L’Egitto è uno dei paesi più affascinanti e misteriosi al mondo ed oggi andiamo ad approfondire Tjehen-Aten, la città d’oro scoperta in Egitto. Si tratta di un antichissimo insediamento che risale a 3000 anni fa.
La scoperta avvenne poco più di un anno fa ed il luogo si trova sulla sponda del Nilo, che è il fiume più lungo del mondo. Un gruppo di archeologhi, guidati dall’egittologo Zahi Hawass, cercavano dei reperti collegati al famoso faraone Tutankhamon.
Invece, non lontano dal bellissimo tempio Luxor hanno avuto questa sorpresa. È considerata la seconda scoperta egiziana più importante dopo quella di Tutankhamon ed è la città più antica finora rinvenuta dagli scavi nel territorio egiziano.
Questo ritrovamento archeologico è stato premiato con “International Archaeological Discovery Award 2022”. Si tratta riconoscimento a livello mondiale riservato agli archeologi per lo studio e l’impegno impiegato in queste missioni.
Descrizione della città d’oro di Tjehen-Aten
Sembra essere stato un grandissimo punto di riferimento, soprattutto per l’aspetto amministrativo, ma possedeva anche un’area per gli abitanti e uno spazio dedicato all’industria, quali scarpe, vestiario, gioielli e ceramiche.
Naturalmente è emersa solo una parte della grande città perduta in Egitto, ma i lavori continueranno. Sono stati ritrovati moltissimi cocci e resti di ceramiche, ossa di animali e anche di essere umani.
Sono emerse abitazioni che avevano un’altezza di circa 3 metri, oltre a residui di forni di cottura e attrezzi di varia natura, probabilmente destinati ai lavori artigianali. Spazi destinate alle necropoli che sembravano essere fornite di arredi di lusso.
Fu trovato anche un cimitero con la presenza di alcune tombe incastonate nella massa rocciosa e aventi misure diverse. In pratica era una città con tutti i negozi adibiti a fornire il necessario di una vita quotidiana.
Il territorio era in pratica diviso da tre principali quartieri separati e la zona che riguardava i laboratori ed i vari lavori industriali era circondata da una muraglia a forma di zig-zag.
Tjehen-Aten fu fondata dal faraone Amenhotep III, appartenente alla XVIII dinastia, cioè le al XIV secolo a.C. Questa testimonianza fu confermata dal fatto che sui mattoni era riportata una scritta con il nome del faraone.
Il nome di “città d’oro” le fu dato proprio dal capo della missione, Zahi Hawass, chiamandola “Lost Golden City”. Il motivo non deriva dal fatto che siano state trovati monili d’oro, ma perché è stata costruita durante il periodo d’oro d’Egitto.
Il nome della città stessa Tjehen-Aten deriva invece dal dio “Aten” che, secondo la religione egizia, manifestava il sole; il significato quindi era “Aten abbagliante” e a questa divinità il faraone Amenhotep III dava molta importanza.