Uno dei tanti patrimoni Unesco in Italia è l’Orto botanico di Padova, che risulta essere anche il più antico del mondo. Un’oasi meravigliosa che ospita un’infinità di piante ed erbe di varia natura. (foto di copertina wikipedia Rollroboter – CC BY-SA 3.0)
Ci si immerge in un mondo di alberi storici ricordati da una vegetazione spettacolare, di cui alcune tipologie sono anche rare e particolari. Si trovano sia piante medicinali che alcune specie di piante insettivore.
Origine dell’Orto botanico di Padova
L’Orto botanico di Padova si trova poco lontano dal centro città, vicino al Prato della Valle, che è una delle piazze più grandi d’Italia. Il grande giardino è stato istituito nel 1545 e si estende su una superficie di 22.000 m².
Inizialmente il nome dato a questo luogo era “Horto dei semplici” in quanto venivano custodite erbe naturali a scopo di cure semplici. Questo sito è collegato all’Università degli Studi di Padova. Fa parte del patrimonio Unesco dal 1997.
Infatti nel settore di scienze mediche e farmacologiche dell’Ateneo padovano venivano studiate tantissime specie di piante da impiegare nel settore della salute, ma i dati ricavati non erano sempre corretti e benefici.
Fu così che il grande botanico e medico padovano, Francesco Bonafede, decise di istituire un giardino idoneo a coltivare svariate specie di vegetazione e approfondire con maggiore sicurezza gli effetti di queste piante nel campo della medicina.
Fin da sua nascita divenne un centro di riferimento e di scambio di semi con tanti paesi internazionali; per questo motivo sono presenti anche tipologie di flora che provengono da svariate zone del mondo.
Descrizione del Giardino botanico di Padova
L’interno dell’Hortus sphaericus è suddiviso in vari ambienti e sono presenti piante e fiori di molteplici tipologie. Vicino ad ogni esemplare è riportata una descrizione con relativi nomi e caratteristiche. Vediamo quali sono:
Alberi storici dell’Orto botanico padovano
Come si accennava all’inizio, essendo presente da tanti secoli, il giardino botanico di Padova ospita alberi così longevi da essere definiti “storici“.
- Palma di S. Pietro: è la pianta più antica del giardino, piantata nel 1585, alla quale il grande scrittore Goethe citò anche nei suoi scritti
- Robinia: è la prima pianta di questa specie portata in Italia e si trova nel giardino padovano dal 1662.
- Platano orientale: grande albero che presenta una cavità nel tronco e dimora nell’orto botanico di Padova dal 1680.
- Ginkgo: un vecchio albero che aveva la forma a cono, purtroppo modificata a causa di un fulmine, è presente dal 1750.
- La stupenda Magnolia, che risulta essere la più datata d’Europa, risale al 1786.
- Cedro dell’Himalaya: conifera sempreverde che ha un’altezza di circa 50 metri; la prima del suo genere piantata in Italia nel 1828.
- Cipressi calvi: detti anche di palude arrivano intorno a 40 metri di altezza e uno di essi produce pigne coriacee arrotondate.
- Metasequoia: chiamata anche “abete d’acqua” per il suo terreno sempre bagnato; alta 35 metri circa ed è presente dal 1961.
Collezioni del giardino botanico di Padova
- piante medicinali e velenose: poste nella parte più antica dell’orto. Alcune specie non sono più così efficaci come un tempo, ma da esse si prelevano sostanze utili per uso farmaceutico.
- piante dei colli Euganei e rare: settore che custodisce la vegetazione più significativa del complesso collinare padovano. Inoltre è presente flora mediterranea ed esotica, oltre ad alcune piante rare a rischio di estinzione.
- specie di piante carnivore: poste all’interno di una serra ottocentesca, si nutrono di piccoli insetti; alcune di esse producono anche dei fiori.
- piante introdotte: varie tipologie di provenienti da diversi paesi del mondo, grazie allo scambio di materiale scientifico di qualsiasi genere.
Ambienti dell’Orto botanico di Padova
Nell’orto botanico di Padova sono stati creati diversi ambienti per poter custodire al meglio la vegetazione in base al terreno, alla temperatura, all’umidità, alla luce solare e a quant’altro necessita per la cura delle varie piante.
- Roccera alpina: dove si trovano piante custodite a temperature di alta montagna, tra le quali la sassifraghe, la stella alpina e le campanule.
- Ambiente d’acqua dolce: qui si possono ammirare bellissime vasche di piante acquatiche come il loto, il giacinto d’acqua e molte altre.
- Macchia mediterranea: una vasta quantità e varietà di vegetazione della costa del Mar Mediterraneo, tra cui arbusti, alberi, piante e cespugli.
- Serra tropicale: dove sono esposte svariate e magnifiche specie di orchidee, racchiuse in un luogo caldo-umido e poco soleggiato.
- Piante grasse: che si adattano a climi estremi e si presentano alcune con stupendi fiori, altre con spine pungenti sulle foglie.
Giardino della Biodiversità
Nel 2014 fu inaugurato il giardino della biodiversità che fa parte dell’Orto Botanico di Padova. Questo luogo ospita 1300 specie di piante esposte in modo “fitogeografico” per poter interpretare prima la loro biodiversità.
Sono stati ideati vari ambienti con diversi climi: tropicali, subumidi, temperati e aridi. Il tutto secondo uno specifico progetto che riguarda un viaggio attraverso i tipi di vegetazione presenti in tutto il mondo.
Oltre all’esposizione della flora è possibile visionare filmati, materiale informativo e altri reperti che illustrano e testimoniano l’importante percorso tra le piante e l’uomo; rapporto, nutrimento, cura.
Museo di erbe
Nell’area dell’Orto botanico padovano nel 1885 fu costruito un erbario, che oggi è utilizzato come Museo. Si possono trovare molteplici collezioni di piante secche quali muschi, licheni, funghi, alghe e altro.
Si contano circa 500.000 tipologie provenienti da ogni parte della terra. Adiacente a questo luogo si trova una mostra che espone una vasta gamma di botanica e reperti a scopo scientifico.
Per tutte le informazioni sulle visite, orari, permessi, biglietti, abbonamenti e altro visitate il sito ufficiale, cliccando sul link.
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Bellissimo. L’ho visitato parecchi anni fa ed è un luogo molto interessante