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Novecento – Monologo di Alessandro Baricco 5 (2)

Forse non tutti sanno che il monologo teatrale “Novecento“, composto nel 1994 da Alessandro Baricco, ispirò 4 anni più tardi il più famoso film, “La leggenda del pianista sull’oceano” di Tornatore, che spero vivamente tutti voi abbiate visto almeno una volta nella vita, altrimenti, è arrivato il momento giusto per sedervi in poltrona e godervi questo capolavoro, sia cinematografico che letterale. Alessandro Baricco:Ho scritto questo testo per un attore, Eugenio Allegri, e un regista, Gabriele Vacis. Loro ne hanno fatto unospettacolo che ha debuttato al festival di Asti nel luglio di quest’anno. Non so se questo sia sufficiente per dire cheho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che stain bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. Non credo che ci sia un nome, per testi delgenere. Comunque, poco importa. A me sembra una bella storia, che valeva la pena di raccontare. E mi piace pensareche qualcuno la leggerà. Al centro di questa trama eccezionale troviamo l’umiltà, l’amore, l’amicizia e, ovviamente, l’arte. Tra musica e poesia, che riempiono le sale ricreative dei più ricchi, fino quelle più povere della terza classe, ove la musica di Novecento prende forma, mentre lontano da quella nave, tutto il mondo sembrava essere fermo, vuoto e silenzioso. Novecento, lancia al lettore un messaggio tanto semplice quanto nobile: basta poco per essere felici. Infondo il mondo è talmente immenso che sarebbe comunque impossibile camminare lungo tutte le strade costruite dall’uomo, e visitare ogni bellezza che la natura ha partorito. Di seguito troverete il link per acquistare il monologo in vari formati. Se già conoscete il film, potrete notare le piccole differenze tra il monologo originale e il film del regista Tornatore, che presenta delle leggere […]

Sette Piani – Dino Buzzati 4.3 (4)

Oggi voglio inaugurare questa nuova sezione del blog, Libri & Lettura, con un breve racconto, Sette Piani, tratto da “La boutique del mistero” di Dino Buzzati, presentatomi da una tenera “Carotina ottusella”. Il racconto vede protagonista Giuseppe Corte, un distinto uomo d’affari, che si reca in ospedale nel tentativo di guarire da una leggera forma febbrile che si protrae da diverso tempo. Il sanatorio edificato in sette piani, presenta una peculiare caratteristica; i pazienti vengono disposti piano per piano a seconda della gravità, partendo dal settimo, nel quale vengono diagnosticate le forme di malattie più leggere, terminando con il primo, dove si trovano i casi peggiori. Non vi nascondo che il racconto mi ha segnato e fatto riflettere profondamente riguardo una situazione che è “alla portata di tutti”, lasciandomi con un po’ di amarezza a fine lettura. Un racconto in parte struggente, la quale disperazione cresce contemporaneamente alla discesa del protagonista, che tenta di ribellarsi davanti l’inevitabile. L’incapacità di accettare la propria condizione, dove la mente cercherà di evadere a tutto quel che sta accadendo, ma allo stesso tempo, crea uno stato di inquietudine a Giuseppe e al lettore che riuscirà ad immedesimarsi nella vicenda quasi surreale. Vi lascio ora al racconto, buona lettura e qualora vi piacesse, vi esorto a comprare il libro composto da 31 racconti. La boutique del mistero Acquista in offerta il libro “La boutique del mistero” Copia cartacea de libro, Formato Kindle, pdf o Audiolibro Sette Piani, Dino Buzzati Dopo un giorno di viaggio in treno, Giuseppe Corte arrivò, una mattina di marzo, alla città dove c’era la famosa casa di cura. Aveva un po’ di febbre, ma volle fare ugualmente a piedi strada fra la stazione e l’ospedale, portandosi la sua valigetta. Benché avesse soltanto una leggerissima forma incipiente, Giuseppe Corte era stato consigliato di rivolgersi al […]