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Sbarco sulla luna del 1969 : La grande bufala 4 (2)

L’ipotesi complottista secondo cui le varie missioni del programma Apollo, non avrebbero realmente portato l’uomo sulla Luna, – comprese tutte le prove di immagini, audio e video – sarebbero state falsificati dalla NASA, in collaborazione con il governo degli Stati Uniti. Da interessatissimo a storie di misteri, leggende e, soprattutto, tutto ciò che è ignoto o sconosciuto all’essere umano, non potevo tralasciare questo particolare evento tanto discusso, perciò, di seguito, vedremo alcuni fatti di complotti e teorie legate allo sbarco sulla luna. La teoria del complotto lunare e la sua origine L’origine della teoria ebbe inizio dopo l’uscita del libro “Non siamo mai andati sulla luna” di Bill Kaysing, basato sulle sue esperienze lavorative avute nella Rocketdyne, un’azienda produttrice di motori a razzo della quale Kaysing era supervisore dei manuali tecnici. Nel libro, Bill, affermava che la tecnologia degli anni sessanta non sarebbe stata così avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio, e la motivazione della NASA per fingere l’allunaggio sarebbe stata di natura economica, attirando l’interesse della popolazione verso le missioni lunari, assicurandosi così il finanziamento per quelle future; tutto questo con la regia dei filmati assegnata al famoso Stanley Kubrick. Le prove del complotto e le spiegazioni Negli anni successivi molti complottisti tirarono fuori teorie di vario genere alle quali sono state date poi spiegazioni, ma che tutt’ora non convincono una buona parte della popolazione mondiale, vediamone alcune di seguito. La bandiera Una delle più famose teorie del complotto lunare è basata sul filmato in cui la bandiera americana sembra sventolante, mentre la superficie lunare è priva di aria. Spiegazione: La bandiera appare in movimento perché l’astronauta l’ha appena piantata e l’inerzia di questo movimento causò il  continuato muoversi, così spiega lo storico delle missioni spaziali Roger Launius. Le stelle Lo sfondo delle immagini erano prive di stelle, questo fece pensare che fosse girato tutto in uno studio cinematografico. […]