Nell‘Irlanda del nord, vicino al villaggio di Armony, c’è una strada di campagna che sembra essere uno scenario da film fantasy, il nome con cui è conosciuta è The Dark Hedges, letteralmente “Le siepi scure”, e ciò che la rende particolare sono dei filari di faggi che costeggiano la strada, creando un’ambientazione da favola. La foresta The Dark Hedsges, è un luogo surreale: è qui che la famiglia proprietaria di un terreno, nel 1750, a ridosso di una strada di campagna, decise di piantare alcuni alberi, faggi, proprio accanto alla strada, con l’intenzione di creare un accesso suggestivo alla loro villa, ed hanno raggiunto e superato l’obiettivo. Con il passare del tempo, gli alberi sono cresciuti e i rami si sono incrociati l’uno con l’altro, assumendo conformazioni particolari che plasmano un’ambientazione fantastica; merito anche dei giochi di luce che si creano tra i rami, i filari di alberi hanno assunto le sembianze di una sorta di foresta adiacente la strada. The Dark Hedges fra turismo e leggende The Dark Hedges, fino a circa quindici anni fa, era conosciuta soltanto dagli abitanti della zona, ma l’ente per il turismo nord-irlandese nel 1998 cominciò a promuovere la località, essendosi reso conto delle sue potenzialità, con il tempo la sua notorietà è cresciuta ed oggi sono molti i turisti che si recano nel villaggio di Armory appositamente per ammirare questa foresta fatata. Secondo le leggende del luogo, il sentiero sarebbe infestato dal fantasma della Grey Lady, una dama in grigio che ogni tanto attraverserebbe il sentiero fino a raggiungere l’ultimo albero. Alcuni pensano che sia lo spirito di una giovane donna morta nella tenuta in circostanze misteriose. Naturalmente non tutti credono alle leggende, ma nessuno può negare l’atmosfera soprannaturale che caratterizza il sentiero. Oggi la foresta è anche un classico degli sfondi per il desktop ed una location cinematografica importante: sono state girate alcune […]
Sembra incredibile, quanto spassoso. Avete mai sentito delle capre che urlano? Il verso della capra lo conosciamo tutti, il belare che accomuna le pecore e capre, ma talvolta, quest’ultime producono strani versi che somigliano proprio a delle grida di persone che, in preda a qualche raptus, si mettono a strillare. Molti di noi trovano tutto ciò divertente, tanto da filmare le caprette in queste circostanze “di grida e strilli” che provocano grasse risate e ilarità. Se non ci credi, guarda di seguito questo video di capre urlanti come esseri umani! Video di capre che urlano come persone
Roy è il nome di un miciotto atipico e quasi contro-natura, infatti a differenza dei suoi simili lui è un gatto che adora l’acqua e di norma sappiamo che i felini la odiano e ne stanno ben alla larga. Ama l’acqua a tal punto che si getta nella vasca insieme alla sua padrona quando lei fa il bagno. Roy è diventato la cavia per sviluppare l’idroterapia per i gatti, una specie di “acquagym” che aiuta a tonificare sia i muscoli che il sistema circolatorio. Il gatto ha imparato a nuotare benissimo ed è in grado di completare diverse vasche, indossa un sorta di giubbottino con una maniglia sul dorso per poter essere afferrato velocemente e tirato fuori dall’acqua in caso di necessità. Polly Noviss è una veterinaria ma anche la padrona di Roy e spera grazie al suo gatto di poter avviare un corso di idroterapia per gatti cosciente del fatto che non sarà facile convincere gli altri gatti a entrare in acqua. Video – gatti che amano l’acqua
L’Eucalyptus deglupta o eucalipto arcobaleno è originario del sud est asiatico, cresce nelle isole delle Filippine, in Indonesia, Nuova Guinea e nelle isole Hawaii ed è un albero naturale dalla corteccia multicolor, con tonalità più accese e brillanti ed è l’unica specie del nostro emisfero. Può raggiungere i 70 metri di altezza e i due di diametro ed è uno splendido regalo della natura. Con i suoi colori sembra un arcobaleno, un albero del mondo fatato che sembra dipingere il paesaggio che lo circonda, un quadro dalle pennellate lineari e colorate, un albero dipinto da un pittore, e le sue venature colorate si intrecciano tra loro creando uno spettacolo cromatico unico. La sua corteccia si sgretola in modo del tutto naturale in più punti del tronco, in momenti diversi e portando alla luce superficie varie del legno che a contatto con l’aria il legno cambia colore. Durante la sua fase di crescita il fusto ha una colorazione chiara ed omogenea. La parte interna della corteccia è di un verde brillante e con il passare dl tempo si scurisce prendendo tonalità viola, arancione, rosso, blu, marrone, giallo, azzurro, rosa, un arcobaleno.Cresce molto in fretta e in mesi può raggiungere il metro e mezzo di altezza e la qualità del suo legno è ottima per cartiere e falegnameria. Impossibile farlo crescere alle nostre latitudini in quanto non sopporta temperature inferiori a 5 C, ama l’umidità delle foreste sub-tropicali e ha bisogno di grandi quantità di acqua per poter crescere. Inoltre più lontano è dal suo habitat e dalle sue condizioni climatiche meno il fusto acquista la sua particolare colorazione. Quindi per aver la possibilità di vedere questo albero unico e spettacolare bisogna farsi un viaggio verso i suoi luoghi di origine. Nell’emisfero boreale è possibile rimanere stupiti dalla bellezza di un arcobaleno […]
Pings di Pierre Coffin di Ex Machina, uno studio CGI francese noto per i suo lavori, ha aggiunto alla galleria questo video. Il corto animato al primo impatto risulta divertente e carino, quasi troppo carino, con i piccoli pinguini che continuano saltellare e rimbalzare. Ma abbastanza presto la trama si infittisce per includere uno degli strumenti di narrazione preferiti dell’animatore. Neanche le brute maniere fermeranno questi simpatici pinguini, che strapperanno sicuramente un sorriso a tutti. Buona visione! Pings di Pierre Coffin (video)
Per la serie, storie incredibili, tragiche e divertenti, eccone una che fa al caso nostro. Londra – Sabato nero per un automobilista inglese amante degli animali: nel giro di pochi secondi ha investito prima il suo cane e poi il suo gatto, uccidendoli. George Partridge, terminato il pranzo, è salito in auto per andare a vedere la partita della squadra del cuore, lo Sherboume. E proprio in quel momento è successo il doppio fattaccio. Ha ingranato la retromarcia senza accorgersi che dietro la vettura era accucciato il suo terrier, Jako. L’ha investito in pieno, uccidendolo. La moglie e i figli hanno assistito impotenti alla scena, urlandogli di spostarsi. E lui s’è spostato subito:ha innestato la prima e ha percorso qualche metro, sorprendendo addormentato sull’asfalto il gatto di casa. Morto sul colpo. Nonostante il duplice «lutto», allo stadio il signor Partridge c’è andato: e la sua squadra, naturalmente, è stata sconfitta.
Questa è la domanda che oggi mi sono posto guardando alla TV Lupen, protagonista del famoso cartone animato, dove nella puntata odierna lui e la sua gang dovevano far migrare i pinguini dal polo sud al polo nord. Ecco allora che da perfetto ignorante mi son domandato: ” Perché i pinguini vivono solamente al Polo Sud? “. Sono andato subito a documentarmi tramite il fidato google, che mi ha rivelato la risposta al misterioso quesito! Perché i pinguini vivono al Polo sud e non al Polo Nord Il polo sud è un continente vero e proprio, essendo quest’ultimo una terra innevata, fredda, e quindi abbastanza favorevole per la vita di creature artiche, permette loro di formare delle colonie. Mentre il polo nord è una regione di mare ghiacciato con banchise e iceberg, insomma al di sotto del ghiaccio non c’è terra come nel polo sud. Differenze tra Polo Nord e Polo Sud. Ora saprete con certezza cosa rispondere quando vi domanderanno perché i pinguini vivono solamente al polo sud.