Ferrari: problemi in Rosso

Pensavo fosse amore… invece era un calesse

Questo era il titolo di un celebre film interpretato da Massimo Troisi, mi è tornato alla mente pensando alla stagione della Ferrari. La SF è partita con un 1-2 in Bahrain e una vittoria volante in Australia, sembrava una Ferrari imbattibile, la Ferrari dell’epoca di Shumi; ma dopo sono iniziati i problemi di affidabilità, un muretto che a volte sbaglia, gli errori dei piloti e, in fine, una macchina poco prestazionale.

Probabilmente tutto questo è comprensibile, ma i ferraristi (quelli veri) si sono illusi di poter vincere questo mondiale più altri 6 o 7, non avevano fatto i conti  che si stava parlando di una Ferrari non competitiva da troppo tempo, come dire, fuori allenamento e che ha bisogno di riprenderci la mano.

Non c’è più niente da fare, ma è stato bello sognare

Così cantava Bobby Solo -sì, lo so, siamo alla seconda citazione, ma che volete farci mi sento poetico-; niente di più azzeccato per un Tifoso Ferrari nel 2022, è ormai evidente che il distacco tra Carletto e l’Olandese volante è abissale (98 pt.), per non parlare del distacco nel campionato costruttori (118 pt.); è stato bello sperare in una vittoria tutta Ferrari, un ritorno della Rossa, ma così non è stato.

Bisogna arrendersi all’evidente superiorità di RedBull; ma, personalmente, mi ha colpito una cosa in Casa Ferrari: quanto è affiatato il team, il rapporto tra i due piloti, la grande abilità di Binotto di tenere unito un team sotto pressione. Questo è ciò che determina, a mio avviso i campioni del futuro, non è, infatti, facile avere una coppia di piloti armoniosa (si pensi ad Hamilton e Bottas o, più recentemente, a Verstappen e Perez).

Si tratta di capire… perchè poi bisogna capire…

Siamo tornati agli anni in cui, magistralmente, Crozza ironizzava sulla situazione Ferrari (forse avremmo ancora bisogno di quella leggerezza). Vero, manca di capire ancora qualcosa, ma permettetemi di citare il maestro Leo Turrini: Leclerc è più sfigato di un cane in chiesa.

Certo, Ferrari ci ha messo del suo ma, guardiamo alla scorsa domenica, per una visiera a strappo Carletto ha perso posizioni e ha preso una penalità per un sensore danneggiato, quante probabilità c’erano che accadesse tutto in un GP e, soprattutto, proprio a Charles? Ora guardiamo al prossimo GP di Olanda, a casa del campione in carica, quanto sarebbe soddisfacente vincere a casa sua?

Noi ferraristi ci speriamo con tutto il cuore e forse è per questo che il 2022 ci ha fatto così male, ma cosa ci volete fare siamo fatti così, siamo dei sognatori, proprio come il nostro amato Enzo Ferrari.

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