L’angelo della Morte (The Angel Of Death): Figura Leggendaria o Mitologica?

Oggi vi parlo di argomento interessante e cioè “L’angelo della Morte” oppure chiamato anche semplicemente dagli inglese/americani “The Angel Of Death“. Ora vediamo chi è questa figura mitologica o leggendaria.

 Chi è l’angelo della morte?

L’Angelo della Morte è una figura mitologica, religiosa e culturale con diverse interpretazioni, ad esempio nella cultura dell’Islam e dell’ebraismo, viene spesso personificato come un angelo specifico e nelle due culture viene chiamato con i nomi di “Samael o Azrael”. Egli viene incaricato di separare l’anima del corpo sull’ordine divino. In senso figurato e letterario invece rappresenta la morte stessa, che è inevitabile al suo arrivo. Ora andiamo a scoprilo.

L’angelo della morte nelle differenti religioni

  • Islam: 

Nell’Islam Azrael, Azrael (o ʿIzrāʾīl), uno dei quattro Arcangeli principali nella teologia islamica, appare come la personificazione della Morte nella tradizione islamica.

Il suo compito è quello di staccare l’anima dai vivi su comando di Allah. La sua figura è descritta come alta, con grandi ali, e il suo mantello può riportare i volti di coloro che sono morti.

  • Ebraismo

Esiste una molteplicità di angeli della morte, ognuno con un compito specifico a seconda del tipo di persona. Un personaggio importante in questo contesto è Samael, che in alcune tradizioni è identificato come l’angelo della morte.

In senso figurato:

  • Morte personificata

In letteratura e arte, è la personificazione della Morte, spesso rappresentata come una figura alata, a volte imponente e spaventosa, altre volte accogliente, che conduce le anime nell’aldilà.

  • Simbolo di pericolo

L’incontro con l’angelo della morte può simboleggiare un pericolo imminente o un’esperienza pre-morte.

ora vediamo i significati dei nomi che nella cultura islamica e ebrea:

Azrael:

È il nome più diffuso per l’arcangelo della morte nell’ebraismo, nell’islam e in alcune tradizioni esoteriche. In ebraico, il suo nome significa “colui che Dio aiuta”.

Samael:

In alcune tradizioni rabbiniche, Samael è identificato come l’angelo della morte, spesso nel ruolo di accusatore degli uomini davanti a Dio.

Angelo sterminatore:

Questa è una definizione più generica utilizzata nella Bibbia e nelle tradizioni delle religioni abramitiche per indicare un angelo che porta la morte.

Continuiamo ancora nel mondo dell’ebraismo:

Secondo il Midrash, l’angelo della Morte fu creato da Dio nel primo giorno. Egli abita nei cieli e possiede dodici ali. È rappresentato come un essere ricoperto da occhi che tiene in mano una spada da cui gocciola fiele. Quando un uomo sta per morire, l’Angelo fa cadere una goccia di fiele in bocca all’uomo e questo ne causa la morte: l’uomo comincia a decomporsi e il suo viso diventa giallo. L’espressione “avere il gusto della morte” è derivata dalla credenza che la morte fosse causata da una goccia di fiele. Dopo la morte dell’uomo l’anima esce dalla bocca (o dalla gola) e la sua voce giunge fino alla fine del mondo.

Proprio per questo l’Angelo sta sulla testa del morente, per impedire all’anima di fuggire. Nella tradizione ebraica, l’angelo è rappresentato come un brutale macellaio che uccide tramite la sua goccia di fiele, usando la sua spada (o un coltello) o con un laccio (che simboleggia la morte per soffocamento). Infatti le pratiche di esecuzione capitale nella cultura ebraica venivano eseguite tramite la combustione (il versare un liquido incandescente nella gola del condannato—pratica che ricorda la goccia di fiele), la macellazione (o decapitazione) e il soffocamento. Inoltre l’Angelo possiede un mantello nero che gli permette di trasformarsi in tutto ciò che vuole per meglio assolvere il suo compito, di solito si trasforma in mendicante o studioso.

 Secondo la tradizione ebrea ci sarebbero sei angeli della morte ecco chi sono:

  • Gabriele, che prenderebbe le anime dei giovani;
  • Kapziel o Kafziel, che prenderebbe le anime dei re;
  • Mashbir o Meshabber, che prenderebbe le anime degli animali selvatici;
  • Mashhit, che prenderebbe le anime dei bambini;
  • Af, che prenderebbe le anime degli uomini;
  • Hemah, che prenderebbe le anime degli animali domestici.

 Nel Cristianesimo:

Nel Nuovo Testamento la morte è citata solo qualche volta e affrontata con un atteggiamento notevolmente positivo. Basti pensare a Cristo che risorge dai morti, alle numerose allusioni della vittoria sulla morte e alla scomparsa di paura della morte. La morte, quindi, mantiene la sua accezione negativa, ma assume il ruolo di vinta e non di vincitrice. Prima, infatti, la condizione umana sia buona che cattiva aveva conclusione nella morte, ora la morte è solo un “periodo transitorio”, una sorta di lungo sonno.

La morte, infatti, non è necessariamente eterna poiché da essa potrebbe essere possibile “risuscitare” e sicuramente alla fine dei tempi “risorgere”, ovvero lo stato in cui la morte non avrà più dominio, come nel caso della Resurrezione di Gesù Cristo.

L’aspetto poi potenzialmente positivo della morte per chi non è in peccato mortale (nella dimensione religiosa cristiana) è ben esplicata nel Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi:

«Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.»

La «morte seconda» ha un significato escatologico che in teologia allude alla morte dell’anima anziché del corpo, a seguito della dannazione eterna.[7]

Nella tradizione ci sono due Angeli della Morte: Michele, che è buono, e Samaele, che invece è malvagio, distruttore e accusatore.

 La Morte e il Diavolo:

L’angelo della Morte, a causa delle sue frequenti rappresentazioni di mostro vestito di nero o di impietoso ed iniquo omicida, è stato spesso associato al diavolo. Persino nella genesi quando Eva, durante il suo colloquio col serpente, associa la morte al peccato originale.

vediamo anche a volte nella storia dell’arte o l’arte in generale la figura del’angelo della morte. Ecco qui alcuni dipinti:

(immagine dal sito Michelangelo Buonarroti)

(immagine da Feel the art )

Altre curiosità su questa figura leggendaria si possono trovare nel sito “storie di cimiteri“.

Hai mai sentito parlare dell’angelo della morte? Se hai altre informazioni da condividere, lascia un commento.

 



👁️8 visti/letture

Ti è piaciuto questo articolo?

Clicca sulle stelle per votare!

Media voto 4.3 / 5. Voti: 3

Grazie per aver votato...

Seguici sui social!

Condividi l'articolo:
Akim Tavares
Akim Tavares

Sono un ragazzo abbastanza tranquillo che piace scoprire cose nuove =)
“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.” - Jim Morrison

Articoli: 25

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Please login to use this feature.