In un precedente articolo si è parlato di cos’è l’ossimoro e descritto alcuni esempi; oggi ci soffermiamo invece su cos’è un eufemismo e cosa significa, il suo significato e frasi di esempio per capire meglio.
La lingua italiana è ricca di vocaboli e di modi di esprimersi differenti, per dire in fondo lo stesso concetto. Ci troviamo quotidianamente a pronunciare degli eufemismi, giusto per dire una parola al posto di un’altra.
Così come possono essere gli ossimori e le metafore, anche l’eufemismo è una figura retorica, ovvero una forma letteraria che crea una deviazione o un effetto all’interno di una frase in un discorso. Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo cosa vuol dire eufemismo.
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Cos’è l’eufemismo e cosa significa
È un termine che deriva dal verbo greco ευφημέω (euphemèo), che significa “risuonare bene” e consiste nel fatto di usare una parola anziché un’altra con lo stesso significato, ma in modo più “lieve, riguardoso”.
In pratica si sostituisce un’espressione con un’altra per riservare un certo rispetto alla persona o alla situazione in questione. A volte ci si trova in determinate situazioni che usare una frase troppo diretta può risultare offensiva.
Quando si usa un eufemismo?
Utilizziamo un eufemismo quando la situazione richiede una certa sensibilità morale, riguardo per i principi religiosi o quando richiede prestare particolare attenzione al soggetto, oppure nel caso un’affermazione non ci sembra appropriata in una determinata situazione, si trova quindi una parola alternativa pronunciando un eufemismo.
Cerchiamo di capire meglio il concetto di questa figura retorica con alcune frasi di esempio di eufemismi.
Frasi di esempi di eufemismo
Per dare un’idea più concreta su cosa significa eufemismo ecco alcuni esempi di eufemismi più comuni:
- Tua sorella è brutta / non è bellissima
- Mio zio ha il cancro / un brutto male
- Questo cibo fa schifo / ha un sapore sgradevole
- Sei un drogato / sballato – fatto
- Mi hai deluso / poco entusiasmato
- Sei un fallimento / non hai avuto successo
- Sei disordinato / poco elegante
- Ti considero incompetente / non adatto a questa situazione
- Sei insignificante / un po’ banale
- Agisci da irresponsabile / non prendi le cose sul serio
- La signora è morta / salita in cielo / passata a miglior vita
- Hai le unghie sporche / poco curate
- Sei pazzo / alienato
- Hai l’alito pesante / poco piacevole
- È una stanza bruttissima / non è proprio il massimo
- È una prostituta / di facili costumi / donna della notte
- Questo luogo puzza / odore poco gradevole
- Sei ridicolo / un po’ buffo
- Che tipo rozzo / poco raffinato
- Che spettacolo orribile / lascia molto a desiderare
- L’uomo è sordo / non udente
- L’animale sta morendo / se ne sta andando
- Sei stupida / poco intelligente
- Si è suicidato / fatto del male per sempre
- Mi sembri trasandato / un po’ in disordine
- Sei ubriaco / su di giri
- Che uomo vigliacco / con il cuore crudele
- Non capisce, è vecchia / anziana
- Hai le scarpe usurate / non del tutto nuove
- Sei vergognoso / per niente educato
Qual è il contrario di Eufemismo?
Il concetto contrario di eufemismo è disfemismo, ovvero esprimere il proprio pensiero in modo grezzo e diretto, non tenendo conto della reazione di chi ci sta davanti. In pratica ci si esprime in modo sgradevole, anche se talvolta assume un aspetto positivo.
Per fare un esempio di disfemismo piacevole: “porto sempre nel cuore i miei vecchi“, inteso come “i miei genitori”, oppure “sei una canaglia” detto simpaticamente da una mamma al suo bambino.