L’ipotesi complottista secondo cui le varie missioni del programma Apollo, non avrebbero realmente portato l’uomo sulla Luna, – comprese tutte le prove di immagini, audio e video – sarebbero state falsificati dalla NASA, in collaborazione con il governo degli Stati Uniti.
Da interessatissimo a storie di misteri, leggende e, soprattutto, tutto ciò che è ignoto o sconosciuto all’essere umano, non potevo tralasciare questo particolare evento tanto discusso, perciò, di seguito, vedremo alcuni fatti di complotti e teorie legate allo sbarco sulla luna.
La teoria del complotto lunare e la sua origine
L’origine della teoria ebbe inizio dopo l’uscita del libro “Non siamo mai andati sulla luna” di Bill Kaysing, basato sulle sue esperienze lavorative avute nella Rocketdyne, un’azienda produttrice di motori a razzo della quale Kaysing era supervisore dei manuali tecnici.
Nel libro, Bill, affermava che la tecnologia degli anni sessanta non sarebbe stata così avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio, e la motivazione della NASA per fingere l’allunaggio sarebbe stata di natura economica, attirando l’interesse della popolazione verso le missioni lunari, assicurandosi così il finanziamento per quelle future; tutto questo con la regia dei filmati assegnata al famoso Stanley Kubrick.
Le prove del complotto e le spiegazioni
Negli anni successivi molti complottisti tirarono fuori teorie di vario genere alle quali sono state date poi spiegazioni, ma che tutt’ora non convincono una buona parte della popolazione mondiale, vediamone alcune di seguito.
La bandiera
Una delle più famose teorie del complotto lunare è basata sul filmato in cui la bandiera americana sembra sventolante, mentre la superficie lunare è priva di aria.
Spiegazione: La bandiera appare in movimento perché l’astronauta l’ha appena piantata e l’inerzia di questo movimento causò il continuato muoversi, così spiega lo storico delle missioni spaziali Roger Launius.
Le stelle
Lo sfondo delle immagini erano prive di stelle, questo fece pensare che fosse girato tutto in uno studio cinematografico.
Spiegazione: la superficie lunare riflette la luce del sole e la stessa renderebbe difficile vedere le stelle. Inoltre, gli astronauti fotografarono utilizzando una velocità di scatto altissima che limita la luce proveniente da fonti più lontane. “Scattavano le fotografie a 1/150 o 1/250 di secondo e con questa velocità di scatto, le stelle semplicemente non sono visibili”. dice Plait di Bad Astronomy.
Luci e ombre
Le molteplici sorgenti luminose che mettono in dubbio e fanno ipotizzare il complotto. Se nel nostro sistema il sole è la maggiore sorgente luminosa è bene ipotizzare che anche la luna le ombre seguano essa. Eppure come potete vedere dall’immagine sottostante, qualcosa non coincide e la prospettiva delle ombre sembra essere diversa in vari punti. Questo ha fatto ipotizzare la teoria di altre fonti luminose come luci di studio.
spiegazione: c’erano molteplici fonti di luce, spiega Launius. “C’era il Sole, la luce riflessa dalla Terra, quella riflessa dal modulo lunare, dalle tute spaziali e anche dalla superficie lunare”. Inoltre la superficie lunare non è piatta “Se un oggetto è sprofondato, avrà un’ombra diversa da uno che si trova in superficie”. Insomma tali differenze sono dovute all’iregolarità del paesaggio.
Video Rai del 1969, “L’uomo sulla Luna”
Breve spezzone che ripercorre la lunga diretta Rai con lo sbarco sulla Luna.
È il 20 luglio 1969. Nello Studio 3 di via Teulada Andrea Barbato dirigeva un team di giornalisti tra cui Tito Stagno e il duo Jas Gawronsky e Ruggero Orlando collegati in diretta da Huston.
Video – Diretta Sbarco sulla Luna 1969
Conclusione
Queste erano solo alcune delle teorie sul complotto lunare e, anche se ognuna di esse ha avuto una spiegazione scientifica, personalmente a me il dubbio rimane.
Secondo me è tutto falso l’essere umano non ha mai messo ancora piede sulla luna
Buongiorno e complimenti per il sito.
Se può interessarvi la lettura di un mio (particolare) file, al link:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/SCIENZA_UFFICIALE.pdf
In caso lo troviate di interesse, sentitevi pure liberi di citare eventualmente tale file nel vostro sito o addirittura di ospitarlo, possibilmente citando la fonte, peraltro riportata anche all’interno dello stesso.
Saluti.
Leonardo Rubino.
leonrubino@yahoo.it