Era Intorno il XVII secolo, quando la peste rappresentava la più grande minaccia per l’umanità sterminando milioni di persone in tutto il mondo, che si potevano incontrare questi “strani” individui: i medici della peste.
Chi sono i medici della peste?
Grandi uccelli sembravano aggirarsi per le città… ma perché portavano questo strano abito?
Erano comuni persone indossanti il macabro costume del medico della peste, creato da Charles de Lorme, un medico alle dipendenze di Luigi XIII, che propose il particolare abito per prevenire il contagio dalla peste del 1600 e non prima, come è erroneamente diffuso in alcuni casi.
L’abito del dottore della peste era costituito da una tonaca nera, lunga fino ai piedi e realizzata in tela cerata, inoltre, esigeva l’uso di guanti, scarpe, un cappello con larga tesa (la parte che sporge dalla cupola) ed un bastone, con il quale i medici visitavano gli appestati senza toccarli, togliere gli indumenti e tenere a distanza gli untori.
L’arrivo nelle città di questo funesto costume, era segno di brutto presagio, come è ben facile ipotizzare, e la figura del medico della peste era associata alla morte, divenendo mal visto da tutta la popolazione. Il suo uso fu abbandonato già dal secolo successivo.
Perché indossavano la maschera a forma di becco?
La maschera a forma il becco ricurvo, che ricorda quella di un uccello, misurava circa 20 centimetri e le fessure per gli occhi erano coperte da lenti di vetro.
Quella strana maschera dal muso allungato serviva per tenere lontano i cattivi odori, ritenuti responsabili dell’epidemia di allora.
In essa, secondo le credenze dell’epoca, si inserivano diverse essenze aromatiche, come erbe, miele e paglia, che insieme alla maschera dovevano servire a filtrare l’aria impedendo all’infezione di passare.
Ecco anche il perché dell’abbondante utilizzo d’incenso, fiori e qualsiasi aroma di uso comune in quel periodo: coprire i cattivi odori era una priorità.
Il costume dei medici della peste ai giorni nostri
Sebbene attualmente è possibile vederlo durare il periodo di Carnevale e in alcune manifestazioni, il costume del medico della peste, come la sua maschera, non ha nessuna storica rilevanza artistica né teatrale, ma la sua peculiare caratteristica viene riproposta durante questa ricorrenza, esorcizzando il suo antico significato legato alla morte e rimembrando quei tempi in cui veniva utilizzato anche in italia, soprattutto a Venezia, Roma e Napoli.
A Venezia questo rito lo fanno ancora. Anche quest’anno, l’ultimo giorno di carnevale, anche se in pochi intimi a causa del corona virus, alcuni “medici della peste” hanno sfilato nella zona di Campo San Barbara predicando le loro funzioni in latino