Babbo Natale: esiste veramente? Chi è? Storia, origini e tradizioni

Quando si avvicinano le feste natalizie il pensiero, soprattutto per i più piccoli, va a Babbo Natale che è uno dei personaggi più famosi al mondo, noto per la sua generosità e la sua storia.

Ecco che pensando a lui mi è sorta la curiosità di sapere chi è veramente Babbo natale e le sue origini, tra persone esistite veramente, miti e leggende, che vedremo raccolte tutte in questo articolo.

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Chi è Babbo Natale e come si presenta

È così tanto famoso ma non tutti sanno chi è Babbo Natale. È un personaggio immaginario che nasce da una miscela di culture, tradizioni e leggende che sono state modificate più volte nel corso del tempo.

Sapete come si presenta babbo natale? Viene raffigurato come un uomo robusto, piuttosto anziano, con una lunga e folta barba bianca; indossa giacca, pantaloni e cappello color rosso, contornati da una fascia di pelo bianco; una larga cintura nera ai fianchi e un paio di stivaloni neri ai piedi.

Che lavoro fa Babbo Natale?

L‘omone vestito di rosso ha il compito di distribuire i regali a tutti i bambini del mondo durante la notte della vigilia di Natale.

Quanti anni ha Babbo natale?

Se vi state domandando qual è l’età di Babbo Natale, il nostro panciuto amico dovrebbe avere esattamente 1.750 anni, dal momento in cui è stato pubblicato questo articolo.

Come nasce la figura di “Babbo Natale”

Per molti anni la figura di Babbo Natale era unita all’immagine di San Nicola, considerato uomo generoso nei confronti dei bambini; il vero personaggio vestito di rosso, con un grande sacco di doni sulle spalle è stato ispirato in seguito ad una poesia dell’americano Clement C. Moore, nel 1822, che descriveva il Babbo Natale dei nostri tempi,

Il titolo della poesia è “A visit from Saint Nicholas“, conosciuta anche con altri due titoli: “Twas the night before Christmas” e “The night before Christmas”.

Origine di Babbo Natale

Le origini di Babbo Natale sono legate a molti secoli fa, dove in alcuni paesi del Nord Europa, era visto come un uomo grande e robusto, che andava in giro a consegnare dei doni ai piccoli. Questa usanza, quindi, era presente anche nel folklore fin dai tempi antichi. Molte cose ci portano a pensare che Babbo natale sia esistito veramente.

Sembra che quest’uomo di grossa stazza, all’inizio della storia, fosse un elfo alto e magro che indossava pelli di animali o il vestito di un vescovo; tale vestito diede origine anche al suo mito, come vedremo nella descrizione più avanti.

Altri nomi di Babbo Natale

Babbo Natale da sempre è conosciuto anche col nome di Santa Claus, che sarebbe l’omonima traduzione in inglese. Inoltre sembra che derivi anche dalla trasformazione del nome San Nicola in olandese, Sinterklaas; nome legato ad una festa che si svolgeva in Olanda in occasione del compleanno del Santo, ispirata ad una storia che qui di seguito leggeremo.

La storia antica di Babbo Natale

Anche se spesso ci chiediamo se Babbo Natale esiste davvero, andiamo ora a conoscere le vere origini e la storia del mito di Babbo Natale. Come accennato sopra, hanno radici molto antiche che potrebbero risalire alla mitologia greca.

Si racconta che Poseidone, dio del mare e dei maremoti, era considerato una divinità così tanto generosa. Girovagando con il suo carro trainato da 8 cavalli donava degli oggetti a chi incontrava nel suo cammino; nell’arco dei secoli, questo carro, potrebbe essersi tramutato nell’attuale slitta con le renne.

Col passare del tempo la figura di San Nicola e quella di Poseidone furono in quanto considerati entrambi uomini generosi. All’inizio della sua consacrazione, infatti, San Nicola era definito “il marinaio” proprio in riferimento a Poseidone. In seguito a questo collegamento l’immagine del Santo apparve su molti dei templi dedicati a Poseidone.

Il nome Nicola, inoltre, sembra derivi dal nome Nickar, antico dio greco anch’egli ritenuto un uomo di grande cuore.

Da San Nicola a Babbo Natale

Nel IV secolo l’usanza di donare i doni, che inizialmente era solo una festa pagana, cambiò prospettiva avvicinandosi al cristianesimo; così a poco a poco di passò da San Nicola a Babbo Natale.

La storia scrive di un uomo cristiano di nome Nicola, nato il 15 marzo 270 d.C. che era vescovo di Myra (Turchia). Per far conoscere la storia di Gesù ai bambini che abitavano nella parte più fredda del continente e uscivano raramente a causa delle temperature gelide, si recava di casa in casa per incontrarli.

Dopo aver esposto loro la sua predicazione si prestava a consegnare un dono ad ogni fanciullo. Per riuscire a recapitare tutti questi regali, assieme ad alcuni parroci, utilizzarono una slitta fatta trainare da cani.

Nicola, che poi divenne Santo, era per tutti il protettore dei bambini; una delle leggende, che poi vedremo nel dettaglio, racconta che quest’uomo benedetto fece ritornare in vita alcuni fanciulli rapiti ed uccisi da un cattivo oste.

In Italia, San Nicola di Myra è conosciuto come San Nicola di Bari perché una parte delle sue di reliquie si trovano a Bari dal 1807. Per la custodia di questi resti fu costruita una basilica che ora è diventata anche meta di pellegrinaggio.

Un’altra parte di reliquie era situata nella città di Myra. Grazie al ritrovamento da parte di alcuni Veneziani, che le portarono al Lido di Venezia, oggi è possibile ammirarle nell’abbazia di San Nicolò. Ulteriori resti delle ossa del Santo sono state invece collocate a Rimini; e altre ancora in altri paesi Europei.

San Nicola, in Grecia, viene sostituito da San Basilio Magno, anch’esso vescovo del IV secolo, proveniente da Cesarea. Oltre ad essere il patrono di Bari, è anche patrono di Amsterdam e delle città Russe. San Nicola viene festeggiato il 6 dicembre.

Leggende su Babbo Natale

Sono diverse le leggende su Babbo Natale, vediamo le tre più note:

  1. Una delle leggende che rese famoso San Nicola descrive una storia successa nel periodo medievale. Tre giovani trovarono rifugio per dormire presso una locanda ma, durante la notte, l’oste e la moglie li uccisero tagliandoli a pezzi; li depositarono in una dispensa, pronti a diventare cibo. In quel mentre si presentò alla locanda San Nicola che chiese di mangiare un piatto di carne. Il rifiuto da parte dell’oste provocò la richiesta di San Nicola di andare nella dispensa e, osservato attentamente la stanza, dalla salamoia estrasse i tre ragazzi sani e vivi.
  2. In un racconto di Michele Archimandrita, greco del IX secolo, si narra che un uomo di nobili origini. Le sue tre figlie desideravano sposarsi ma la famiglia cadette in miseria e l’uomo si disperò per la precarietà economica che lo assalì. Queste insistenti espressioni di dolore giunsero all’orecchio di San Nicola che cercò di aiutarlo lanciando dalla finestra un sacco di monete; l’intenzione era di ripetere questo gesto per tre notti. Per due notti la missione ebbe esito positivo; nella terza notte la governante, non sapendo di questa cosa, chiuse la finestra. San Nicola però non si perse d’animo ed ebbe l’idea di arrampicarsi sul tetto e di far scendere le monete dal camino, le quali si depositarono nelle calze che l’uomo aveva messo ad asciugare.
  3. Altra leggenda racconta che San Nicola, pur non essendo un uomo così ricco da poter fare regali a tutti, riusciva a donare del cibo alle famiglie più bisognose calando i viveri dal camino. Riusciva a procurarsi il cibo grazie al potere del Santo Graal che risultava essere in suo possesso.
    L’idea di poter trovare questo famoso calice tra i beni di San Nicola attivò la mente di alcuni ladri; questi che escogitarono un piano per impossessarsi di questa preziosa reliquia; il fallimento di questa impresa fece nascere la tradizione di lasciare dei pacchetti regalo sotto all’albero di natale.

Tradizioni leggendarie su Babbo Natale

Sono molteplici le tradizioni leggendarie su Babbo Natale; infatti paese che vai usanza che trovi, dice un vecchio detto. Le tradizioni di ricevere i doni sono appunto diverse in ogni paese, in quanto ognuno si basava sulle proprie abitudini e culture. Ne vediamo alcune.

  • In Islanda si dice che esista un gruppo di 13 severi folletti chiamati Jólasveinar; ciascuno ha un nome diverso in riferimento al loro cibo o lavoro preferito. È abitudine di questi folletti, 15 giorni prima del Natale, lasciare le loro grotte e attraversare a nuoto il lago di Niva; questo per poter raggiungere i paesi e portare gli omaggi ai bambini buoni, mentre a quelli cattivi regalano una patata.
  • In Germania, nei Paesi Bassi e in Belgio una tradizione racconta che i bambini preparavano del cibo per il cavallo volante del dio Odino; Odino era sempre impegnato in battute di caccia e aveva sempre poco tempo. Il cavallo si saziava di paglia, zucchero e carote e Odino; uomo dalla lunga barba bianca, una volta preso il cibo per sfamare il cavallo, ricambiava i fanciulli lasciando a loro dei doni.
    Infatti tutt’oggi i bambini riempiono le loro calze di paglia con carote; le lasciano appese al camino aspettando che Odino, in quella notte invernale, ricambi il cibo con dei dolcetti.
  • In Germania, inoltre, si narra che un uomo santo si scontrò con un uomo oscuro che commetteva dei delitti durante i sogni. Questo brutto essere scendeva nella canna fumaria durante la notte e una volta entrato in casa uccideva i bambini. L’uomo santo, identificato come San Nicola, una volta catturato l’uomo malvagio lo costrinse a visitare ogni casa; lo fece portare dei doni come segno di pentimento e risarcimento per quanto fatto.
  • Una leggera variante della leggenda tedesca dell’uomo oscuro si trova nella versione olandese. Si racconta che l’uomo nero maltrattava i bambini con un bastone per poi catturarli, metterli in un sacco e portarli con sé nel suo viaggio in Spagna.
  • La tradizione statunitense prevede che la notte della vigilia di Natale i bambini preparino latte e biscotti per quando Babbo Natale farà la sua visita.
  • In Inghilterra, invece, vicino al caminetto viene lasciato un piatto con “mince pie”; si tratta di un tipico dolce inglese fatto di pasta sfoglia e carne, oltre allo “sherry” (vino liquoroso) e ad una carota per le renne.
  • I bambini olandesi e spagnoli, al posto di preparare i cibi, riempiono una scarpa di fieno e carote; poi la lasciano fuori dalla porta di casa. Se sono stati considerati buoni avrebbero trovato un regalo o del marzapane, altrimenti il dono era una fascina.

Come si chiamano le renne di Babbo Natale

Quest’uomo dall’aspetto bonaccione girava su una slitta trainata inizialmente da 8 renne. Ora andiamo a conoscere come quali sono i nomi delle renne di babbo natale:

  1. Ballerina (in inglese Dancer): la renna che ama la danza
  2. Cometa (Comet): la renna che non dorme mai
  3. Cupido (Cupid): chiamata così perché sul petto porta una macchia a forma di cuore
  4. Donato (Blitzen): la renna più bella e più dolce con la caratteristica che le gocce che le cadono dal naso si trasformano in splendidi fiorellini
  5. Donnola (Prancer): la renna più piccola e timida che arrossisce quando qualcuno la nomina
  6. Freccia (Vixen): fu la prima renna ad entrare nel gruppo delle renne di babbo natale
  7. Fulmine (Dasher): renna provvista di due grandi denti che li usa per tenere lontano chi si avvicina ai regali
  8. Saltarello (Donner): renna che canta e sa imitare tutti i tipi di voce umana, sia femminile che maschile
  9. Fu aggiunta la nona renna dal naso rosso di nome Rudolph che diventò famosa quando Babbo natale, stanco di sentire che le altre renne la prendevano in giro proprio per quella “macchia rossa sul suo muso, fece in modo di fare luce al suo naso affinché potesse guidare la slitta illuminando il percorso nella notte della vigilia così da arrivare in tempo dai bambini per recapitare i regali.

Dove vive Babbo Natale

È una curiosità di molte persone scoprire qual è il luogo dove vive e abita Babbo Natale, dato che è possibile anche raggiungerlo.

La casa di Babbo Natale

La casa di Babbo Natale esiste veramente e si trova in nel villaggio Santa Claus a Rovaniemi, in Lapponia – Finlandia, vicino al circolo polare artico. È un’abitazione circondata dalla natura.

L’abitazione di Babbo Natale è molto grande. È possibile visitare sia la dimora che il bellissimo giardino dove si può passeggiare e osservare anche dei presenti natalizi provenienti da altre parti del mondo.

Sono presenti, inoltre, piccoli elfi che sono a disposizione per scattarci fotografie memorabili assieme all’omone buono.

L’ufficio di Babbo Natale

L’ufficio di Babbo Natale, o Santa Claus Office, si trova vicino alla sua casa ed è visitato da moltissime persone di ogni età e di ogni provenienza.

Per soddisfare le esigenze di tutti, è aperto tutto l’anno e si possono ammirare molti oggetti che lui utilizzava per i “viaggi attorno alla terra”.

L’ufficio postale di Babbo Natale

I simpatici elfi leggono tutte le letterine indirizzate a babbo natale; poi preparano le risposte di saluti, con la firma originale di Santa Claus, da inviare a chi gli scrive.

Queste lettere passano per l’ufficio postale Tähtikuja sulle quali viene posto un timbro particolare e unico del Circolo Polare Artico.

Le letterine a Babbo Natale

Perché si scrive la letterina a Babbo Natale?

Pensando al grande omone che fa i regali ai fanciulli, da molti anni orami si è radicata la tradizione di chiedere un dono al nostro generoso amico.

Chi può scrivere la letterina a Babbo Natale?

Quando un bambino si ritiene “bravo e buono” ha le caratteristiche per scrivere una letterina a Babbo Natale.

Solitamente si tratta di una richiesta di giocattoli o qualche desiderio del cuore che termina con l’assicurazione di comportarsi sempre da bravi bambini.

Dove si imbucano le letterine a Babbo Natale?

Le letterine si depositano nella normale cassetta della posta; in molti paesi si trovano dei volontari disposti a fare lo smistamento di questa “posta speciale”.

In Canada esiste anche uno strano codice postale; va citato nell’indirizzo delle buste indirizzate a Babbo Natale, il codice è: H0H 0H0 (che ricorda il modo di dire di babbo natale “oh oh oh”).

La tradizione dell’albero di Natale

Perché si fa l’albero di natale?

Una delle più grandi abitudini, durante le festività natalizie, è quella di decorare l’albero; ma sappiamo da dove deriva la tradizione di fare l’albero di Natale?

Nella cultura occidentale pagana il popolo dei Celti usava bruciare un abete, il giorno di Solstizio d’inverno, come segno di luce e di vita.

Essendo l’albero un simbolo di vitalità, in occasione di questa festa dedicata al sole, venivano adornate le piante con varie tipologie di frutti come significato di buon auspicio per il ritorno della luce dopo un lungo periodo buio; ecco perché si fa l’albero di natale.

Questa usanza di addobbare l’albero ormai fa parte delle tradizioni di tutto il mondo e viene seguita anche da popoli cristiani unita alla simbologia cattolica di preparare il presepe.

Curiosità sull’albero di Natale

  • È stata la Duchessa di Brieg (Germania) nel 1611 a far posizionare il primo abete dentro ad un’abitazione.
  • Intorno al 750 la Regina Margherita portò in Italia l’usanza di addobbare un albero adornandone uno davanti al Quirinale.
  • Nel X secolo l’albero di Natale fu conosciuto in tutta Europa e in America

Canzoni di Natale

Ci sono tantissime canzoni di Natale, ma un bellissimo canto che descrive il personaggio di Santa Claus con lo Spirito del Natale è, il “Cantico di Natale”, che è in inserito nell’omonimo breve romanzo di Dickens del 1843. Guarda l’articolo: Le più belle canzoni natalizie.

Il nome di Babbo Natale nelle varie lingue

Andiamo a conoscere come viene chiamato Babbo Natale nei vari paesi del mondo, dato che questo famoso personaggio natalizio è conosciuto ovunque.

  • ITALIA: Babbo Natale
  • Regno Unito: Father Christmas – Santa Claus
  • Francia: Père Noël
  • Germania: Weihnachtsmann (“L’Uomo di Natale”)
  • Spagna: Papá Noel
  • Stati Uniti: Santa Claus – Saint Nicholas – Kris Kringle
  • Russia: Дед Мороз (Ded Moroz, “Nonno Gelo”)
  • Canada: Santa Claus – Père Noël
  • Danimarca: Julemanden
  • Norvegia: Julenissen
  • Svezia: Jultomten
  • Finlandia: Joulupukki
  • Croazia: Djed Božicnjak – Djed Mraz (“Nonno Natale”)
  • Paesi Bassi: Sinterklaas
  • Svizzera: Christkind
  • Grecia: Άι Βασίλης (“San Basilio”)
  • Irlanda: Santa Claus – Santy – Daidí na Nollag
  • Islanda: Jólamaður
  • Turchia: Noel Baba
  • Giappone: Santa Claus – Santa San
  • Brasile: Papai Noel
  • Messico: Santa Claus
  • Perù: Papa Noel
  • Venezuela: San Nicolás
  • Portogallo: Pai Natal

Film Natalizi su Babbo Natale

Ci sono molti film che riguardano Babbo Natale, e sono meglio specificati nell’articolo: Tutti i migliori film sul Natale.

Anche se qualcuno ha il dubbio se Babbo Natale esiste veramente oppure no, è una figura che dona sempre allegria ed esprime concetti di bontà, altruismo, affetto; quindi anche se è un personaggio di fantasia, lasciamo che per qualche giorno all’anno diventi un “vero ospite” nella nostra famiglia.

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