Nel settore agricolo dei terreni fotovoltaici, una svolta importante è delineata nel panorama delle energie rinnovabili in Piemonte. Nel tentativo di conciliare la necessità di ridurre le emissioni di gas serra e preservare il patrimonio agricolo, culturale e paesaggistico, la Giunta Regionale del Piemonte ha preso una decisione innovativa e dibattuta.
Un Decisivo Passo del Piemonte verso l’Agrivoltaico
Il 31 luglio 2023, la Giunta Regionale del Piemonte ha emesso una deliberazione, il numero 58-7356, che getta le basi per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree agricole di elevato interesse agronomico (AIEA) all’interno della regione. Questa decisione è stata presa in piena coerenza con il decreto legislativo 199/2021, il quale disciplina l’uso delle energie rinnovabili in Italia.
Le AIEA sono aree caratterizzate da suoli di alta qualità, elevata produttività agricola, ricchezza di biodiversità e un significativo valore paesaggistico e culturale. Queste aree sono state suddivise in tre categorie: AIEA1, AIEA2 e AIEA3, in base alla loro rilevanza agronomica e paesaggistica, con la AIEA1 rappresentante la categoria di maggiore valore.
La Sfida dell’Agrivoltaico
La deliberazione della Giunta Regionale ha introdotto una significativa restrizione: gli impianti fotovoltaici tradizionali saranno esclusi da queste AIEA, mentre saranno consentiti solo impianti di tipo agrivoltaico. Questi ultimi dovranno garantire almeno il 70% del valore della produzione agricola dei cinque anni precedenti all’installazione. Questa decisione crea una sfida considerevole per le aziende operanti nel settore fotovoltaico, che si trovano ora ad affrontare un nuovo scenario normativo e tecnologico.
Una Normativa Regionale in Contrasto con quella Nazionale
È interessante notare che questa normativa regionale entra in contrasto con la legislazione nazionale che, ai sensi del D.lgs. 199/2021, prevede la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici tradizionali in aree idonee. Questo contrasto tra normativa regionale e nazionale potrebbe generare conflitti e sfide legali per le aziende che operano nel settore fotovoltaico
I Criteri di Sostenibilità Ambientale ed Economica
Tuttavia, la deliberazione regionale non si limita a vietare gli impianti tradizionali nelle AIEA. Essa stabilisce anche rigorosi criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale per gli impianti agrivoltaici. Gli impianti devono essere integrati nel contesto agricolo e paesaggistico senza alterarne la morfologia e la vegetazione. Inoltre, non possono occupare più del 10% della superficie agricola utilizzata (SAU) dell’azienda agricola e non devono superare la potenza nominale di 1 MW.
Procedure Autorizzative Semplificate e Accelerate
La deliberazione prevede anche procedure autorizzative differenziate a seconda della categoria di appartenenza delle AIEA. Per le AIEA1, gli impianti fotovoltaici sono vietati, mentre per le AIEA2 sono ammessi solo previa autorizzazione regionale e previa verifica della compatibilità paesaggistica. Per le AIEA3, gli impianti fotovoltaici sono ammessi previa comunicazione al Comune competente e previa verifica della compatibilità paesaggistica. Queste procedure sono state progettate per essere semplificate ed accelerate, pur rispettando i principi di trasparenza e partecipazione.
Conclusioni
La decisione della Giunta Regionale del Piemonte di promuovere l’uso dell’agrivoltaico in alcune delle sue aree agricole più preziose è un passo coraggioso verso la sostenibilità e la preservazione del patrimonio rurale. Tuttavia, presenta anche sfide significative per le aziende che operano nel settore fotovoltaico, che dovranno adattarsi a un nuovo contesto normativo e tecnologico.
Il futuro dirà se questa decisione avrà un impatto positivo sull’agricoltura sostenibile e sull’energia pulita in Piemonte o se comporterà conseguenze impreviste per l’industria fotovoltaica. In ogni caso, dimostra la volontà della regione di cercare soluzioni innovative per affrontare le sfide legate all’energia e all’ambiente.