Come venivano costruite le antiche piramidi egizie è uno dei misteri ancora in discussione tra gli esperti di tutto il mondo, scienziati, architetti, ingegneri, hanno dato diverse interpretazioni con svariate ipotesi, ma nessuna è stata confermata come teoria ufficiale.
Come sono state costruite le piramidi di Egitto, come trasportavano e sollevavano giganteschi blocchi di pietra, che una volta messi al loro posto realizzavano monumenti considerati tra le meraviglie del mondo, è un mistero tuttora affascinante. Tante le ipotesi tra cui quella dell’artista Nico Ucchino, che prova a darci una spiegazione
Come costruivano le Piramidi Teoria di Nico Ucchino
Credo che gli egiziani scolpissero i blocchi in forma sferica utilizzando utensili di grosse dimensioni.
Questi grandi blocchi, molto probabilmente venivano trasportati da Asini e fatti scorrere lungo piste costruite in legno. Una volta arrivati in prossimità della struttura, i massi venivano tirati su grazie ad un piano inclinato tramite funi e leve. Una volta collocato nell’esatto spazio venivano scolpiti in forma cubica.
Questa considerazione ovviamente è soltanto una fra le tante ipotesi concettualizzate riguardo la realizzazione delle piramidi, ma di certo non la più valida come espresso dalla direzione del Museo Egizio Torinese.
Il Marchingegno per costruire le Piramidi
Grazie al politecnico, abbiamo un concreto esempio del possibile macchinario utilizzato per costruire le piramidi e trasportare enormi blocchi di granito attraverso una lunga rampa verticale.
È stato infatti dimostrato attraverso la simulazione di questa macchina, che ciò è possibile, e non solo, con la tecnica dell’argano spagnolo e attorcigliamento delle funi, è sufficiente un solo uomo per trasportare un blocco lungo la galleria. Tuttavia, per la costruzione della Piramide di Cheope, i blocchi potevano arrivare a pesare anche 45 tonnellate, e sarebbe servita la forza di 3 o 4 uomini
Secondo il professore Giorgio Faraggiana e Osvaldo Falesiedi, venivano inserite sbarre laterali fra le funi in modo da esercitare una maggiore leva.
«Le nicchie che si notano alla base delle pareti della galleria, considerata a lungo come un corridoio cerimoniale – spiega Faraggiana – servivano a bloccare le traverse di legno, mentre la galleria forniva la parte rigida della macchina»
Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione dell’azienda Iveco, che ha finanziato la realizzazione a grandezza naturale del macchinario, e simulato l’utilizzo nel dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica.
Il Modello, lungo circa 10 metri, è capace di spostare 5 tonnellate. Presentato al comitato scientifico de Museo Egizio durante il convegno nazionale di “Egittologia e piapirologia”.
E voi che idea vi siete fatti circa il mistero che ruota attorno la costruzione delle piramidi?
Documentario Il mistero delle Piramidi e come venivano costruite.
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