Il nostro bel Paese alle volte ci offre situazioni alquanto divertenti ed oggi andremo a vedere quali sono i nomi…
Tra le migliaia di catene di “Sant’Anotnio” che girano come testi virali su whatsapp, facebook, twitter etc.. ne ho trovata una davvero divertente, tra le poche che vale davvero la pena di condividere e farsi due risate con gli amici. È abbastanza lunga ma la risata è assicurata, senza contare che offre una dettagliata lista di alimenti e accorgimenti su come mantenersi in salute e vivere felici! Se conoscete altre catene di S. Antonio divertenti segnalatelo pure nei comenti! Buona lettura. La catena di Sant’Antonio più divertente di sempre UNA SANA ALIMENTAZIONE Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio. Anche un’arancia per la vitamina C e una tazza di the verde senza zucchero per prevenire il diabete. Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d’acqua, anche se poi per espellerli richiede il doppio del tempo che hai perso per berli.Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere gli indispensabili bacilliL. Casei Defensis, che nessuno sa bene che cosa cavolo siano, però sembra che, se non ne ingoi per lo meno un milione e mezzo tutti i giorni, finisci per vedere sfocato. Ogni giorno un’aspirina per prevenire l’ictus, e un bicchiere di vino rosso contro l’infarto, più un bicchiere di bianco per il sistema nervoso, ed uno di birra che già non mi ricordo per che cosa era.Se li bevi tutti insieme, ti può provocare un’emorragia cerebrale, ma non ti preoccupare, perché non te ne renderai neppure conto. Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finché riesci a cagare un maglione.Si devono fare tra i 4 e i 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.Facendo i calcoli, solo per mangiare se ne vanno 5 ore.Ah, dimenticavo, dopo ogni pasto bisogna lavarsi i denti.Ossia, dopo l’Actimel e la fibra lavati […]
“Dall’acqua alle crocchette, tutto ciò che devi sapere sul tuo nuovo animale da compagnia: la cagna.” GIADA Utilizzato spesso in modo dispregiativo verso il gentil sesso, perché si dice cagna? Partiamo dal principio e la sua storia. Le origini della parola cagna L’epiteto “cagna” in riferimento alla donna è ricorrente nel mondo già dalla antica Grecia, dove le donne venivano associate ai cani per via della posizione marginale che avevano nella società.Soprattutto in riferimento alle adultere, il quale tradimento non era accettabile, perché le donne dovevano essere fedeli come i cani, ma dall’altra parte era insita nella natura “animalesca” e indomabile. La fiducia è tutto, ci si dovrebbe poter fidare della propria donna, ma a volte non si può. Estrapolando dall’Odissea, Efesto scoprì sua moglie Afrodite nel letto con Ares definendola “kynopidos kour”, ovvero ragazza-dalla-faccia-di-cane, meditando di farsi restituire da Zeus tutto il prezzo che pagò per le nozze con lei. Cagne contemporanee Al giorno d’oggi invece l’espressione cagna viene usata in quasi tutta italia e in diverse situazioni a seconda del contesto, ma generalmente più utilizzata nella località di Roma e dintorni. Da insulto dispregiativo verso donne di facili costumi, discinte e superficiali sotto la sfera sessuale, a “satira tagliente” usata in modo scherzoso anche tra amiche e amici. Andando a trovare invece un sinonimo della parola cagna, possiamo tradurla in “puttana”, “troia” o “mignotta”. Ormai dovrei aver tolto ogni dubbio alla vostra curiosità evda ora saprete da dove deriva la parola cagna ed il suo significato. Immagini divertenti con la parola Cagna o Cagne Ormai è diventato di uso quotidiano il far girare immagini, foto e vignette su i più grandi socials come facebook e twitter. E proprio su di essi è possibile reperire una gran quantità di “immagini di cagne” divertenti, che suscitano ilarità tra gli utenti.
Roma – Ha rubato dal presepe il bue e l’asinello, ma la Provvidenza lo ha subito castigato. È finito in cella: ad arrestarlo è stato… Gesù. Il ladruncolo, evidentemente a corto di idee, è arrivato in piena notte a S. pietro, dove i commercianti locali avevano allestito un presepe, intento a rubare qualcosa per poi rivenderlo guadagnandoci, non trovando di meglio che caricare sull’auto due statue in gesso raffiguranti il bue e l’asinello. Valore commerciale: prossimo allo zero. Se n’è andato con quel magro bottino, ma dopo poche centinaia di metri è incappato in una «gazzella» dei carabinieri, che lo hanno bloccato e arrestato. A mettergli le manette ai polsi è stato il brigadiere Sebastiano Gesù.
Per la serie, storie incredibili, tragiche e divertenti, eccone una che fa al caso nostro. Londra – Sabato nero per un automobilista inglese amante degli animali: nel giro di pochi secondi ha investito prima il suo cane e poi il suo gatto, uccidendoli. George Partridge, terminato il pranzo, è salito in auto per andare a vedere la partita della squadra del cuore, lo Sherboume. E proprio in quel momento è successo il doppio fattaccio. Ha ingranato la retromarcia senza accorgersi che dietro la vettura era accucciato il suo terrier, Jako. L’ha investito in pieno, uccidendolo. La moglie e i figli hanno assistito impotenti alla scena, urlandogli di spostarsi. E lui s’è spostato subito:ha innestato la prima e ha percorso qualche metro, sorprendendo addormentato sull’asfalto il gatto di casa. Morto sul colpo. Nonostante il duplice «lutto», allo stadio il signor Partridge c’è andato: e la sua squadra, naturalmente, è stata sconfitta.