Una delle più grandi collezioni esistenti, di antichi segni scavati nella roccia, sono le incisioni rupestri della Val Camonica. Si trovano in 24 comuni della provincia lombarda di Brescia, e si contano oltre 200.000 figure.
Quest’arte rupestre, formatasi in un periodo di 8.000 anni, consiste in una serie di disegni posti su oltre 2000 rocce e dal 1979 fa parte del patrimonio dell’umanità Unesco, nel settore di beni culturali.
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Caratteristiche delle incisioni rupestri della Valle Camonica
L’origine delle incisioni rupestri trovate in Val Camonica risalgono al VI secolo a.C. ed hanno avuto il loro corso fino intorno all’anno 1000 a.C. Quasi sicuramente i primi a inciderle furono popoli di nomadi che attraversavano i territori per pascolare il bestiame.
Alcuni segni sono stati identificati anche in ere più recenti; qualcuno in epoca romana, medievale e qualche testimonianza è apparsa anche due secoli fa.
Per realizzare questi simboli sono stati utilizzati due modi:
- con la martellina: un attrezzo che assomiglia ad un martello da falegname
- a graffito: usando un oggetto tipo uno scalpello o punteruolo per incidere nella pietra
Le immagini raffigurano scene di caccia, di animali, di lotte, di riti religiosi. Talvolta possono sembrare senza una logica specifica ma sono collegate tra loro secondo una visione della quotidianità di quel tempo.
Tra le incisioni più frequenti si nota quella della rosa camuna, di cui la regione Lombardia la detiene come simbolo. Altri disegni riportano figure geometriche, particolari del settore agricolo, armi, animali, abitacoli, persone, impronte e altro ancora.
Scoperta delle incisioni rupestri
Chi ha scoperto le incisioni rupestri e quando? Il primo a trovare due rocce con queste grafiche fu l’alpinista e geografo Gualtiero Laeng nel 1909, che informò della scoperta il Comitato Nazionale per la Protezione dei Monumenti.
Circa dieci anni dopo s’intensificò lo studio di queste tecniche da parte di studiosi sia italiani che stranieri. Negli anni seguenti molti archeologi condussero ricerche e arrivarono a nuove scoperte.
Nel 1960 uscì il primo volume che illustrava e descriveva questi reperti, intitolato “La civilisation du Val Camonica“, opera dell’esperto Emmanuel Annati. Questo esploratore fondò anche un’organizzazione per approfondire tali ricerche.
Galleria con immagini di alcune incisioni rupestri della Val Camonica
Dove si trovano le incisioni rupestri in Val Camonica
Le incisioni rupestri lombarde sono situate in otto parchi della Val Camonica, e precisamente:
- Parco di Interesse Sovracomunale del Lago Moro, Luine e Monticolo: nel comune di Darfo Boario Terme
- Parco archeologico di Asinino-Anvòia: situato ad Ossimo
- Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo: suddiviso nei tre paesi bresciani
- Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane: il primo ad essere fondato e si trova a Capo di Monte
- Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo: ospita le prime incisioni avvistate in Val Camonica
- Reperti che risalgono al 1960 sono stati trovati nel Parco comunale archeologico-minerario di Sellero
- Percorso pluritematico del “Coren delle Fate”, posto nel comune di Sonico
- Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina: aperto nel 2005, situato a Capo di Monte.
Curiosità sull’arte rupestre della Valle Camonica
- I Camuni, da dove deriva la rosa camuna, erano un popolo dell’Italia Antica, risalenti dell’età del ferro.
- La lingua camuna era una comunicazione grafica con disegni sulle rocce, definita “corpus epigrafico”.
- Questi segni si possono ammirare con più visibilità all’alba e al tramonto, in quanto i raggi del sole creano una luce/ombra migliore.
- Se si vuole fotografarle, è bene non utilizzare il flash in quanto le farebbe “scomparire” dalla foto.
- Alcune incisioni rupestri sono presenti, oltre che in Lombardia, anche in altre regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche e Sicilia.