Esistono oggetti insoliti, derivanti dalle antiche culture di varie popolazioni, di cui non sempre siamo al corrente dei dettagli della loro nascita e progressione nella storia. Oggi mi soffermo a descrivere qualche informazione sull’origine, uso e significato dell’acchiappasogni.
Proviamo a conoscere insieme le caratteristiche e l’utilizzo dell’acchiappasogni, in quanto sembra sia un articolo di buon auspicio; sia mai che ci venga la curiosità di costruirne uno da tenere in casa, come poi vedremo.
Andiamo a capire meglio cos’è questo “portafortuna” dei sogni e le relative funzionalità, in quanto la sua storia potrebbe risultare curiosa ed interessante.
Origine dell’acchiappasogni
Solitamente questa tipologia di oggetti proviene da popoli indiani o indigeni; in effetti sembra che l’origine dell’acchiappasogni derivi dall’America del Nord, sopratutto dalle tribù dei Cheyenne e Dakota. Nel 300 a.C., inoltre, sono stati trovati anche dei pezzi di acchiappasogni nel sud dell’India e in Asia.
La storia comunque narra che fu la tribù Ojibwa ad inventare l’acchiappasogni, il cui nome originale era “asabikeshiinh”, che significa ragno. Gli fu affibbiato anche un altro termine, ovvero “bawaajige nagwaagan”, che vorrebbe dire “ceppo dei sogni“.
Gli indiani d’America, inizialmente, usavano questo articolo per identificare il tipo di lavoro delle persone; ne appendevano uno ad ogni tenda e, in base alla colorazione, al tipo di perle, alla diversità di piume e alla lavorazione, si capiva qual’era il compito svolto da chi abitava in quella tenda.
Ogni acchiappasogni era personalizzato, anche se assomigliante ad altri, e identificava subito la professione degli occupanti della tenda: se guerrieri, cacciatori, soccorritori o altro.
Cos’è l’acchiappasogni, a cosa serve e il suo significato
Dato che gli indiani sono sempre stati un popolo ricco di fantasia, credo che ora ci sia la curiosità di capire cos’è l’acchiappasogni ed il suo significato. Questo manufatto è definito anche “scacciasogni“, e nominato con il termine inglese di Dreamcatcher.
Quando lo scacciasogni di “cerchi piumati ” arrivò in Europa, il suo scopo fu cambiato rispetto alle credenze indiane; infatti la popolazione europea iniziò ad usarlo come una specie di amuleto di protezione sia per la casa che per l’individuo. Quindi era utilizzato per scacciare i brutti sogni e non farli riapparire, per tenere lontana la negatività, per donare all’ambiente tutt’intorno una sensazione di sicurezza.
L”acchiappasogni al giorno d’oggi viene appeso in casa sia come simbolo di positività che come ornamento per l’arredamento, essendo un oggetto piacevole anche da osservare. Per chi crede al suo significato solitamente lo appende sul muro, sopra la tastiera del letto in modo che durante il sonno esso possa gestire i sogni.
La forma dell’acchiappasogni
Ora che abbiamo visto a cosa serve, vediamo qual’è la forma dell’acchiappasogni ed i criteri usati per comporlo. Scopriamo quali sono i diversi accessori utilizzati per formare un acchiappasogni:
- Il punto principale è il cerchio che ha un significato di continuo rinnovamento, di nuova vita, di eterno.
- Le coloratissime piume di aquila che stanno a raffigurare i punti cardinali, e specificatamente il bianco rappresenta il nord – il nero sta per l’ovest – il giallo indica il sud – il rosso è l’est.
- Dentro al cerchio è posizionata una ragnatela che volge l’ardua impresa di discernere e indirizzare i sogni alla giusta destinazione: se i sogni che cattura sono brutti li trattiene e li invia alle piume per farli allontanare, se invece sono belli li invia alle perle.
- La presenza di perle, che rispecchiano il senso della vita/natura; esse ricevono i sogni positivi e faranno in modo di renderli reali.
Come costruire un acchiappasogni
Il fascino di certe cose cattura l’attenzione di molte persone tanto che qualcuno ha voluto capire come costruire un acchiappasogni da sé, composto e personalizzato a proprio piacimento.
Per realizzare un acchiappasogni è necessario procurare del materiale che si può trovare nei negozi di bigiotteria o bricolage, e se piace si può aggiungere anche qualcosa che la natura ci offre, tipo qualche conchiglietta o piccoli pezzetti di pietra o di sasso.
Cosa serve per fare un acchiappasogni
Si parte avendo a disposizione il materiale che serve per fare un acchiappasogni, ovvero:
- oggetti di forma circolare, tipo cerchi di metallo o di plastica, tubicini di materiale semirigido, dischi di cartoncino, un bracciale, ecc.
- pezzi di stoffa o scarti di tessuti
- un po’ di spago non molto grosso
- dei nastrini o cordicelle colorate
- una matassa di cotone o di lana
- piume di vario colore
- alcune perline variopinte
- forbici, colla e scotch
Come iniziare a creare l’acchiappasogni
Una volta procurato il materiale occorrente si può iniziare a creare l’acchiappasogni desiderato, procedendo come segue:
- Se non si possiede già un aggeggio di forma circolare, si deve formare un cerchio con quello che abbiamo, in quanto questa è la base di partenza. Quindi unire i tubicini o altro incollando le due estremità per realizzare un anello.
- Ora si deve ricoprire completamente questa sagoma con del nastro che si fa scorrere dall’interno all’esterno fino coprire tutta la superficie dell’anello.
- Con la matassina di cotone o lana si crea la ragnatela. Si fissa un lembo all’anello con lo scotch o colla, (o facendo un doppio nodo per fissarlo); si porta il filo verso destra di alcuni centimetri e si fa un altro nodo per tenerlo fermo; si continua così per tutta la circonferenza.
- Una volta terminato il giro si riparte formando altri incroci fino a riempire lo spazio dentro al cerchio con figure geometriche a forma di ragnatela. Attenzione: inserire nello spago le perline durante la lavorazione.
- Successivamente si possono applicare le piume, altre cordicelle, conchiglie e quant’altro.
Video con istruzioni per come fare un acchiappasogni
Leggende sull’acchiappasogni
Sono varie le leggende sull’acchiappasogni ma ne cito due tra le più conosciute:
- Una donna di Asibikaashi, che significa “donna ragno” amava così tanto in bambini che aveva deciso di proteggerli costruendo delle ragnatele e posizionandole sopra ai lettini dei piccoli per farli dormire e sognare sereni. Con il tempo però la popolazione iniziò ad incrementarsi e la donna non riusciva a far avere a tutti i bimbi la tua tessitura. Così insegnò alle donne indiane e a tutte le mamme a comporre questa ragnatela protettrice per i fanciulli.
- Un capo degli indiani Lakota, un giorno mentre pregava gli è apparso lo spirito della saggezza “Iktomi“, con le sembianze di un ragno, che voleva trasmettergli un messaggio. Contemporaneamente questo “ragno” parlava e tesseva una ragnatela davanti agli occhi dell’indiano. Il messaggio stava a dire che nella vita si affrontano forze positive e altre negative, quindi la nostra abilità sta nel discernere il buono dal cattivo. Il compito di questo spirito, tramite questa immagine della ragnatela, era quello di sorvegliare i sogni ed illuminare le menti a fin di bene.
Curiosità sugli acchiappasogni
- Una volta l’acchiappasogni veniva regalato alla nascita di un bimbo come augurio di una vita felice e lo si doveva custodire per sempre.
- Gli sciamani usavano gli acchiappasogni come mezzi di guarigione.
- In una parte dell’India, invece, sembra che non si siano più visti acchiappasogni già dal 100 a.C.
- Molte persone si fanno tatuare un acchiappasogni sul corpo, in quanto il significato di questo simbolo è di tenere lontano i turbamenti.
- Gli acchiappasogni sono stati inseriti in diverse tipologie sia di libri che di film.
Concludo dicendo che qualsiasi l’uso e il significato dell’acchiappasogni, credo sia un accessorio piacevole da tenere in casa, sia per credenza che per abbellimento, in quanto dona un po’ di allegria all’ambiente.
Conosci come si usa e come si fa un acchiappasogni? Raccontaci la tua esperienza lasciando un commento.
Sempre particolari e belle le pensate degli indiani