Come crescere e allevare un gatto domestico

Se avete intenzione di adottare un animale domestico e non sapete cosa comporta, eccovi tutte le informazioni su come crescere e allevare un gatto domestico. Basta seguire alcuni accorgimenti e vedrete che non è così difficile ad imparare come si fa ad educare un gattino piccolo.

Quando si decide di accogliere un gatto in casa è bene conoscere cosa fare seguendo alcune regole di base; cosa importante sia per preparare l’ambiente idoneo al micetto, che per evitare fin da subito eventuali problematiche di adattamento.

Un passo alla volta andiamo a capire come prendersi cura di un gattino che arriva in un ambiente nuovo e cosa fare per educare il micio nel modo giusto ed in sicurezza. Da tener presente che i gatti sono animali molto indipendenti ai quali non piace molto ubbidire e stare alle regole, quindi serve un po’ di pazienza.

Se volete sapere qualcosa sulle alcune razze di gatti, potete consultare l’articolo: quali sono i gatti più belli del mondo.

Consigli utili su come crescere e allevare un gatto domestico

Una volta presa la decisione di aggiungere un nuovo membro alla famiglia, dobbiamo poi capire come crescere e allevare un gatto domestico; non è così complicato ma bisogna prestare attenzione ad alcuni accorgimenti.

Qui di seguito sono descritti alcuni consigli su cosa fare quando si vuole addomesticare un micetto e farlo crescere bene in modo piacevole e sereno.

Cosa fare quando si accoglie un gattino in casa

Una cosa da sapere quando si accoglie un gattino in casa è che si deve portarlo quanto prima da un veterinario che ne verifichi lo stato di salute e proceda a fargli le dovute vaccinazioni e farlo sverminare con un’apposita medicina.

In ogni caso, un micio nato da pochi giorni deve essere sempre visto da un esperto in veterinaria per gli accertamenti necessari, il quale poi apporterà una targhetta identificativa sul collare indicando con il suo nome e i dati del proprietario, in caso di smarrimento. Oppure si può far impiantare un microchip, sempre dal veterinario, per un facile ritrovamento se dovesse perdersi.

Come preparare l’ambiente

Prima che l’animaletto arrivi a casa è bene preparare l’ambiente dove il gattino dovrà vivere; cercate di sistemarlo in modo pulito ed ordinato. Il piccolo felino si aggirerà un po’ ovunque per curiosare e giocherellare con i piccoli oggetti che trova in giro per la casa.

Tra le varie cose da osservare quando si ha un micio, alcune sono particolarmente importanti:

  • i fili della corrente meglio se sono sollevati da terra o protetti, in quanto il gattino potrebbe morderli
  • che non ci siano oggetti di piccole dimensioni sopra al pavimento, dato che se li ingoia può stare male
  • se ci sono piante appoggiate al suolo, che non siano troppo delicate o piante carnivore perché potrebbe masticarle

Se fin da subito lo faremo sentire in un habitat confortevole, diventa più semplice imparare ad accudire un gattino.

Cosa serve per un gattino da allevare

Oltre a fargli trovare un luogo ordinato, ci sono delle cose da procurare per allevare un gatto:

  • una ciotolina per l’acqua
  • un piattino per il cibo
  • una lettiera con la sabbia per gatti
  • una cuccetta dove dormire ed una copertina
  • paté o crocchette ed acqua
  • un collare antipulci
  • una piccola spazzola per spazzolarlo
  • un giocattolino (una pallina o un oggetto idoneo)
  • un tiragraffi

Cosa fare quando si adotta un gattino

Quando il gattino appena adottato arriva a casa si troverà sicuramente spaesato ed impaurito. Cerchiamo di tranquillizzarlo compiendo questi gesti:

  • accarezzarlo delicatamente per farlo sentire al sicuro fino a quando non si rende conto che il posto dove si trova è confortevole
  • provare ad avvicinarlo alla sua ciotolina piena d’acqua, magari ha un po’ di sete
  • dargli da bere acqua, in un piccolo contenitore
  • metterlo nella sua cuccetta, coccolandolo, probabile che si addormenti
  • evitare di urlare o impaurirlo con suoni forti (un po’ alla volta si abituerà anche ai rumori)
  • posizionare le ciotole del cibo lontano dalla lettiera
  • quando ci si rivolge a lui, chiamarlo per nome
  • tenerlo pulito e con le unghie tagliate (se non lo fate voi, portatelo da un veterinario)

In pratica si tratta di prestargli un po’ di attenzioni con delicatezza per non spaventarlo, cercando di non lasciarlo da solo e pian piano imparerà a conoscere la stanza dove si trova e cosa lo circonda. Vedrete che crescere ed allevare un gattino diventerà uno spasso, oltre che apprezzare la sua compagnia.

Cosa insegnare al gatto nei primi mesi di vita

Anche se ci sembra troppo piccolo per iniziare ad educarlo, è bene iniziare subito, dai primi mesi di vita, ad insegnare al micino cosa deve e non deve fare. Essendo un animale intelligente, sa capire bene cosa gli viene insegnato, ma se dimostra un po’ di ribellione, fa parte del suo carattere.

Vediamo quali sono le buone abitudini da insegnare al gattino per farlo crescere al meglio:

  • insegnargli con delicatezza dove sono le ciotole del cibo
  • chiamatelo sempre per nome e lui si abituerà a riconoscervi e ad ascoltare
  • si insegna al micio di andarci sopra, o lo si appoggia, e lo si lascia qualche minuto per farlo sentire a suo agio.
  • se fa i suoi bisognini fuori posto, non assalirlo gridando, ma riprendilo con una tonalità di voce ferma e decisa.
  • se graffia o si ribella, non fargli del male e non scuoterlo, ma lo si rimprovera senza urlare ma con convinzione.

È come avere un bambino piccolo che fa i capricci, non si dimostra cattiveria, ma la fermezza della voce o un colpo di battito delle mani richiama il suo comportamento errato. Per educare un gatto necessita istruirlo con la giusta pazienza e vedrai che imparerà a fare le cose per bene.

Insegnare al gatto ad usare la lettiera

Per abituare il gatto alla lettiera, ecco cosa fare!

Come già accennato la lettiera va posta in angolo di casa lontano dalla postazione dove mangia. Se si trova più appartato è più facile per micio abituarsi a fare i suoi bisogni sulla sabbietta. Bisogna avere un po’ di costanza e ripetere spesso questi gesti:

  • la lettiera va messa in un posto tranquillo ed appartato e la sabbia dev’essere sempre pulita
  • appoggiare con cura, più volte al giorno, il gattino dentro alla lettiera
  • lasciarlo lì qualche attimo in modo che prenda confidenza con la sabbia
  • se fa i bisognini in altri posti, non fategli annusare sgridandolo o è peggio
  • igienizzare bene dove sporca in giro per casa in quanto sentire il suo odore è un richiamo
  • quando fa sporco nella lettiera, pulire la sabbia e cambiarla quando è necessario
  • lasciarla sporca o mal odorante può dare fastidio al gatto e lui la evita
  • in alternativa alla sabbia esistono dei sassi profumati e inodore
  • abbiate la costanza di non arrendervi se ci vuole un po’ di tempo

In questo modo riuscirete sicuramente ad abituare il gatto a fare i bisogni nella lettiera.

Come nutrire un gatto e cosa possono mangiare

Come nutrire un gattino piccolo è una cosa importante, per garantire il corretto sviluppo e dare i giusti alimenti nutrizionali. Vediamo allora cosa possono mangiare i gatti:

  • se il micino è tanto piccolo il cibo va dato con un apposito biberon e su indicazioni del veterinario
  • gli alimenti che solitamente mangiano i gatti sono le crocchette e cibo umido
  • il cibo deve essere conforme alla loro età in quanto varia il valore nutrizionale; nelle scatole degli alimenti è indicato se per gatti “junior” o “senior”; più cresce più ha bisogno di vitamine o un cibo più completo.
  • di media i gatti mangiano 3-4 volte al giorno ma dipende anche dalla grandezza dell’animale; alcuni mangiano poco e spesso
  • attenzione a non far ingrassare troppo il gatto o può avere problemi di diabete
  • deve avere sempre a disposizione acqua fresca in quanto bevono spesso

lo svezzamento viene fatto gradualmente in base alla sua età e al suo sviluppo di crescita. Ogni cucciolo ha tempi diversi, quindi è un buon consiglio seguire le indicazioni del veterinario che lo tiene sotto controllo.

Cibo per gatti fatto in casa

Fermo restando che sono preferibili le famose “scatolette” disponibili con finalità speciali, in quanto i valori nutrizionali sono perfettamente bilanciati a seconda dell’età e dieta del vostro felino, vediamo quali alimenti fatti in casa per gatti vanno bene.

  • Carne, sempre cotta (non condita) e spezzettata bene, Mai cruda
  • Pesce, fate attenzione che sia privo di lische e ossa
  • Verdure e cereali
  • Pane o grissini

Cosa non dare da mangiare ai gatti

Spesso capita che quando gatti e cani ci vedono mangiare, si avvicinano e ci guardano come per chiedere un pezzo del nostro alimento. A volte si possono accontentare, in altre è invece assolutamente vietato poiché tra i cibi che non bisogna dare da mangiare ai gatti alcuni gli farebbero davvero male.

Premettendo che è sconsigliato dare del cibo che assumiamo noi umani, vediamo quali sono gli alimenti sconsigliati per gatti:

  • cioccolata: questo è un alimento proibito in assoluto in quanto l’animale può stare molto male
  • dolci, gelati o bevande zuccherate: possono procurare obesità e diabete
  • frutta fresca: meglio evitare, al limite qualche pezzo di mela senza buccia e semi e qualche spicchio d’arancia
  • frutta secca: fa male per la loro digeribilità. Solo qualche nocciolina e arachidi ma sbucciati e al naturale
  • cibo crudo: carne e pesce devono sempre essere ben cotti
  • cibi conditi e speziati: il loro organismo non li accetta e possono sentirsi male
  • cipolla – aglio: causano disfunzioni all’emocromo e disturbi vari
  • ossa da rosicchiare: possono essere ridotti in schegge che danneggiano l’intestino
  • caffè e bevande alcoliche: provocano gravi problemi
  • Legumi e patate: sconsigliati. Al massimo ogni tanto un pezzetto ma che sia ben cotto
  • Cibo per cani

Come si comporta un gatto

Se non sapete come scegliere un gattino, sappiate che i gatti maschi hanno un temperamento più dolce rispetto alle femmine, che sono più riservate e delicate. Anche strutturalmente sono diversi, i gattini sono più robusti e grossi, le gattine più esili e mingherline. Inoltri i gatti sono più girovaghi mentre le gatte risultano essere più casalinghe. Quando una micia è il calore si fa sentire molto forte con i suoi miagolii striduli.

Sono animali molto sensibili ed il comportamento di un gatto può variare anche dal carattere che ognuno di loro ha. Una cosa che hanno in comune è che si spaventano con un niente, quindi bisogna trattarli con la massima calma. Sono animali che miagolano solo se hanno bisogno di qualcosa, altrimenti, se si trovano bene nel loro habitat, sanno gestirsi in modo autonomo e senza particolari problemi.

Al gatto piacciono molto le coccole, quindi accarezzateli e riservate molte attenzioni; non dimenticate di spazzolarlo, soprattutto sulla schiena, loro adorano questo trattamento e serve per tenerli in ordine. Sono meno affettuosi dei cani, ma se trovano la persona giusta che presta loro cura, saranno molto contenti e coccoloni; inoltre è una cosa dolcissima sentire quando fanno le fusa.

Quando un gattino sta male è di prassi che si apparti e rimanga in solitudine a lungo, quindi siate accorti ai suoi sintomi e caso mai va portato dal veterinario. Un particolare sintomo che possiamo individuare è quello capire se ha la febbre, toccandogli le orecchie ed il nasino. Se ha le orecchie calde ed il nasino asciutto, può avere qualche linea di temperatura in più.

A prescindere dallo stato di salute dell’animale, il gatto deve essere visitato dal veterinario almeno una volta all’anno. Questa visita serve a controllare se il micio sta bene e quali vaccinazioni sono necessarie per mantenerlo sano.

Gatto da appartamento o da giardino?

Ci sono gatti casalinghi predisposti a rimanere all’interno e, in questo caso, sarebbe opportuno preparare un angolino di relax tutto per loro. Un classico tiragraffi o un semplice tappetino, saranno utili per tenersi le unghie della giusta misura, e qualche giocattolino o un gomitolo di lana o di cotone con cui divertirsi.

Alcuni piccoli felini, invece, cercano il giardino perché sentono il bisogno di stare all’aria aperta. Non è un male, ma una precauzione è quella di fare un piccolo recinto nel giardino o recintare l’area giusto per farlo stare al sicuro.

I gatti, comunque, si affezionano molto alla casa dove vivono, quindi anche se il micio si dovesse allontanare per qualche ora, non preoccupatevi, sa riconoscere la strada per tornare alla sua dimora. Certo che è se è un gatto piccino può succedere che perda un po’ l’orientamento; ecco la necessità di mettere una targhetta o il chip di identificazione.

Sterilizzazione di un gatto

Perché si fa sterilizzare un gatto? Molto spesso si ricorre a questa pratica di sterilizzazione del gatto per far in modo che non vada spesso in calore e quindi non si riproduca. I gatti che solitamente non vengono castrati sono quelli di razza, in quanto vengono utilizzati per fare le cucciolate e allevati da persone esperte.

La sterilizzazione va fatta entro il primo anno di vita e comunque quando il micio avrà raggiunto un kilogrammo di peso. Si pratica nel giovane esemplare perché altrimenti c’è il rischio che compaiono varie tipologie di cancri che metterebbero a rischio la sua salute.

Rendere sterile un gattino significa intervenire sull’apparato genitale in modo che la gattina femmina non possa più procreare ed il maschio dovrebbe diventare un po’ più casalingo. Alle gatte non vengono tolte le ovaie e ai maschi si esegue la vasectomia; quei processi fanno rimanere inalterata l’attività ormonale e i comportamenti attinenti.

Come si lavano i gatti

L’istinto materno di una mamma gatta è pulire io suoi piccoli appena nati, leccandoli continuamente e così insegna a loro a tenersi puliti. I gattini piccoli inizieranno a pulirsi da soli dopo circa 3-4 settimane dalla nascita.

Ma come si lavano i gatti? Noterete che i gatti si passano la loro lingua su tutto il loro corpo ogni volta che si svegliano dal pisolino o dopo ogni pasto.

Solitamente i gatti non sopportano l’acqua e per questo la loro lingua molto ruvida funge da pulitore. A volte però non è sufficiente la loro autopulizia, se per esempio sono sporchi di terra o di fango.

Come lavare un gatto?

In casi urgenti in cui necessita un bagnetto, bisogna procurarsi uno shampoo specifico per gatti, è importante poi riscaldare bene l’ambiente, assicurandovi che non prenda freddo, asciugarlo bene e, se possibile, utilizzate phon poco rumorosi o potrebbe spaventarsi.

In questo caso esistono dei prodotti appositi che servono per eseguire un “lavaggio a secco“. Si tratta di polveri o spray, che si comprano nei negozi per animali, o in qualche farmacia.

Si applicano sul pelo dell’animale, massaggiandolo cautamente e poi si procede a spazzolarlo. Il pelo diventerà bello lucido e il gattino si sentirà meglio. Seguire bene le istruzioni sulla confezione del prodotto acquistato.

Cosa non fare quando si alleva un gatto

Nel corso dell’articolo sono state indicate varie indicazioni di come far crescere al meglio un micio, ma qui di seguito riassumo in un elenco le cose da non fare quando si ha un gatto in casa:

  • non alzare mai troppo la voce o lo impaurisce
  • non abbandonarlo da solo per troppo tempo o si sente solo
  • non metterlo in punizione quando fa qualche marachella, ma riprenderlo con voce pacata e decisa
  • non obbligarlo a mangiare a comando o fare cose che lui non gradisce, lasciatelo libero
  • non mettetegli vestini stretti o fasce di bellezza troppo succinte: non è un giocattolo
  • non giocate con lui in modo aggressivo o maltrattandolo
  • non lasciatelo sporco e disordinato, per la sua salute
  • non buttategli addosso fumo o sostanze fastidiose
  • non impauritelo con rumori troppo forti

Ho elencato cosa è sconsigliato per un gattino, perché è un animale che ha bisogno di sentirsi libero e felice.

Convive il gatto con gli altri animali?

In linea di massima il gatto può convivere con molti animali, a parte qualche specifica eccezione in cui sarebbe meglio evitare. Vediamo con quale tipo di fauna il piccolo felino può avere un’intesa:

  • il gatto con altri gattini: non c’è problema, si fanno compagnia
  • il gatto con gli uccelli: finché gli uccellini restano in gabbia sono al sicuro
  • il gatto con i pesciolini: l’unico rischio è che il micio, appoggiandosi sopra la vaschetta per bere, rovesci il vaso del pesce
  • il gatto con un coniglietto: si può fare, dato che è il coniglio a comandare e fa allontanare il micio
  • il gatto con le tartarughe: lui risulta innocuo e loro si rifugiano nella loro corazza se si avvicinasse
  • il gatto con il criceto: ecco questo sarebbe da evitare, il criceto assomiglia molto ad un topolino e diventerebbe una preda
  • il gatto con il furetto: sembra sia una coppia ideale

Può convivere il gatto con il cane?

È possibile che questi due animali convivano insieme, ma con qualche attenzione in più rispetto agli altri. Appena si incontrano sicuramente non si gradiranno; bisogna avvicinarli lentamente e ripetere questo rito per varie volte fino a che non prendono un po’ di confidenza.

Le ciotole del cibo devono essere in posti diversi perché ognuno deve avere le proprie; così pure per la lettiera del gatto che deve essere posta lontano dal cane o è possibile che la invada annusando e leccando i bisogni.

La famiglia che ha adottato il cucciolo deve osservare i comportamenti dei due animali e prendere le precauzioni per gestire al meglio la possibile convivenza. Ma state tranquilli che dopo qualche settimana di vita in comune, i due quadrupedi faranno sicuramente amicizia e giocheranno insieme.

Concludo dicendo che spero di aver descritto al meglio come accudire un gattino, comunque se lo trattate con cura e affetto, sicuramente la sua crescita sarà un successo e soddisfazione.

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Questi erano alcuni consigli su come allevare un gatto domestico, se avete altri suggerimenti o domande, lasciate un commento.


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Annina
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