Giornata mondiale della pizza

In occasione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli e dei fornai, il 17 gennaio si celebra la Giornata mondiale della pizza napoletana e l’Arte dei Pizzaioli Napoletani, quest’ultima dichiarata dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Sant’Antonio è il capostipite dei monaci cristiani nato in Egitto e tradizionalmente associato all’elemento del fuoco, infatti a Napoli si facevano grandi falò dalla funzione purificatrice con cui gli abitanti salutavano l’anno appena trascorso, preparandosi ad accogliere quello nuovo.

Nei primi anni del ‘900, il 17 gennaio era anche la “giornata dei pizzaioli”. Questi, infatti, cessavano di lavorare a mezzogiorno per poter trascorrere le ore pomeridiane e serali con i propri parenti.

La Pizza all’estero

Nell’occasione della giornata mondiale della pizza, bisogna ricordarsi che per fare una pizza sono necessari pochi e semplici ingredienti: acqua, farina e lievito. Successivamente mozzarella, pomodoro e basilico. Poi, tanta pazienza e un po’ di abilità.

Tuttavia, ogni nazione vuole provare a personalizzare – o addirittura stravolgere – questo piatto invece di rispettarlo, per mettere in primo piano la propria invenzione. Ma nessuno si rende conto che sta portando in tavola un vero e proprio disastro, o almeno qualcosa di molto lontano dall’idea di pizza italiana.

Fermiamo gli Impostori!

Nella giornata mondiale della pizza, qualcuno si ricorderà che ci sono stati negli anni molti dibattiti sulla pizza all’estero e sul fare rispettare i suoi ingredienti, impedendo a chi decide di non rispettarli di chiamarla con lo stesso nome “PIZZA”.  Perché non chiamarla PISSA o PIXXA o qualsiasi altro nome che si differenzi dal nostro piatto tradizionale?

Forse è un problema di comunicazione?

Facciamo sapere al Mondo che cos’è la pizza

Forse in questa giornata mondiale della pizza, invece che prendersela con il mondo intero, bisognerebbe preoccuparsi di educare le persone nel mondo su cosa voglia dire la parola PIZZA. Un po’ di sano Marketing Digitale potrebbe aiutare questo settore a comunicare l’essenza e le tradizioni del prodotto PIZZA per farlo conoscere e soprattutto rispettare.

Con i canali social media, un po’ di SEO e molti contenuti educativi, il mondo potrebbe iniziare a capire perché gli Italiani amano così tanto la PIZZA e perché è buona solo in Italia.

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Laura Schellino
Laura Schellino
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