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Progetto MKULTRA: controllo mentale 5 (1)

Il progetto MKULTRA o MK-ULTRA, riguardava una serie di attività che svolse la CIA durante il 1950 e il 1960, ed aveva come scopo la gestione degli interrogatori e del controllo mentale, gestito dall’Ufficio della Scientific Intelligence. Gli esperimenti riguardavano la somministrazione dell’ipnosi, di sieri della verità, di messaggi subliminali, l’LSD e altre azioni psicologiche su persone che erano state scelte appositamente. All’inizio il progetto venne chiamato “Project Bluebird“e in seguito “Project Artichoke” per arrivare poi al nome definitivo di “MKUlTRA. Ad ordinare questo progetto fu il direttore della CIA, Allen Dulles, il 13 aprile 1953, con lo scopo ostacolare gli studi russi, cinesi e coreani sul controllo mentale. Questo sistema doveva servire per avere numerosi vantaggi, tra cui la creazione di assassini inconsapevoli o il controllo di leader stranieri scomodi (ad esempio Fidel Castro). Nel progetto vennero coinvolte 80 istituzioni di cui 44 università e 12 ospedali, il sovvenzionamento totale fu di 25 milioni di dollari. Creavano il siero della verità Nel 1964 il progetto cambiò ancora una volta nome e fu chiamato MKSEARCH, e si occupava della creazione del siero della verità, che poi sarebbe servito per poter interrogare esponenti del KGB durante la guerra fredda. Il progetto venne reso noto al pubblico nel 1975 ad opera del Congresso degli Stati Uniti d’America attraverso la Church Committee e la U.S. President’s Commission on CIA activities within the United States. Tale commissione pubblicò un documento che recitava: Il direttore della CIA ha rivelato che oltre 30 tra università e altre istituzioni sono coinvolte in un programma intensivo di test che prevede l’uso di droghe su cittadini non consenzienti appartenenti a tutti i livelli sociali, alti e bassi, nativi americani e stranieri. Molti di questi test prevedono la somministrazione di LSD. Almeno una morte, quella del Dr. Olson, è attribuibile a queste attività. […]

Il Contratto di tacita accettazione – Kadmon 4.7 (3)

“Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.” (Vangelo di San Luca) Inizia con questa frase la puntata del 19 ottobre, condotta dal misterioso Adam Kadmon, che introduce cosi il tema del “contratto“. A prescindere dalle nostre convinzioni o idee politiche, il sistema vigente del nostro mondo libero si basa sulla tacita accettazione di un contratto che lega ognuno di noi. Contratto di tacita accettazione Il contratto è composto da 17 Clausole: 1- Competitività. Io accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo 2- Accetto che devo limitare la mia vita a un giorno a settimana mentre gli altri sei devono essere lavorativi e spesi nella produzione. 3- Io accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso umiliare e sfruttare un altro che occupi una posizione inferiore nella piramide sociale. 4- Io accetto che gli indigenti e malati vengano esclusi e messi al margine della società e gli vengano negati cure e assistenza, questo costo sociale non può incidere sul benessere e il progresso dei facoltosi, benestanti e dei fortunati 5- Accetto di pagare Istituti Privati per gestire il mio reddito secondo loro convenienza e non mi diano alcun dividendo dei loro guadagni che serviranno per aggredire stati deboli creando debiti infiniti e accetto che mi sia applicato un alto tasso di interesse per prestarmi denaro che viene creato dal nulla. 6- Accetto che le Banche Interazionali prestino denaro ai paesi che vogliono armarsi e combattere in modo da poter scegliere chi farà la guerra e chi non. So che è meglio finanziare entrambe le parti per essere certi di trarne profitto e di prolungare i conflitti il più a lungo possibile al fine di prosciugare le risorse dei paesi che non riusciranno a pagare […]

Cosa è il signoraggio? Truffa monetaria e psicologica 4 (1)

Cos’è il signoraggio e cosa significa? Il signoraggio (dal latino medievale senioraticum) è composto dalla parola “Signore” e la desinenza -aggio, quest’ultima indica un’azione o un rapporto correlati a signore e comprende l’insieme dei redditi derivanti dall’emissione di moneta. Il termine signoraggio è un prestito linguistico dal provenzale senhoratge, che è un derivato di seigneur (corrispondente all’italiano signore). Nel Medioevo, infatti, i signori feudali di tutta Europa cercarono di rendersi indipendenti dai sovrani attribuendosi il diritto di battere moneta e la titolarità dei relativi redditi. Il premio Nobel Paul R. Krugman, nel testo di economia internazionale scritto con Maurice Obstfeld, lo definisce come: il flusso di risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi Cosa è il signoraggio Quindi in parole povere, possiamo definire signoraggio quando il “signore” che conia monete imprimendo loro un valore nominale, superiore al valore intrinseco ricavandone dei guadagni, così facendo ottiene un «aggio» economico, ma non solo anche potere politico, sociale se non psicologico. Signoraggio in Età Antica Nell’antichità, quando la base monetaria consisteva di monete in metallo prezioso, chiunque disponesse di metallo prezioso poteva portarlo presso la zecca di Stato, dove veniva trasformato in monete con l’effigie del sovrano. I diritti spettanti alla zecca e al sovrano erano esatti trattenendo una parte del metallo prezioso. Il signoraggio in tale contesto è dunque l’imposta sulla coniazione, noto anche come diritto di zecca. Il valore nominale della moneta e il valore intrinseco delle monete non coincidevano, a causa del signoraggio e dei costi di produzione delle monete. L’imposta sulla coniazione serviva poi a finanziare la spesa pubblica. Nel caso in cui lo Stato possedesse miniere di metallo prezioso, il signoraggio coinciderebbe con la differenza tra il valore nominale delle monete coniate e i costi per estrarre il metallo prezioso e coniare le monete. Già con i romani, da Settimio Severo si può parlare di signoraggio: questo imperatore dimezzò la quantità di metallo prezioso contenuto nelle monete, mentre lasciò invariato il valore nominale. Signoraggio nel Medioevo Tra l’800 e il […]

Illuminati: il dollaro americano e il nuovo ordine 4 (1)

Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? E’ denominato “The Great Seals” e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt’intorno è scritto “Annuit Coeptis” e “Novus Ordo Seclorum“. 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. E’ il simbolo degli Illuminati e fu “stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32esimo grado”. Così scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta “The Great Seal” (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell’America che, come sappiamo, è rappresentato dall’aquila. Qual è allora il significato occulto di questo simbolo che è presente finanche nella Sala della Meditazione del Palazzo dell’O.N.U. a New York? Chi sono gli illuminati? L’ “Ordine degli Illuminati” (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830) l’1 maggio del 1776 all’età di 28 anni. Il simbolo dell’Ordine fu costituito da un “punto tracciato in un Cerchio” (rappresentante il simbolo del Sole e del dio Horus). Weishaupt, incredibile a dirsi, fu educato dai Gesuiti e, all’età di 20 anni, fu nominato professore di Diritto Canonico a Ingolstadt, città in cui era nato. In quegli anni l’Ordine dei Gesuiti si trovava sotto l’effetto di una bolla papale di scioglimento che verrà revocata molto più tardi. Weishaupt organizza una potente società segreta, col fine occulto di distruggere un mondo fondato sulle ingiustizie sociali, per poi riorganizzarlo. La regola principale di Weishaupt era che “Ogni uomo capace di trovare in sé stesso la Luce Interiore… diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re…”. L’insegnamento segreto che veniva impartito agli adepti asseriva che: “…tutte le religioni si fondano sull’impostura e le chimere, […]

Sbarco sulla luna del 1969 : La grande bufala 4 (2)

L’ipotesi complottista secondo cui le varie missioni del programma Apollo, non avrebbero realmente portato l’uomo sulla Luna, – comprese tutte le prove di immagini, audio e video – sarebbero state falsificati dalla NASA, in collaborazione con il governo degli Stati Uniti. Da interessatissimo a storie di misteri, leggende e, soprattutto, tutto ciò che è ignoto o sconosciuto all’essere umano, non potevo tralasciare questo particolare evento tanto discusso, perciò, di seguito, vedremo alcuni fatti di complotti e teorie legate allo sbarco sulla luna. La teoria del complotto lunare e la sua origine L’origine della teoria ebbe inizio dopo l’uscita del libro “Non siamo mai andati sulla luna” di Bill Kaysing, basato sulle sue esperienze lavorative avute nella Rocketdyne, un’azienda produttrice di motori a razzo della quale Kaysing era supervisore dei manuali tecnici. Nel libro, Bill, affermava che la tecnologia degli anni sessanta non sarebbe stata così avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio, e la motivazione della NASA per fingere l’allunaggio sarebbe stata di natura economica, attirando l’interesse della popolazione verso le missioni lunari, assicurandosi così il finanziamento per quelle future; tutto questo con la regia dei filmati assegnata al famoso Stanley Kubrick. Le prove del complotto e le spiegazioni Negli anni successivi molti complottisti tirarono fuori teorie di vario genere alle quali sono state date poi spiegazioni, ma che tutt’ora non convincono una buona parte della popolazione mondiale, vediamone alcune di seguito. La bandiera Una delle più famose teorie del complotto lunare è basata sul filmato in cui la bandiera americana sembra sventolante, mentre la superficie lunare è priva di aria. Spiegazione: La bandiera appare in movimento perché l’astronauta l’ha appena piantata e l’inerzia di questo movimento causò il  continuato muoversi, così spiega lo storico delle missioni spaziali Roger Launius. Le stelle Lo sfondo delle immagini erano prive di stelle, questo fece pensare che fosse girato tutto in uno studio cinematografico. […]