La DT 39-22 della discordia: una lotta all’ultima oscillazione

La direttiva anti-porposing

La direttiva tecnica rappresenta uno degli strumenti che permette alla FIA di intervenire nel corso del campionato. A seguito di alcune rimostranze da parte dei team, per ciò che riguarda il fenomeno del porpoising, la Federazione ha ritenuto, per tutelare la salute dei piloti, di intervenire.

Sappiamo ormai bene che il fenomeno del porpoising si manifesta sulle vetture di ultima generazione (ad effetto suolo) e consiste in un fastidioso sobbalzare della macchina, dovuto al risucchio (perdonate il gergo poco tecnico) dei canali Venturi verso l’asfalto ed il rilascio del fondo, verso l’alto, al contatto di questo col suolo.

Mercedes ha, fin da subito, sottolineato il rischio per la salute dei piloti, anche con la teatrale uscita dall’auto di Hamilton, altri team ritengono di poter sopportare il fenomeno, senza danni fisici al pilota e cercando di ridurlo al minimo indispensabile, senza sacrificare le prestazioni.

GP del Belgio

A partire da questo Gran Premio entrerà in vigore la DT39-22, ma in cosa consiste?

  • Un esame più attento, anche in termini di usura, degli skid.
  • Definizione di una metrica di oscillazione aereodinamica. Il venerdì il pilota dovrà compiere 3 giri consecutivi senza DRS, una volta passati i controlli l’assetto della vettura sarà congelato per tutto il WeekEnd, ad eccezione di variazioni nelle condizioni del tracciato.
  • In vista della prossima stagione, si introdurrà un innaLzamento della vettura di 1,5 cm

Ferrari e RedBull sotto assedio

Queste direttive tecniche sono molto invasive per i team che hanno già trovato una quadra con gli assetti delle nuove vetture.

La F1-75 e la RB18 hanno accusato, ad inizio mondiale, gli attacchi del porpoising, ma i team sono stati pronti ad intervenire sul fenomeno; infatti, come ha diachiarato Christian Horner “Credo che sarebbe ingiusto penalizzare chi ha svolto un buon lavoro rispetto a chi ha mancato leggermente l’obiettivo, la FIA dovrebbe intervenire solo nel caso in cui dovesse esserci un vero problema di sicurezza su tutta la griglia di partenza. Ma se riguarda team isolati, allora è un problema che devono affrontare le squadre in questione”, direi una frecciatina rivolta al suo eterno rivale Toto Wolff.

Anche Mattia Binotto si è mostrato contrario al cambio di regolamento, soprattutto in un periodo dove il concetto della monoposto 2023 è già ben definito ed un cambiamento dell’assetto aereodinamico potrebbe risultare costoso su molti aspetti, tenendo conto anche della famigerata budget cap.

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