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Pentedattilo (RC) – Il Borgo fantasma 4.7 (7)

Nella sanguinaria leggenda, secondo la quale il Barone Bernardino per motivi amorosi sterminò l’intera famiglia della bella Antonietta promessa al figlio del Viceré di Napoli, le cinque punte della mano di Pentedattilo rappresentano la mano insanguinata di Lorenzo degli Alberti che tornerà a vendicarsi. Lorenzo, infatti, aveva acconsentito al matrimonio tra la sorella, Antonietta, e il figlio del Viceré; Il Barone, accecato dalla follia, lo pugnalò 18 volte, proprio in seguito alla prima di queste l’Alberti poggiò la mano insanguinata sul muro del castello, simbolo dello sterminio. Oggi le anime dei malcapitati, si dice vaghino ancora nel borgo. Proprio questa leggenda, ci ha portato,in una caldissima giornata d’estate, alla visita dello straordinario borgo di Pentedattilo (Reggio Calabria), incastonato nella “mano del Diavolo”, una formazione rocciosa che sembra formare le cinque dita di una mano. Il borgo, per molto tempo quasi completamente abbandonato, insieme alle sue leggende fa parte dei borghi fantasma d’Italia. Oggi tuttavia, grazie ad un ingente turismo proveniente anche da fuori dei confini nazionali, il paese si sta rianimando. Pentedattilo città fantasma E’ stato suggestivo passeggiare nei suoi vicoli e fra le antiche case di pietra, a tratti quasi inquietante, per via del nostro cammino solitario e per gli strani rumori creati dal vento fra le formazioni rocciose e le vecchie persiane delle abitazioni abbandonate. Tuttavia si nota la progressiva riqualificazione che Pentedattilo sta vivendo grazie alle opere di restauro delle stradine e degli edifici. Inoltre dall’alto del paese si gode di una veduta panoramica dell’azzurro Mar Ionio e delle superbe campagne circostanti. Piccolo consiglio, se andate in estate portate con voi acqua fresca, poichè non ci sono punti di ristoro e l’acqua delle fontanelle presenti in loco ancora non è potabile. Incantevole anche la Chiesa di San Pietro e Paolo con il suo campanile. Purtroppo il castello feudale, causa i […]

Hidden Beach – la spiaggia nascosta in un buco (Messico) 5 (2)

Al largo della costa di Puerto Vallarta, in Messico, emerge una bellissima ed incredibile spiaggia all’interno di un antico cratere vulcanico, si tratta di Hidden Beach, letteralmente “spiaggia nascosta”, o Playa del Amor. Raggiungibile soltanto in barca, il viaggio ha una durata di circa 45 minuti e l’ultimo tratto va fatto a nuoto. La spiaggia è ospitata dal cratere di un vulcano spento, scavata all’interno di un rosso buco nella roccia ricoperta da fauna selvatica e si trova su una delle Islas Marietas, un gruppo di piccole isole che si sono formate secoli fa grazie ad un’intensa attività vulcanica della zona. Storia Hidden Beach Nei primi anni del 1900, il governo messicano sfruttando il fatto che le due isole erano del tutto disabitate le utilizzò per condurre dei test militari. Infatti si pensa che l’origine di Hidden Beach sia proprio dovuta a delle esplosioni che, ad inizio Novecento, sono stata effettuate in zona. Dopo tanti anni, in seguito ad una serie di proteste, oggi le Marietas sono state dichiarate un Parco Nazionale Protetto contro la pesca, la caccia e le altre attività umane potenzialmente dannose per il microcosmo dell’arcipelago, oggi sono disabitate. Grazie a l’intervento di Jacques Cousteau, esploratore ed oceanografo francese morto nel 1997, oggi la Hidden Beach fa parte dell‘Unesco. Hidden Beach è famoso in tutto il mondo, un paradiso terreste ed ogni anno è visitata da tantissimi turisti. La spiaggia ha una sabbia finissima e bianchissima e l’acqua è cristallina ed ospita una grande varietà di pesci, circa 103 specie diverse. La si raggiunge esclusivamente a nuoto attraverso un tunnel, abbastanza spazioso e alto circa 6 metri che la collega al Pacifico. Durante il breve percorso c’è anche la possibilità di ascoltare il richiamo delle Balene che si rifugiano nella baia. Hidden Beach è una meraviglia della natura […]

Mar dei Caraibi: Il Lago Bollente 3.3 (3)

Hai mai sentito parlare del Lago Bollente del Mar dei Caraibi? È un cratere, in parte sommerso, nel Parco Nazionale Morne Trois Pitons nell’isola di Dominica appartenente al mare caraibico. È grande circa 63 metri e si trova nella Valle della Desolazione in una zona di intensa attività vulcanica. Non è certamente un normale lago di montagna infatti in un punto le acque sono bollenti e non fresche come solitamente dovrebbero essere le acque dei laghi. E’ il secondo lago bollente del mondo con i suoi 91,5 gradi circa e nessuno sa con certezza quanto sia profondo e la causa è una crepa nel terreno da cui vengono fuori gas che emanano lava fluida ed è immerso in una conca profonda con acque di color grigiastro che avvolte nella nebbia dà quel tocco tetro e soprannaturale. Il lago è pericoloso in quanto farsi il bagno potrebbe addirittura causare la morte ma anche il solo avvicinarsi potrebbe provocare ustioni gravi alla pelle. Al centro si trova un vortice che rende il lago ancora più affascinante e misterioso e tutto attorno una nube di colore biancastra a testimonianza delle alte temperature delle acque. Questo posto sembra essere magico in quanto continua a riscaldarsi un punto che invece dovrebbe essere in inverno tutt’altro che caldo andando cosi contro la logica e la scienza. I visitatori ovviamente incuriositi tentano il più possibile di avvicinarsi alla nube di vapore per poter scattare qualche foto. La natura ci regala sempre posti meravigliosi da visitare. Video Parco Nazionale Morne Trois Pitons Ti piacerebbe vedere il Lago Bollente nel Mar dei Caraibi? Lascia un commento.

Dinoflagellati luciferis o luce del demonio 4 (2)

Dinoflagellati luciferis, cioè luce del demonio, è un effetto blu neon naturale del mare ed è una reazione chimica chiamata bioluminescenza che si verifica quando dei microorganismi vengono disturbati dall’ossigeno. Sono una particolare specie di plancton che emette una bioluminescenza, illuminando il mare dando l’impressione di un cielo stellato. Il fenomeno si verifica più frequentemente sulla scia delle navi che agitando l’ossigeno nel mare facendo si che i plancton iniziano a brillare. È possibile osservare questa magica atmosfera alle Maldive dove la spiaggia sembra divenir un cielo stellato.