Come saranno le scuole del futuro? Risponde Renzo Piano
“Se dobbiamo costruire nuove scuole, meglio farle in periferia”. E’ così che Renzo Piano ha esordito sul Sole 24 ore, dove illustra i particolari del suo modello architettonico di scuola: sostenibile, antisismica, più tecnologica e meno dispendiosa che “si costruisce con leggerezza, in cui si risparmiano risorse e i materiali si scelgono tra quelli che hanno la proprietà di rigenerarsi in natura”. Ecco come saranno le scuole del futuro sulla base del modello presentato dall’architetto. Il piano terra, avente la funzione di connessione con la città, dovrà essere permeabile e trasparente. Il prototipo presenta al centro dell’edificio un giardino con un grande albero su cui affacciano la palestra-auditorium, la sala prove e i laboratori. Dal piano terra, poi, si innalza la torre dei libri, una biblioteca accessibile a tutti, dove oltre ai libri verranno conservati i disegni e i ricordi degli alunni. Secondo l’idea di Renzo Piano, la palestra, il laboratorio-bottega, la biblioteca e la cucina dovranno essere aperti fino a tarda sera e anche nel weekend al fine di favorire gli scambi e la nascita della solidarietà. L’albero è, senza dubbio, uno degli elementi principali dell’intero progetto poiché scandirà le stagioni agli occhi dei bambini e li seguirà nel loro percorso di crescita. Le foglie secche segneranno l’arrivo dell’autunno mentre i fiori e i profumi quello delle stagioni più calde. Non solo, nella sua chioma troveranno protezione uccelli come pettirossi, tortore, rondini. ” Guardare l’albero riserva sorprese – scrive Renzo Piano – non è mai uguale al giorno prima”. Salendo, al primo piano troviamo le aule divise per ogni fascia d’età, dai 3 ai 14 anni. Quelle destinate ai più piccoli dovranno essere luminose, spaziose, con compensati appesi dove attaccare di tutto e dovranno avere grandi vetrate su un giardino privato. Il tetto non dovrà essere alto più di 12 metri e sarà il […]