Mentre in un precedente articolo abbiamo visto tutto ciò che riguarda le tartarughe di terra, oggi andremo a conoscere meglio le tartarughe marine, le specie e le caratteristiche; animali che vivono in mari od oceani.
Sono molti gli appassionati delle simpatiche testuggini terrestri, ma sono sicura vi piaceranno anche le sorelle tartarughe acquatiche. Andiamo subito a vedere quali sono le razze di “Testudines“, in che mari o fiumi si trovano e le zone in cui possono vivere questi bellissimi animali.
Caratteristiche delle tartarughe marine
A parte qualche differenza a seconda delle specie, in linea di massima le caratteristiche delle tartarughe marine sono le seguenti:
- appartengono all’ordine delle Testudines o Chelonia della classe dei rettili
- sono animali antichissimi che risalgono a circa 220 milioni di anni fa
- le lunghezze variano da pochi centimetri a circa 2 metri
- la parte sopra, comunemente chiamata corazza, è definita carapace
- la “pancia” sotto viene chiamata piastrone
- le vertebre sono arrotondate per permettere di piegarsi
- sono animali quasi completamente onnivori
- non hanno le zampe ma le pinne
- becco corneo
- l’andatura varia da 3 km/h a oltre i 30 km/h di velocità
- guscio rigido e non si modifica
- respirano tramite i polmoni
- la temperatura corporea varia dai 18 ai 30°C
- quoziente di intelligenza molto basso e riflessi molto lenti
- possono vivere in qualsiasi parte del mondo, tranne che in Antartide
- raggiungono la maturità sessuale intorno ai 30 anni
- vivono sempre in acqua e toccano la terraferma solo per depositare le uova
- la loro attività riproduttiva dura all’incirca 10 anni
- sono una categoria protetta e purtroppo in via di estinzione
Tutte le specie di tartarughe marine
In generale si possono trovare oltre 300 tipologie diverse di tartarughe, ma sapete quante specie di tartarughe marine esistono? Solo sette e vediamo quali sono:
1. Caretta Caretta
La Caretta caretta è una specie che si trova in vari paesi al mondo, quali Mar Nero e gli oceani, ma è una delle tartarughe marine più diffuse nel nostro Mar Mediterraneo e purtroppo è in grave pericolo di estinzione. Può vivere dai 30 ai 60 anni.
Ha forma un po’ allungata che può variare da 80 a 140 cm, il colore del carapace è rosso scuro mentre la parte sotto è chiara con macchie arancioni ed il becco è piuttosto robusto. L’accoppiamento avviene in acqua e depongono circa 200 uova.
Il peso varia da 100 a 160 kg. e i maschi hanno la coda più lunga delle femmine. In acqua riescono a nuotare ad una velocità di circa 35 km/h. Si cibano di molluschi, meduse e piccoli pesci ma a volte, sbadatamente, ingoiano anche pezzi di plastica, tappi e altri piccoli oggetti.
2. Chelonia mydas – tartaruga verde
Chelonia mydas o tartaruga verde è una delle specie di tartarughe marine che si distingue per il suo carapace, è di color verde oliva con macchie gialle. È un animale piuttosto robusto che si presenta con 140 cm di lunghezza e può raggiungere un peso di kg. 500.
I maschi presentano robusti artigli e la coda è più lunga e corposa rispetto alle femmine. Tra tutte le tipologie è quella ritenuta più idonea al nuoto, infatti percorre anche 2.000 km per emigrare in altre zone. La sua vita può durare 70-80 anni.
Si nutrono principalmente di alghe e piante marine e la sua riproduzione avviene ogni 2-3 anni, incubazione di circa 500 uova, deponendole per 50-60 giorni. Vive in mari tropicali, dove ci sono barriere coralline e qualche esemplare è visibile anche nel Mar Mediterraneo.
3. Dermochelys coriacea – Liuto
Dermochelys coriacea, conosciuta come la tartaruga Liuto, appartiene al genere Dermochelys ed è la tartaruga marina più grande del mondo. Può raggiungere i 250 cm di lunghezza ed un peso di 700-900 kg. Anche questa specie è in via di estinzione.
Un esemplare di questa razza, risalente al 1760, viene custodito presso il Museo di Zoologia dell’Università di Padova. Ha una corazza attraversata da 7 creste ed è talmente robusta che le fu affidato il soprannome di “dorso di cuoio“.
Si trova nei mari dalle acque medio-calde e può raggiungere una velocità di nuoto di 100 metri al secondo. Ha un carattere vivace e la sua durata di vita può arrivare intorno ai 50 anni. Si nutre di crostacei e di meduse. Si riproduce ogni 2-3 anni e deposita circa 150 uova.
4. Eretmochelys imbricata – embricata
La tartaruga embricata è l’unica del suo genere e anche questa razza è in via di estinzione. È riconoscibile per il suo scudo a forma di cuore ed il colore del carapace marrone-giallo. Possiede grosse “zampe” e una testa robusta.
La sua lunghezza varia da 60 a 110 cm. può arrivare a pesare intorno ai 90 kg. È visibile nelle acque dell’oceano Pacifico, Indiano e Atlantico. La sua alimentazione è composta soprattutto da “spugne”, oltre che meduse, alghe, celenterati.
Tra tutte le specie di tartarughe marine, la imbricata è quella che vive meno, infatti la sua vita varia dai 30 ai 50 anni. La sua riproduzione avviene in primavera-estate e può deporre circa un centinaio di uova.
5. Lepidochelys kempii – tartaruga di Kemp
La tartaruga d’acqua più rara è la Lepidochelys kempii ed il suo nome deriva dallo studioso Kemp, che fu il primo a porre sotto esame un esemplare di questo genere all’Università Harvard di Cambridge – Boston. Anche questa è una specie minacciata.
Raggiunge dai 60-90 cm di lunghezza, il peso arriva ad un massimo di 50 kg. e alla sua durata vitale è intorno ai 50 anni. Oltre ad essere poco diffusa risulta essere anche la tartaruga marina più piccola del mondo.
Amano le acque calde ma si possono trovare anche nel Golfo del Messico, nel New Jersey ed in Florida. Mangiano crostacei, ricci di mare, molluschi e alghe. Covano 3 volte in una stagione, depositando circa 110 uova a covata.
6. Lepidpchelys olivacea
Lepidpchelys olivacea o tartaruga bastarda è un’altra delle specie di tartarughe marine che si trova negli Oceani Pacifico, Atlantico ed Indiano, oltre che nel Mar Rosso; ama molto le zone costiere e le acque aperte.
Anche questa razza è tra le più piccole, misurando massimo 75 cm di lunghezza e arrivando a pesare circa 50 kg. Il suo nome deriva dal fatto che la sua pelle ha una tonalità olivacea, così come il suo carapace.
La coda è corta e a forma conica; il maschio la possiede un po’ più lunga. Una sua caratteristica è che le piace nuotare anche a 150 mt. di profondità e sale in superficie solo per sentire il calore del sole. Si nutre di alghe e crostacei.
7. Natator depressus – dorso piatto
Natator depressus – dorso piatto è la razza di tartaruga acquatica che vive solo nel continente australiano ed il suo nome significa “nuotatore piatto“. Questo riferito al suo carapace che è di forma più piatta rispetto alle altre.
Arriva fino un massimo di 130 cm di lunghezza ed il peso può raggiungere anche i 150 kg. Il suo cibo è a base di molluschi, piante marine, gamberetti, cetrioli marini, coralli e meduse; oltre a pesci “morbidi”.
Differenzia dalle altre specie per quanto riguarda le sue uova, in quanto ne depone in numero minore (50-75 per covata) ma di maggior grandezza. L’accoppiamento avviene in mare e poi la femmina torna sola nella spiaggia per deporre.
Come muoiono le tartarughe marine?
In linea di massima la causa primaria che provoca la morte delle tartarughe marine è il troppo grasso dovuto al cibo. Se ingrassano troppo, si appesantiscono le gambe e non riescono a star bene in acqua.
Questo può provocare l’affaticamento a raggiungere la terra ferma ed il ribaltamento dell’animale durante il nuoto. Il capovolgimento blocca la respirazione, portando la Testudines” in fin di vita.
Se ti piacciono le tartarughe potrebbe interessarti anche “come allevare una tartaruga d’acqua dolce“; il tutto descritto in un articolo che seguirà.
Video che mostra alcune tipologie di tartarughe marine
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