Napcabs è un mini hotel a ore a forma di cubo che è possibile trovare all’interno degli aeroporti. L’aeroporto di Monaco ha pensato a tutti quei passeggeri stanchi dai lunghi viaggi o dalle lunghe ore di attesa tra un volo e l’altro trovando una comoda soluzione che renderà il viaggio meno stressante grazie alle Napcabs. Sono delle cabine molto confortevoli, utili per riposare o per dormire. Dalle ridotte dimensioni, uno spazio di 4 metri quadrati, ma al cui interno è possibile trovare un letto, il wi fi, un pc, una scrivania, l’aria condizionata, una playlist musicale e la sveglia, insomma tutto ciò che occorre per passare qualche ora rilassandosi. E’ possibile trovare le Napcabs nelle aree di transito e regalano ai passeggeri privacy e relax, una perfetta soluzione alle lunghe attese tra un volo e l’altro. Per poter usufruire e quindi accedere all’interno del mini hotel basta semplicemente strisciare la vostra carta di credito sul touchscreen all’ingresso, si paga dalle 10\15 ore all’ora in base a delle fasce orarie, le tariffe minime partono da 30 euro.
Clet Abraham è un pittore e scultore francese nato in Bretagna nel 1966, ed è attivo in Italia dal 1990. Recentemente si è dedicato a realizzare disegni divertenti su cartelli stradali di ogni città. Ha studiato all’istituto di Belle Arti Di Rennes, e dopo aver esposto in varie gallerie d’arte in Bretagna, si trasferisce a Roma dove fa il restauratore di mobili antichi. Le sue opere sono state esposte in diverse gallerie romane, parigine e britanniche. Si trasferisce a Firenze nel 2005 dove vive ancora oggi. Clet non è un artista di strada ma recentemente ha applicato alla vita quotidiana la sua arte. Attualmente si è focalizzato sulla realizzazione di interventi urbani, street art. In varie città, Firenze, Bologna, Roma, Torino, Milano, Lucca, Palermo, Terni, Londra, Valencia, Sassari, Perugia, Douarnenez, Quimper, Audierne, Parigi, Prato, Livorno, Parma, Pistoia, ha applicato sui cartelli della segnaletica stradale degli sticker, rispettando la loro leggibilità e trasformandoli e reinterpretandoli in chiave ironica e dissacrante in simpaticissime opere d’arte. Non usa pitture o vernici, ma soltanto carta e plastica adesive per le sue opere. Ma le sue opere a volte provocatorie hanno posto numerosi interrogativi, un esempio è il Cristo crocifisso applicato su un cartello del “vicolo cieco” in Italia, ed è stato giudicato inizialmente blasfemo. In Italia le opere di Clet non vengono molto apprezzate dall’autorità, in Francia invece ne viene riconosciuta persino l’utilità. La Prefettura di Polizia di Parigi gli ha scritto dicendo che il suo lavoro “riporta l’attenzione sui cartelli stradali” e ha un effetto positivo “sull’educazione al codice della strada.” Galleria cartelli stradali artistici