviluppate formando organi e tessuti tra cui cuore, fegato e neuroni. L’embrione detto “chimera” era inefficiente e gli scienziati lo hanno eliminato per evitare che nascesse un misto umano-animale. Sono stati esaminati 1.500 embrioni di maiale. La ricerca è durata quattro anni: un periodo molto lungo per via della complessità degli esperimenti. Quindi attualmente l’esperimento è solo riuscito a metà. Il ricercatore della Stanford University in California, Hiromitsu Nakauchi, ha dichiarato che ciò che è stato ottenuto dalla ricerca è un primo passo. Il numero di cellule umane all’interno degli ibridi maiale-uomo, però, sono ancora troppo basse e quindi […]

Kepler 452b Scoperto un pianeta come la terra 4.5 (2)

Una nuova scoperta fatta dalla Nasa, un pianeta come la Terra, l’annucio è stato fatto il 23 Luglio 2015 dallo scienziato John Grunsfeld. E’ un corpo celeste gemello vicino al nostro pianeta, più anziano, più grande ed è il più piccolo pianeta mai trovato che si trovi in prossimità della zona abitabile in orbita attorno a una stella di tipo G2, come il nostro Sole. Il nome con cui è stato chiamato l’esopianeta è Kepler 452B, dal telescopio spaziale Kepler della Nasa che lo ha scoperto, ed è il primo pianeta simile alla Terra o meglio a come è stata, rispetto agli ultimi individuati, che orbiti attorno a una stella simile al Sole a una distanza tale per poter ospitare acqua allo stato liquido anche se la stella a cui ruota intorno è più vecchia del nostro Sole di circa un miliardo e mezzo di anni in più. Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa, ha dichiarato che: “Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra e ha trascorso miliardi di anni intorno la zona abitabile della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora”. Kepler 452b il pianeta simile alla terra Gli esperti spiegano che Kepler 452B ha un’età di 6 miliardi di anni (1,5 miliardi di anni più del nostro Sole) ha la stessa temperatura, il 20% più luminoso, il suo diametro è del 10% più largo, è il 60% più grande rispetto alla terra, il suo anno dura 385 giorni soltanto del 5% rispetto alla nostra, si trova nella costellazione del Cigno (a 1.400 anni luce di distanza) e nonostante la composizione della sua massa ancora non è stata determinata si presuppone che possa essere rocciosa. […]

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