C’era una volta un piccolo lago, e nel lago vi era un’isola, e sull’isola una prigione. In questa prigione viveva un uomo chiamato Joe.
Joe era molto triste, perché nella prigione non c’era abbastanza spazio perché potesse provare la Felicità.
“Devo scoprire qual è la legge spirituale della Felicità” disse agli altri 2 prigionieri, una donna di nome Speranza e un uomo neutro chiamato Tristano, ma a loro non importava. Non riusciva a capire come facessero a restare così tranquilli.
Un giorno Joe riuscì ad evadere dalla sua cella rosicchiando le sbarre. Finalmente non era più in prigione, e per un po’ fu felice. Ma poi capì che era bloccato su quella piccola isola, e divenne di nuovo triste. Così raccolte le sue forze e nuotò verso riva.
Cosi Joe raggiunse la valle che circondava il lago. La valle era molto più grande dell’isola, e vi erano molte cose interessanti: una foresta in cui tutti gli alberi avevano il colore rosso, una palude con delle barche, un cane parlante e una città abitata da pagliacci. Per alcuni anni, Joe si godette tutto questo e ne fu felice. Ma poi iniziò a sentirsi di nuovo in trappola.
La valle era circondata da montagne, che iniziarono ben presto a sembrargli le mura di una prigione. Allora andò dal cane parlante a domandargli perché non se ne andasse mai da quella valle, ma il cane smise di parlare, poi si diresse nel villaggio dei pagliacci e alla stessa domanda smisero di sorridere.
Nessuno rispose, allora Joe provò a scalare le montagne raggiungendo infine un paese più grande, ma anche quello era circondato dagli oceani. Dov’era la vera libertà? Dov’era la vera felicità?
Quando stava per perdere ogni speranza Joe incontrò un vecchio uomo dai capelli bianchi e la lunga barba. Viveva in una piccola casa sulla spiaggia, in cui i delfini e balene ed elefanti marini venivano a crogiolarsi al sole. Non si è mai allontanato molto dalla sua casa, ma è sempre stato felice. Il nome del vecchio era “Andrea”.
“Vecchio saggio, come posso scoprire la legge spirituale della Felicità?” disse Joe.
“Ho cercato dappertutto, ma mi sento sempre in trappola.”
“Non hai cercato dappertutto,” disse il vecchio, “poiché non hai cercato ancora dentro di te. Chiudi gli occhi”
Joe chiuse gli occhi, e per la prima volta nella sua vita non vide alcun tipo di ostacolo. Niente mura, né montagne, né oceani. Lo spazio dentro di lui non aveva fine, e poteva andare ovunque volesse senza neppure muoversi. Sorrise.
Joe tornò così alla vecchia prigione da cui era partito, e finalmente capì perché Speranza e Tristano erano sempre tranquilli: sapevano di avere un’infinità di spazio e tempo da esplorare dentro di loro. Insieme, sedettero nelle loro celle e furono felici e liberi.