Che sberla il Gp di Ungheria!

Un podio di altri tempi

Il podio del Gp di Ungheria ci ricorda le conclusioni di Gran Premi dell’era Turbo Hybrid, nel WeekEnd dell’addio di Seb vediamo, infatti, un vincente Max Verstappen, uno scalino più in basso troviamo un resuscitato Lewis Hamilton e sul gradino più basso troviamo il giovane Mercedes George Russel; sembra di essere tornati al 2021, con un monopolio quasi assoluto di Mercedes e RedBull ed una Ferrari arrancante sotto molti aspetti; ma oggi la situazione campionati è nettamente diversa, e con questo bisogna fare i conti.

Lo scalatore Max

Come è noto, il pupillo di RedBull, è partito in decima piazza, causa problemi al motore in Q3; tuttavia, questo non ha impedito all’olandese volante di scalare la classifica del GP ed aggiundicarsi una meritatissima vittoria, frutto, sicuramente della bravura del pilota, ma anche di una strategia ed una tempistica impeccabile del team. Max, nonostante il 360,  ha svolto una gara impeccabile, avanzando anche del tempo per gestire magistralmente pneumatici e consumi.

Non siamo ancora pronti…

Così iniziava l’articolo del Maestro, Leo Turrini, sul suo celebre blog; ed è una grande verità (e lo dico a malincuore, da ferrarista). Oggi, non solo abbiamo visto una Ferrari a cui è stata sbagliata la strategia – era evidente che la mescola dura non funzionasse, come non ha mai funzionato in tutto il week end- ma anche una Rossa carente nelle prestazioni nel secondo stint, una Ferrari del 2020, che, a fatica metteva la macchina nei primi dieci.

Proviamo a vederla così: è vero hanno sbagliato strategia a al nostro Carletto, ma a Sainz? La sua è stata una strategia impeccabile, forse precoce nel passaggio tra gialla e rossa, ma comunque una buona strategia; tuttavia, Sainz ha concluso appena quarto, con una strategia da podio, quindi, come sosteneva ardentemente Mattia Binotto, il problema non sta tanto nella strategia, quanto nele prestazioni della vettura.

Detto ciò, fatemi congratulare con Max per la sua splendida gara, come anche con Russel per l’ottimo fine settimana, inutile elogiare Sir. Hamilton, sappiamo bene quanto sia un fuoriclasse. Per ciò che riguarda Ferrari, è vero, non siamo ancora pronti, ma i Carlo in rosso potranno sempre contare sul sostegno dei loro Tifosi.

Pagelle del GP di Ungheria 2022

  1.  Max Verstappen. Impeccabile e smargiasso 10/10
  2. Lewis Hamilton. Resuscitato definitivamente 9/10
  3. George Russel. Solido e agguerrito 10/10
  4. Carlos Sainz.  Affannato 6/10
  5. Sergio Perez. Scudiero ribelle 8/10
  6. Charles Leclerc. Mutilato 5/10
  7. Lando Norris. Brillante ma non competitivo 7/10
  8. Fernando Alonso. Il re leone 8/10
  9. Esteban Ocon. In lotta per il trono 7/10
  10. Sebastian Vettel. Finalmente in Top 10 7/10
  11. Lance Stroll. In lotta per i punti 6/10
  12. Pierre Gasly. Sottovalutato, ottima rimonta 8/10
  13. Guanyu Zhou. Dove lo metti stà 4/10
  14. Mick Shumacher. Anonimo 5/10
  15. Daniel Ricciardo. Incostante 6/10
  16. Kevin Magnussen. Retrocesso 5/10
  17. Alexander Albon. Chi va con lo zoppo… 5/10
  18. Nicholas Latifi. L’ultimo banco 4/10
  19. Yuki Tsunoda. Non pervenuto 3/10
  20. Valtteri Bottas. Appiedato poco prima della fine 7/10
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