Tag ingegneria

Le case più strane del mondo 4.3 (3)

Nel mondo c’è una variante enorme di cose strane e l’architettura ne è ricca. L’architettura moderna, oltre ad edifici di straordinaria bellezza, ci regala edifici alquanto strani e particolari. Andiamo quindi a vedere alcune tra le case più bizzarre del mondo: Casa a forma di cesto A metà degli anni 90, Dave Logaberger, fondatore dell’omonimia azienda, fece costruire la Longaberger Company, sede dell’azienda, produttrice di cesti. Il Basket Building si trova a Newark, nello stato dell’Ohio. L’edificio è composto da sette piani fuori terra, 9000 metri quadri di uffici e 9000 tonnellate di peso, di cui 150 solo per i manici che per evitare che cadano per via della neve e del geo sono riscaldati. A forma di libri La biblioteca centrale del Kansas City è stata costruita a forma di libri tra cui in bella mostra ci sono i volumi del Signore degli Anelli e la Storia di due città ma anche la Tela di Carlotta. E’ stata costruita nel 2004 ed è un edificio davvero unico. Con una consultazione popolare i cittadini del Kansas hanno scelto i 22 titoli delle opere che danno forma alla facciata della biblioteca. La biblioteca è stata finanziata sia dagli enti pubblici che privati ed è costata oltre 50 milioni di dollari. Casa a forma di cubo Nel 1984, da un’idea dell’architetto Piet Blom, è ha avuto origine la Cubic House, a Rotterdam. Costruita sulla sommità di una passerella pedonale che si trova nel centro della città. La Cubic House è composta da 32 cubi, ogni modulo è una casa autonoma, suddiviso in 3 piani: al primo piano la zona giorno, al secondo la zona notte e al terzo un altro spazio ancora. A forma di pianoforte e violino Foto copertina – Piano House, Cina – crediti Instantcalmer Nel 2007 in Cina, nella […]

Muse, museo della scienza che vale l’oro della sostenibilità 4.6 (7)

Il 27 luglio 2013 è stato inaugurato, a Trento, un nuovo prestigioso edificio, il Muse, disegnato dal noto architetto Renzo Piano. Realizzato nell’ex area Michelin, il nuovo Museo della scienza si trova tra lo storico palazzo delle Albere e il nuovo quartiere residenziale progettato sempre da Rpbw, a pochi metri dal fiume Adige e separato dal centro storico a causa della ferrovia. Attraverso strumenti studiati appositamente per tutte le età e per i diversi livelli culturali, il Muse descrive l’ambiente alpino in tutte le sue sfaccettature, soffermandosi su temi di interesse mondiale, come lo sviluppo sostenibile e la conservazione della natura. Il museo nasce, dunque, da un’attenta analisi del contesto in cui è stato collocato. Spazi funzionali racchiusi nel Muse Strutturato su 7 piani (5 in luce e 2 interrati), si estende su una superficie di 5000 metri quadrati. Di questi, 2.700 mq sono dedicati alle mostre permanenti, 780 mq alle esposizioni temporanee, 700 mq ad una serra tropicale, 100 mq ad uno spazio per bambini e 680 mq a mostre istantanee e a eventi culturali. Scendendo più nel dettaglio, possiamo riunire le varie funzioni del Muse in cinque gruppi principali: – funzioni pubbliche: ne fanno parte tutti quegli spazi accessibili al pubblico, ma non direttamente legati alla funzione museale espositiva. Tra questi c’è sicuramente la lobby di ingresso. Pensata come una sorta di piazza coperta, rappresenta il naturale prolungamento del principale asse pedonale pubblico del nuovo quartiere. Attraversandola, è possibile raggiungere lo spazio verde di fronte al Palazzo delle Albere. Vi è poi la Biblioteca/Mediateca, situata al piano terra, la cui funzione è completata mediante uno spazio di deposito al livello -1. Altri spazi facenti parte di questo gruppo sono: la sala conferenze di 100 posti, con relativo spazio foyer al livello -1 e la caffetteria al piano terra, con affaccio diretto sulla lobby […]

Stazione Mediopadana: una fermata tra le “onde” 4.4 (5)

L’8 giugno 2013 è stata inaugurata la nuova Stazione Mediopadana, firmata Santiago Calatrava. Situata a 4 km a nord dal centro di Reggio Emilia, parallelamente al tracciato autostradale, rappresenta l’unica fermata dell’Alta Velocità sulla tratta Milano – Bologna. La nuova stazione, dalla forma ondulatoria, è stata pensata per servire un bacino potenziale di circa 2 milioni di persone: da Piacenza a Modena e le province di Cremona e Mantova. Progetto architettonico della Stazione Mediopadana La progettazione si è sviluppata rispettando i vincoli inderogabili del viadotto di Mancasale, del tracciato dei binari della linea ferroviaria AV e delle linea regionale Reggio-Guastalla e della lunghezza minima di 450 metri delle banchine AV. L’opera presenta una copertura realizzata dalla ripetizione di un modulo di lunghezza pari a 25,40 metri composto, a sua volta, dalla successione di 13 differenti portali in acciaio. Ogni modulo è, poi, formato da 25 portali distanziati tra loro di circa 1 m che si alternano creando uno spettacolare gioco di onde in movimento. Il susseguirsi dei portici da luogo ad un effetto visivo simile ad una serie di onde disposte in maniera diversa sui due lati: una facciata “più mossa” costituita da due onde sovrapposte in modo simmetrico che si affaccia sull’ingresso della stazione e una “più calma” con onde parallele che si estende lungo il tracciato autostradale. La pianta della Stazione Mediopadana si sviluppa su due livelli per una lunghezza di 483 m e una larghezza massima di 50 m. Il primo piano è all’altezza delle banchine, quindi della fermata dei treni mentre quello inferiore è quello di accesso alla stazione dove è possibile trovare vari servizi, depositi, attività commerciali e l’interscambio con la linea regionale. Quattro scali mobili collegano i due livelli. Due ascensori panoramici sono stati, invece, collocati nella zona centrale. L’ingresso presenta una pensilina a sbalzo che segue […]

Swarovski Kristallwelten: il mondo incantato del cristallo 4.8 (5)

Swarovski Kristallwelten, noto anche come Mondo di Cristallo Swarovski, da 20 anni è una delle maggiori attrazioni austriache con una media di circa 600.000 visitatori ogni anno, provenienti da tutto il mondo. Realizzato a Wattens, nella regione del Tirolo, lo Swarovski Kristallwelten è stato inaugurato nel 1995 in occasione del centenario della Swarovski. Questo mondo incantato, ideato dall’artista multimediale André Heller, ruota intorno alla leggenda del Gigante che andò in giro per il mondo alla ricerca di tesori e meraviglie fino a stabilirsi a Wattens dove, da allora, fa la guardia alla sue Camere delle Meraviglie. Swarovski Kristallwelten e le Camere delle Meraviglie Attraverso la testa del Gigante, è possibile ammirare sedici Camere delle Meraviglie, pensate e realizzate da alcuni dei più grandi artisti contemporanei: Sala Blu che, tra le sue pareti irregolari richiamanti l’interno di una grotta, ospita opere importanti come “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì, la “Nana con cristallo” di Niki de Saint Phalle e le “Gemme” di Andy Warhol; Mechanical Theatre di Jim Whiting, in cui è possibile osservare una bizzarra sfilata di moda, oggetti immobili che si animano improvvisamente e abiti che si muovono come per magia in tutto l’ambiente; Duomo di Cristallo, la cui cupola è ispirata a quella geodetica con cui Sir Richard Buckminster Fuller perfezionò il principio della geodesia, composta da 595 specchi che danno allo spettatore la sensazione di stare dentro un cristallo; Silent Light, all’interno della quale è possibile ammirare un albero ricoperto da 150.000 cristalli, realizzato nel 2003 per l’ingresso del Victoria and Albert Museum di Londra; Into Lattice Sun, in cui l’artista coreana Lee Bul ha ricreato un paesaggio metropolitano, fantastico e drammatico attraverso una miriade di cristalli, specchi e giochi di prospettiva; Cristallocalligrafia, nata dal desiderio dell’artista vetraio americano Paul Seide di trovare una forma di espressione universalmente comprensibile […]

Fondazione Louis Vuitton – una nuvola di vetro immersa nel verde 4 (2)

E’ di Frank Gehry, noto architetto di linee sinuose, una delle ultime realizzazioni di rilievo sul territorio francese: la Fondazione Louis Vuitton, così chiamata perché commissionata e finanziata dall’omonima azienda che l’ha aperta al pubblico lo scorso 27 ottobre 2014. Situato all’interno del Jardin d’Acclimatation di Parigi, nella zona nord del Bois de Boulogne, il museo di arte contemporanea si estende lungo una superficie di circa 13.500 mq. Fondazione Louis Vuitton – Il progetto Realizzato su terrazze a vari livelli, offrendo ai visitatori la possibilità di osservare spettacolari scorci parigini, l’intero edificio è composto da un auditorium modulabile di circa 400 posti, 11 gallerie permanenti di arte contemporanea, grandi spazi per la realizzazione di esposizioni temporanee, concerti ed eventi musicali, una biblioteca e un ristorante. Simile ad una nuvola, l’involucro esterno è costituito da 12 vele trasparenti che poggiano su un telaio di acciaio e legno ricoperto da una rete di alluminio. Realizzate con 3600 pannelli in vetro temperato, racchiudono al loro interno dei blocchi, chiamati “iceberg”, rivestiti da 19000 pannelli in fibra di cemento ad alte prestazioni. All’esterno, inoltre, è possibile ammirare una scalinata d’acqua che, scorrendo a ciclo continuo, forma uno specchio su cui si affacciano alcuni ambienti tra cui l’auditorium e gli uffici. Una volta chiusa l’acqua, può essere utilizzata anche come passerella per sfilate di moda. Infine, ponendo l’attenzione sulla sostenibilità, tema parecchio discusso oggigiorno, l’edificio si serve di due bacini di acqua sotterranei per l’aria condizionata e presenta un sistema di recupero delle acque piovane piuttosto efficiente. Quest’ultime, una volta raccolte, vengono riutilizzate per il lavaggio delle 12 vele di vetro e per l’irrigazione delle zone adibite a verde che rivestono le varie terrazze. Tutti questi accorgimenti sono valsi alla Fondazione Louis Vuitton la certificazione HQE (High Environmental Quality). Curiosità Commissionato nel 2001, ci sono voluti ben 13 anni per vederlo realizzato, coinvolgendo ben oltre 800 professionisti durante la progettazione. Tre anni dopo l’incontro […]