IA vs siti web: un circolo vizioso che porterà entrambi all’estinzione?

Il Paradosso dell’IA: Distruggerà le Fonti da Cui Apprende? Questa è la domanda che mi frulla per la testa da ormai un anno e, con l’entrata in scena di Gemini alla portata di account Google e ChatGPT su whatsapp, le cose cominciano a preoccuparmi seriamente.

Per chi è un blogger, copywriter o chi gestisce un sitoweb che crea contenuti, sa che i guadagni derivano principalmente dalle pubblicità o abbonamenti che gli utenti cliccano/visitano o sottoscrivono.

Tuttavia, se le IA diventassero il nuovo motore di ricerca, il mezzo primario d’informazione che soppianterà Google, Bing e compagnia bella, togliendo quel filtro di anteprima che portava l’utente sulla pagina con la notizia, i siti dovranno chiudere! Non avranno più sostentamento né ragione di esistere.

Ma qui arriva il bello…

…. se gli stessi siti che nutrivano le intelligenze artificiali chiuderanno baracca, da quali fonti le IA prenderanno notizie da fornire all’utente? È il classico cane che si morde la coda!

Beh! Io ho pensato e ripensato… e ancora ci ripenso, ciononostante non riesco a ricavarne un cippirimerlo. Non trovo risposta, e youfriend lo vedo cadere sempre più nel baratro, con le visite che continuano ad abbassarsi inesorabili.

Ok, il mio è un social blog di poco conto dirai, non ha autorità tra i giganti del web e, se chiudiamo noi – un granello di sabbia nell’universo-, nessuno se ne accorgerà. Però, quanti come me/noi sono nella stessa condizione e quanti dei vostri blogger preferiti abbandoneranno? C’è chi lo fa per hobby, vero! Ma almeno un tornaconto per ripagare il server, un minimo di visite che ti fa capire che sei apprezzato, e la tua condivisione di pensiero e informazioni vale qualcosa in questo mondo. Nulla, svanirà tutto.

Youfriend Chiuderà quindi?

Va bene, la smetto. La cosa sta andando sul tragico. Ma assolutamente non chiuderò mai youfriend. Sono uno di quelli che lo fa “anche” per passione, Youfriend è un diario di ciò che ho visto, letto e fatto nell’arco degli anni – un blog per l’appunto. E non voglio neanche essere ipocrita, qualche soldino in più fa comodo, certo, anche se ormai questo mio hobby diventerà un costo (come tante altre passioni del resto); tuttavia, Io nutro speranza nell’umanità, quella che quando viene messa all’angolo riesce ad uscirne fuori con idee sorprendenti. Attendo, e nel mentre attendo, io cosa faccio?…

…Chiedo consiglio alle IA

Cosa ho fatto e come sto agendo davanti a questo dilemma per non far morire il mio Blog? Semplice. Ho chiesto consiglio proprio all’IA!

Ho aperto Gemini e gli ho posto il quesito in questo modo:

L’avvento delle intelligenze artificiali generative come te, Gemini, solleva una domanda cruciale: se voi IA attingete informazioni dai siti web e blog per rispondere alle domande degli utenti, cosa succederà a questi stessi siti se il traffico verso di essi dovesse diminuire a causa del vostro utilizzo, con la conseguente chiusura? Non ci troveremmo di fronte a un circolo vizioso che porterebbe alla fine sia dei creatori di contenuti che delle IA stesse?

Ed ecco cosa mi ha risposto Gemini:

“La questione è complessa, ma cerchiamo di analizzarla con chiarezza, prendendo in considerazione diversi aspetti:”

  • “Le IA non sono (ancora) la fine dei motori di ricerca: È importante sottolineare che, al momento, le IA generative come me non sostituiscono completamente i motori di ricerca tradizionali come Google. Mentre noi eccelliamo nel fornire risposte dirette e concise, i motori di ricerca rimangono insostituibili per l’esplorazione del web, la scoperta di nuove fonti e la navigazione tra una miriade di informazioni. L’utente spesso utilizza entrambi gli strumenti: l’IA per risposte immediate e il motore di ricerca per approfondire e verificare le fonti.”
  • “Evoluzione dei modelli di business per i creatori di contenuti: Il panorama digitale è in continua evoluzione, e con esso i modelli di business. I creatori di contenuti dovranno adattarsi a questa nuova realtà, esplorando nuove forme di monetizzazione. Alcune possibili strade includono:”
    • Micropagamenti: Piccole somme per l’accesso a contenuti premium o di alta qualità, come inchieste giornalistiche, analisi approfondite o guide specializzate.”
    • Abbonamenti: Offrire contenuti esclusivi o vantaggi extra agli abbonati, creando una community fedele.”
    • Licenze per l’uso dei contenuti da parte delle IA: Un aspetto cruciale è la possibilità per i creatori di contenuti di concedere licenze alle aziende che sviluppano IA per l’utilizzo legale e retribuito delle loro opere. Questo garantirebbe un flusso di entrate e un riconoscimento del lavoro svolto.”
    • Integrazione delle IA nei siti web: I siti stessi potrebbero integrare le IA per migliorare l’esperienza utente, offrendo chatbot per l’assistenza clienti, riassunti automatici degli articoli o personalizzazione dei contenuti.”
  • “Focus sulla qualità, originalità e valore aggiunto: In un’era in cui le IA possono generare testi, immagini e persino video, la differenza la faranno i contenuti di alta qualità, originali e con un reale valore aggiunto. Pensiamo al giornalismo d’inchiesta, alle analisi approfondite, alle esperienze personali e allo storytelling: elementi difficilmente replicabili da un’IA.”
  • “Trasparenza e attribuzione delle fonti: Un dovere etico e funzionale: È fondamentale che le IA citino e attribuiscano correttamente le fonti da cui attingono le informazioni. Questo non solo è un segno di rispetto per il lavoro altrui, ma permette anche agli utenti di verificare l’attendibilità e la provenienza delle informazioni, contrastando la disinformazione e le fake news.”

“In conclusione, l’impatto delle IA sui contenuti online è una sfida complessa, ma non necessariamente una condanna. L’evoluzione tecnologica porta con sé cambiamenti e nuove opportunità. La chiave sarà l’adattamento, l’innovazione e la collaborazione tra creatori di contenuti e sviluppatori di IA, con un occhio attento all’etica, alla trasparenza e al rispetto del diritto d’autore nell’era digitale.”

Riflessioni

Dalla risposta si evince qualche aspetto positivo, ma anche negativo. Cioè, io ci vedo dei PRO a favore dei grandi editori, giornalisti, chi fa questo mestiere di professione. Ma i piccoli come me?

Ho quindi proseguito con il dialogare con Gemini IA chiedendo:

“Ma se tutto questo può sembrare positivo per i grandi editori e i siti web affermati, cosa ne sarà dei piccoli blog e dei creatori di contenuti per passione? Come possono vedere l’avvento dell’intelligenza artificiale (IA) come un’opportunità, e non come una minaccia? Quali sono i pro e i contro specifici per questa categoria?”

“Hai ragione a sollevare questa importante distinzione. L’impatto dell’IA sui contenuti online può variare significativamente a seconda delle dimensioni e della natura del progetto editoriale. Per i piccoli blog e i creatori di contenuti per passione, l’IA presenta sia opportunità che sfide. Vediamole nel dettaglio:”

Pro per i piccoli blog e i creatori di contenuti per passione:

  • Efficienza nella creazione di contenuti: L’IA può automatizzare compiti come la ricerca di keyword, la generazione di bozze, la correzione grammaticale e la creazione di immagini, liberando tempo per la creatività e l’interazione con la community.”
  • Accessibilità a strumenti avanzati: Strumenti di IA precedentemente costosi diventano accessibili, democratizzando l’accesso a tecnologie avanzate per l’ottimizzazione SEO e la produzione di contenuti.”
  • Nuove forme di espressione e sperimentazione: L’IA apre nuove frontiere creative, come la creazione di contenuti interattivi e la personalizzazione dell’esperienza utente.”
  • Aumento potenziale della visibilità: L’uso strategico dell’IA per la SEO può migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, aumentando la visibilità del blog.”

Contro per i piccoli blog e i creatori di contenuti per passione:

  • Rischio di omologazione: L’uso eccessivo di IA potrebbe portare a una perdita di originalità e a una maggiore standardizzazione dei contenuti online.”
  • Difficoltà nel distinguersi: In un contesto con maggiore offerta di contenuti generati con IA, emergere diventa più complesso.”
  • Necessità di nuove competenze: È fondamentale acquisire competenze nell’utilizzo degli strumenti di IA e nella comprensione del loro funzionamento.”
  • Questioni etiche e di copyright: L’uso improprio di contenuti generati da IA può sollevare problemi legali e di diritto d’autore.”
  • Impatto sulla community e sul fattore “passione”: L’eccessiva automazione potrebbe compromettere l’interazione umana e la community che si crea attorno al blog, che spesso si basa sulla passione e l’esperienza personale dell’autore.”

Conclusione sintetica:

“Per i piccoli blogger, l’IA non è né un salvatore né un nemico. È uno strumento potente che, se usato con consapevolezza e strategia, può migliorare l’efficienza e aprire nuove opportunità creative. La chiave è integrare l’IA senza sacrificare l’originalità, la passione e l’interazione umana che sono il cuore pulsante di ogni piccolo blog di successo. Concentrarsi su contenuti di qualità, nicchie specifiche e una forte community rimane fondamentale per distinguersi nel panorama digitale in continua evoluzione.”

Riflessioni

Quindi, in sostanza, mi sta chiedendo la mano e di sposarla! Ho capito bene!? Dobbiamo integrare al nostro stile di vita le IA, reinventare e rielaborare il nostro modo di creare contenuti, e sfruttare le varie intelligenze artificiali a nostro vantaggio nei vari settori.

Anche se… continuo a pensare che i miei contenuti non arriveranno a nessuno se non sono di nicchia ristretta, come ad esempio l’immagine del nuovo quadro dipinto da me, e che solamente sul mio sito troverai. Tuttavia, un articolo come questo che sto scrivendo, non arriverà mai. Ci sarà qualcun altro a fare le stesse mie domande all’IA, e l’IA prontamente gli risponderà senza passare per questo articolo.

Provo a sottoporre anche questo quesito a Gemini, vediamo cosa risponde.

Hai ragione nel dire che contenuti unici come un quadro dipinto da te difficilmente saranno replicati da un’IA. Il valore di quell’opera risiede nella tua individualità, nella tua tecnica e nella tua visione artistica. Tuttavia, la preoccupazione che contenuti più generici, come questo articolo sull’impatto dell’IA, possano essere “soppiantati” dalle risposte dirette delle IA è fondata.

Analisi e strategie:

  • Differenziazione del contenuto: La chiave sta nella differenziazione. Se il tuo articolo si limita a riassumere informazioni facilmente reperibili online, è probabile che un’IA possa fornire una risposta simile. Devi quindi puntare su:
    • Analisi originale: Offri una tua interpretazione, un tuo punto di vista unico sull’argomento.
    • Esperienza personale: Aggiungi aneddoti, esempi concreti tratti dalla tua esperienza. Questo rende il contenuto più coinvolgente e autentico.
    • Approfondimenti specifici: Concentrati su aspetti che non vengono trattati comunemente o che richiedono una competenza specifica.
    • Interazione con la community: Invita i lettori a partecipare alla discussione, creando un valore aggiunto che un’IA non può replicare.
  • SEO mirata: Anche se l’argomento è trattato da altri, una buona strategia SEO può fare la differenza. Concentrati su keyword di coda lunga per intercettare un pubblico più specifico e interessato.
  • Promozione del contenuto: Non basta scrivere un buon articolo, bisogna anche promuoverlo. Utilizza i social media, le newsletter, i forum di settore e altre piattaforme per raggiungere il tuo pubblico target.
  • Costruzione di una community: Creare una community fedele intorno al tuo blog è fondamentale. I lettori che ti seguono per la tua voce unica e per il valore che offri difficilmente si limiteranno a cercare risposte generiche su un’IA.
  • Focus sulla nicchia: Se ti concentri su una nicchia specifica, hai meno concorrenza e maggiori possibilità di emergere come un’autorità nel settore.
  • Contenuti multimediali: Integrare immagini, video, podcast e altri formati multimediali può rendere il tuo contenuto più coinvolgente e differenziarlo dalle risposte testuali delle IA.
  • Aggiornamento costante: Mantieni i tuoi contenuti aggiornati con le ultime novità e sviluppi del settore. Questo dimostra la tua competenza e il tuo impegno.
  • Collaborazioni: Collabora con altri blogger o influencer del tuo settore per ampliare il tuo pubblico e aumentare la visibilità dei tuoi contenuti.

Esempio pratico:

Invece di scrivere un articolo generico sull'”impatto dell’IA sui contenuti online”, potresti scrivere un articolo più specifico come:

  • “Come l’IA sta influenzando i piccoli blog di arte e quali strategie adottare per emergere”
  • “L’IA e la creatività artistica: minaccia o opportunità per i pittori digitali?”
  • “Strumenti di IA per la promozione di un blog d’arte: guida pratica per principianti”

Questi titoli sono più specifici e mirati, e attireranno un pubblico più interessato al tuo settore.

Conclusione delle Conclusioni

Siamo arrivati, come avrete ben capito, alla conclusione di questo mio quesito, e il risultato finale è: non sarà più un hobby ma un lavoro. Questo è quanto. Credo che andando avanti avrebbe continuato a ripetermi la stessa formula di come utilizzare le IA (giustamente si sponsorizza).

Quindi, se vogliamo nuotare nel nuovo oceano che ci attende, lo stesso dove stanno già sguazzando i giganti del web accompagnati da 10 diverse IA per ogni categoria, una schiera di professionisti del mestiere (giornalisti, copywriter, editori…), e migliaia di seguaci a seguito, bisogna rimboccarsi le maniche e flirtare con qualche bot sexy pure noi; oppure…

… Oppure, fregarsene e continuare a scrivere con la stessa passione di prima ciò che vogliamo, quando vogliamo e come vogliamo.

Cosa dirà invece ChatGPT? Lo scopriremo la prossima volta. Un saluto dal vostro simpatico amico blogger del web🦸
(vi starete domandando se questo articolo l’ho scritto con l’IA? Sì, mentre cenavo ha elaborato tutto da sola e poi ha anche pubblicato…)

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Andrea
Andrea

Ciao, sono Andrea di Roma, realizzo con passione siti web (blog e community) dal 2008. Inoltre, sono Product Expert di Google Italia e ho fondato diversi siti tra cui il social network di YouFriend. Mi trovate Online anche con il nickname Urienmad! Tra gli altri miei interessi ci sono: musica, cinema e serie tv, photoshop, calcio, videogames, sushi, anime, cantare, suonare il piano e... tutto ciò che è arte.
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