Ricercatori del Fermilab al lavoro sull’acceleratore di particelle Tevatron, ormai prossimo alla pensione, ritengono probabile di aver scoperto una nuova particella subatomica. Una notizia apparentemente di poco conto, ma che se confermata potrebbe rivoluzionare completamente la fisica: l’esistenza di tale particella, infatti, non è prevista dalle attuali leggi fisiche, per cui se davvero fosse confermata significherebbe che le teorie fisiche attuali dovrebbero essere riviste. Potrebbe persino trattarsi della “traccia” dell’esistenza di una quinta forza oltre alle 4 conosciute (gravità, magnetismo, forza nucleare debole e forza nucleare forte). I ricercatori sono sicuri che non può trattarsi né del tanto ricercato “Bosone di Higgs”, per trovare il quale è stato costruito l’enorme acceleratore di particelle LHC al CERN di Ginevra, né di altra particella “supersimmetrica”. In compenso alcune teorie non mai verificate finora prevederebbero l’esistenza di nuovi tipi di interazione tra le particelle oggi note, e l’esistenza di queste interazioni potrebbe essere rivelata da dati che appaiono molti simili a quelli effettivamente rilevati nell’ esperimento del Tevatron. I ricercatori ammettono tuttavia che gli strani risultati registrati potrebbero essere un’errata valutazione del rumore di fondo delle misurazioni: la probabilità che sia questo il caso è stata stimata essere di una su 1375. Il testo preliminare dei risultati della ricerca è disponibile online:http://arxiv.org/abs/1104.0699
Le lunghe telefonate con il cellulare fanno male al cervello? Ancora difficile dirlo. Quel che sembra certo è che ne varia l’attività. Stare attaccati al telefono smartphone a lungo altera il metabolismo del glucosio di alcune aree cerebrali vicine all’antenna. Se queste variazioni metaboliche possano dire qualcosa sotto il profilo strettamente legato alla salute, non è ancora dato saperlo. Lo ha stabilito uno studio effettuato da Nora Volkow del National Institutes of Health di Bethesda e pubblicato sulla rivista dell’Associazione Nazionale dei Medici Americani “JAMA”. A fare da cavia 47 volontari che hanno tenuto, per 50 minuti, un cellulare acceso su un orecchio e uno spento sull’altro, invertendo poi le posizioni. Contemporaneamente, grazie alla PET (tomografia), è stata misurata la distribuzione del glucosio nel cervello che, nell’area orbitofrontale e temporale, ha fatto registrare incrementi del 7%. Non si tratta della prova inconfutabile che il cellulare faccia male, ma evidenza un dato di fatto sfuggito alle innumerevoli ricerche portate a termine dai maggiori centri di ricerca mondiali. È solo la prova “che il cervello umano è sensibile agli effetti dei campi elettromagnetici”, hanno sottolineato i ricercatori, ma non che gli effetti abbiano ricadute a lungo termine. La dottoressa Volkow ha dichiarato che, in ogni caso, lei utilizza un auricolare ed evita di avvicinare il dispositivo all’orecchio.
Ritrovato un mostro marino e sembra trattarsi di un probabile antenato del capodoglio, ma le sue caratteristiche fanno ipotizzare più che altro ad un feroce predatore. Il cranio e la mascella fossilizzati di una balena gigante di 12 – 13 milioni di anni fa sono stati scoperti sulla costa del Perù. La creatura, la cui scoperta è riportata in un articolo della rivista Nature di questa settimana, appartiene a un genere ignoto di balena ed è stato rinominato “Leviathan Melvillei” in onore di Herman Melville, autore di Moby Dick e date le dimensioni dei suoi denti doveva essere feroce e cattivo come la Balena Bianca di Melville. Il fossile è stato ritrovato negli strati di oceano dove è stato registrato anche lo squalo gigante e gli autori suggeriscono che questi due predatori giganti e raptoriali avrebbero potuto vivere nella stessa zona, nutrendosi di sottordine di cetacei, come i Misticeti. Leviathan melvillei aveva denti lunghi 36 centimetri Lungo da 13 metri a 18 metri (nella ricostruzione eseguita dai ricercatori), il Leviathan melvillei doveva avere denti giganti: lunghi 36 centimetri e con un diametro di 12 centimetri. Probabilmente a causa di cambiamenti delle temperature oceaniche che divennero troppo basse anche il t-rex marino si è estinto. I resti e le ricostruzioni del Capodoglio preistorico OGGI E’ UN GIGANTE BUONO – Il capodoglio (Physeter macrocephalus) è il più grande animale vivente ai giorni nostri, misurando fino a 18 metri di lunghezza, ma differenza del suo antenato si nutre di calamari e altri cibi che gli offre il mare. Video – Il ritrovamento del Leviathan
Bloom Box è un piccola scatola magica dalla quale è possibile ottenere energia elettrica pulita con emissioni zero, secondo quando riporta il produttore Bloom Energy. Il dispositivo sfrutta la tecnologia delle celle di combustibile che richiedono in parte ossigeno ed un combustibile che può essere ricavato da qualsiasi fonte rinnovabile, come l’idrogeno. La reazione chimica genera elettricità ed è garantita da una tavoletta in ceramica sulla quale sono spalmate delle sostanze sulle quali vige attualmente la massima segretezza. Grazie a questa combinazione di elementi, Bloom Box è in grado di soddisfare le richieste di un intero palazzo producendo 100 kW di energia elettrica senza emissioni nocive e con una bassa produzione di anidride carbonica. CBS News ha definito l´invenzione come il Sacro Graal dell´energia, una “little power plant in-a-box”; al momento Bloom Box è stato già testato da alcune aziende di un certo spessore, come Google, eBay, ikea la fedex, che ne hanno confermato funzionamento e vantaggi nonostante il prezzo di circa 700.000 dollari. Bloom Energy ha previsto la produzione in massa nei prossimi anni e l’abbassamento del prezzo dovrebbe scendere ad appena 3.000 dollari. Staremo a vedere! Cosa ne pensate voi di questa nuova scoperta in campo energetico? Bloom Box il segreto dell’energia Video
L’ipotesi complottista secondo cui le varie missioni del programma Apollo, non avrebbero realmente portato l’uomo sulla Luna, – comprese tutte le prove di immagini, audio e video – sarebbero state falsificati dalla NASA, in collaborazione con il governo degli Stati Uniti. Da interessatissimo a storie di misteri, leggende e, soprattutto, tutto ciò che è ignoto o sconosciuto all’essere umano, non potevo tralasciare questo particolare evento tanto discusso, perciò, di seguito, vedremo alcuni fatti di complotti e teorie legate allo sbarco sulla luna. La teoria del complotto lunare e la sua origine L’origine della teoria ebbe inizio dopo l’uscita del libro “Non siamo mai andati sulla luna” di Bill Kaysing, basato sulle sue esperienze lavorative avute nella Rocketdyne, un’azienda produttrice di motori a razzo della quale Kaysing era supervisore dei manuali tecnici. Nel libro, Bill, affermava che la tecnologia degli anni sessanta non sarebbe stata così avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio, e la motivazione della NASA per fingere l’allunaggio sarebbe stata di natura economica, attirando l’interesse della popolazione verso le missioni lunari, assicurandosi così il finanziamento per quelle future; tutto questo con la regia dei filmati assegnata al famoso Stanley Kubrick. Le prove del complotto e le spiegazioni Negli anni successivi molti complottisti tirarono fuori teorie di vario genere alle quali sono state date poi spiegazioni, ma che tutt’ora non convincono una buona parte della popolazione mondiale, vediamone alcune di seguito. La bandiera Una delle più famose teorie del complotto lunare è basata sul filmato in cui la bandiera americana sembra sventolante, mentre la superficie lunare è priva di aria. Spiegazione: La bandiera appare in movimento perché l’astronauta l’ha appena piantata e l’inerzia di questo movimento causò il continuato muoversi, così spiega lo storico delle missioni spaziali Roger Launius. Le stelle Lo sfondo delle immagini erano prive di stelle, questo fece pensare che fosse girato tutto in uno studio cinematografico. […]