Tra i siti archeologici più straordinari del mondo c’è sicuramente Petra, la città scolpita nella roccia che si trova in Giordania, nello stato asiatico. Occupa il secondo posto nella lista delle sette meraviglie del mondo moderno.
È una struttura incavata nella roccia, nel territorio dell’Edom, e dato il colore delle pareti rocciose è definita anche “la città rosa“. Tra tutti, il monumento funerario di El Khasneh al Faroun è considerato uno dei più belli del sito.
Petra – descrizione della città nella roccia
Fu costruita oltre 2000 anni orsono e dal 1985 è stata dichiarata Patrimonio Unesco in quanto la particolarità di possedere molte facciate incavate nella massa rocciosa, la rende qualcosa di unico.
Petra, la città di pietra in Giordania, è situata ad un’altitudine che va dagli 800 a 1396 m. s.l.m., tra di Wadi Araba e si prolunga su una superficie che arriva al Mar Morto e al Golfo del Mar Rosso. Il suo nome, nell’antica lingua semita, è Reqem ovvero “la variopinta“.
È un luogo dove è presente pochissima vegetazione quindi si presenta quasi totalmente come una visione montuosa. Nella parte dell’arenaria, roccia sedentaria, si trovano la maggior parte delle costruzioni funerarie.
La bellezza delle grotte di Petra è anche la diversa colorazione delle rocce, che passa al rosso, arancione al variopinto con venature striate; questo grazie anche all’accumularsi dei piccoli granelli di sabbia.
Il sito archeologico di Petra ospita oltre 800 monumenti, tra i quali 500 sono tombe. Tra questi importanti edifici ricordiamo:
- Tomba dell’obelisco e triclinio di bab as Siq: monumento funerario del I secolo d.C.
- Il Siq: percorso lungo 1200 metri costeggiato da rocce alte 200 mt. e a tratti la larghezza è max di 2 metri.
- La Sacra Sala: luogo dove si svolgevano dei riti in riferimento al “Tesoro (al-Khazneh)”
- Strada delle Facciate: una strada costeggiata da case e tombe
- L’altura del Sacrificio: un altare dove venivano sacrificati gli animali
- Il teatro: scavato nella roccia e poteva ospitare intorno alle 3000 persone
- Le tombe reali: le più belle ed importanti della città di Petra
- La strada colonnata e la porta di Traiano: la via centrale, larga 6 metri e costeggiata da grandi colonne
- I templi: dedicati alle varie divinità
- I due musei: che raccolgono collezioni di statue, manufatti e mosaici
- Il Monastero (al-Deir): che risale tra il II e I secolo a.C. simile al palazzo del tesoro
Storia di Petra – il sito archeologico in Giordania
Già intorno al 10.000 a.C. sulla zona montagnosa di Wadi Araba furono trovati dei segni di civiltà e di popolazioni. Intorno all’VIII secolo a.C. risalgono dei reperti in ceramica, dato che gli Edomiti si erano specializzati nell’arte fittile.
Il questo territorio, nei secoli successivi, furono presenti anche altre popolazioni, quali i Nabatei. Si tratta di un popolo nomade che si insediò in queste terre intorno al VI secolo a.C., cacciando gli Edomiti.
La città di Petra era si era molto sviluppata nel commercio ed i periodo nabateo durò oltre 6 secoli con il succedersi di vari re, tra cui l’ultimo fu Rabbel II che regnò dal 70 a 106 d.C. Qui le cose cambiarono.
Durante quest’ultimo regno Petra iniziò a perdere importanza e fu sostituita la città siriana di Palmira che ampliò tutti i suoi affari commerciando prodotti nella via della seta e creando collegamenti tra il Mar Rosso e l’Egitto.
Nel II secolo d.C., alla morte dell’ultimo re, subentrò nella città rocciosa della Giordania l’impero romano, per ordine dell’imperatore Traiano. Nel 131 d.C. l’imperatore Adriano la volle riconquistare nominandola ” Petra Hadriana.”
La religione nella città di Petra
Fin dall’era antica i popoli di Petra, la città invisibile, soprattutto i Nabatei, adoravano divinità già presenti in Arabia, tra le quali la più importante è il dio Dushara; figura divina del pantheon assieme a tre dee femminili.
All’inizio del 300, però, iniziò ad essere presente una religione diversa ed infatti subentrò il Cristianesimo. Nonostante molti rimasero con le proprie convinzioni, nella metà del IV secolo il vescovo Atanasio di Alessandria volle aprire una sede vescovile.
Furono costruite anche numerose chiese, tra cui la più famosa è quella del “Deir”, ma nei tempi successivi purtroppo fu colpita grandi terremoti che hanno quasi completamente distrutto la città, causando un grave declino.
Intorno al XII secolo i crociati Franchi prima, e arabi più tardi, ripresero in mano la città ed iniziarono a costruire fortezze, castelli ed altri edifici; nel XIX secolo divenne una meta per turisti e pellegrinaggi religiosi.
Con gli inizi del XX secolo iniziarono le scoperte archeologiche, come importanti mosaici che erano custoditi nelle chiese ed il complesso funerario. A Petra, in Giordania, ancor oggi gli scavi sono in corso per trovare altri reperti.
Come raggiungere Petra in Giordania
Il sito archeologico di Petra si può raggiungere solo da un lato, percorrendo la profonda valle del canyon oppure tramite un tortuoso e stretto sentiero in mezzo alle montagne; naturalmente sono percorsi da effettuare a cavallo o a piedi.
Essendo situata su una zona di pericolo per le alluvioni, sono stati creati dei canali di scolo per la fuoriuscita dell’acqua; per poter arrivare all’ingresso è necessario percorrere dei percorsi profondi tra le rocce.
Petra nella cultura generale
La città di pietra scavata nella roccia ha ospitato alcuni attori per scene cinematografiche nelle seguenti pellicole:
- Indiana Jones e l’ultima crociata: film avventura del 1989
- Transformers – La vendetta del caduto: genere fantascienza del 2009
- Mission to Mars: film fantascienza /avventura del 2000
Oltre al video clip “La fitta sassaiola dell’ingiuria” del cantautore Michele Salvemini, in arte Caparezza e nei videogiochi Crusader Kings II” e “Overwatch”.
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