Se siete interessati all’archeologia, a luoghi pieni di storia, di misteri e di natura, oggi andiamo alla scoperta del tempio di Ta Prohm; uno dei più famosi e particolari templi del mondo. Luogo misterioso dal fascino mistico orientale dove è stato ambientato anche il famoso film “Tomb Raider”; in cui ricorderete l’attrice Angelina Jolie nei panni di Lara Croft, atta a risolvere strani misteri.
Ci troviamo nel più grande continente del mondo, ovvero in Asia e precisamente in Cambogia, tra la Thailandia ed il Vietnam, dove la religione ufficiale è il Buddhismo e nei tempi antichi prosperava l’impero Khmer.
Situato ad Angkor, in Cambogia, il nome moderno del tempio di Ta Prohm significa “vecchio Brahma“, ma il nome originario era Rajavihara (tempio reale). Fu costruito dal re Jayavarman VII tra il XII e XIII secolo, in onore a sua madre, la cui immagine fu da modello per la statua principale del tempio come simbolo di saggezza
I due templi nella terza recinzione, invece, erano dedicati al suo guru e al suo fratello maggiore. Praticamente era un tempio dedicato alla famiglia.
Come si presenta il tempio di Ta Prohm
Vediamo come si presenta il tempio di Ta Prohm; è costituito da ben 5 muri di cinta. Il muro più esterno di circa 1000×650 metri comprende un’area così vasta che avrebbe potuto contenere un’intera città, ad oggi è la vegetazione ad occuparla.
La struttura fu utilizzata come monastero prima e poi come università buddista. Originariamente il monastero prevedeva 94 stanze adibite come celle per i monaci ed erano posizionate nei quattro lati del muro di cinta.
Nell’edificio era prevista anche una “sala per le danzatrici” dove giovani donne insegnavano la danza al popolo Khmer, ed un “settore centrale” dove erano posizionati dei piccoli santuari per pregare.
Con il passare degli anni il tempio iniziò ad essere coperto dalla “giungla” e non fu più vivibile.
La ricchezza del tempio si intuisce anche dalle sue dimensioni: con le sue 39 torri, è uno dei più grandi complessi di Angkor.
Ad ogni ingresso si trova un “gopura”, ossia una torre monumentale a forma di viso. Dall’esterno si vedono massai ricoperti da alberi le cui radici si sono insinuate anche all’interno dei santuari.
La cosa che mi ha quasi impressionato è questa foresta che germoglia magicamente tra le sue rovine rendendolo unico e donando qualcosa di incredibile. La vegetazione è formata da alberi di ficus strangolatori e da alberi di cotone-seta chiamati Tetrameles nudiflora.
Al tempio di Ta Prohm non sono mai state apportate modifiche se non per motivi di recupero e manutenzione, ma lo stato di abbandono visivo non è reale in quanto il tempio è accessibile ai turisti che possono camminare tra gli stretti sentieri provando un senso di mistero, contornato di magia e di sorpresa dato che è un labirinto di porte, corridoi e rovine, il tutto circondato dalla foresta.
Angkor è uno dei più grandi siti archeologi dove si trovano anche altri templi ed edifici sacri, sia induisti che buddisti, ma per la maggior parte ormai sono rimaste quasi solo rovine.
Al mondo ce ne sono tanti di luoghi e monumenti “insoliti e misteriosi” da scoprire e sempre belli da visitare e il tempio di Ta Prohm è uno di questi!