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Normalmente si dice che ci si annoia a parlare con una persona alla volta e, alla ricerca di stimoli, si conversa con due/tre/quattro persone simultaneamente. Io invece mi annoio a parlare con più persone alla volta. È così bello dare attenzione e focalizzarsi su una sola persona. Non ho (quasi) mai avvertito questo bisogno di sdoppiarmi, anche perché se non fai una sosta, ma continui a marciare, non puoi mai conoscere a fondo nessuno: troverai sempre gente nuova che conoscerai solo superficialmente. Io invece preferisco la profondità alla superficie. Non ho mai considerato “la lista lunga” come motivo di vanto. E se la persona che sto conoscendo non c’é, l’aspetto. Perché è bellissima anche l’attesa. E cerco di rispettare questo proposito tanto più perché oggi la società mi mette davanti centinaia di persone. Disorientarsi è un attimo.
(Il dipinto è “Sopra la città” di Marc Chagall)
Personalmente differenzio le varie cose, ovvero potrei conversare con più persone, conoscerne poche e approfondire un sentimento (amicizia, affetto, amore…) solo con chi ritengo importante per me