Bonsai da interno ed esterno: tipologie, caratteristiche e come curarli

Sono moltissime le varietà di piante per adornare casa e giardino ma, in particolare, oggi vedremo le diverse tipologie di bonsai da interno ed esterno, le loro caratteristiche e come curarli.

Alcune specie di bonsai raggiungono altezze contenute e si possono tenere nell’abitazione oppure in balconi e terrazze. A prescindere dalla grandezza sono arbusti molto carini e a volte anche fioriti.

Sono definiti “alberi nani o in miniatura” in quanto vanno spesso potati, come poi vedremo, e le radici vengono ridotte. Andiamo a conoscere tutto ciò che serve per imparare come prendersi cura di un bonsai.

Tipologie e caratteristiche dei bonsai da interno e da esterno

I botanici affermano che queste piante dovrebbero comunque essere tenute all’aperto per una crescita più adeguata, ma si possono custodire anche in casa con i dovuti accorgimenti circa la luce, l’umidità e altro che poi approfondiremo lungo l’articolo.

Sono numerose le specie di bonsai da coltivare, sia da interno che da esterno, e se non si ha molta esperienza conviene iniziare con le più semplici dato che non richiedono particolari attenzioni:

Ficus ginseng

Tra i vari tipi di bonsai da interno il più facile da tenere in casa è il Ficus ginseng. È una delle diverse specie della pianta Ficus; è sempreverde e viene definita tale per la sua somiglianza con l’alberello del ginseng.

Le sue foglie sono di colore verde scuro e la radice è chiara dalla forma nodosa e intrecciata. Raggiunge un’altezza massima di 150 cm. ed ha una buona resistenza di vita. Importante lasciarla alla luce ma non esposta ai diretti raggi solari.

Per una buona crescita, il terreno deve sempre rimanere umido, quindi annaffiare senza esagerare una volta al giorno. La potatura va fatta in primavera, togliendo solo i rami in eccesso. In inverno non sottoporla a temperature inferiori ai 10°C.

Pino (Pinus mugo)

Un altro tra i bonsai più belli da tenere in giardino si trova il pino. Ci sono molte sottospecie di questa pianta ma tutte sono piacevoli da prendersi cura. Principalmente si differenziano tra loro per la tipologia di “aghi” e di colori.

Sono molto apprezzati, specialmente nelle zone di montagna, e sono abbastanza resistenti ai fenomeni atmosferici. Quindi anche se si posiziona in giardino, è bene metterlo al sole e resiste al vento senza particolari problemi.

Il terreno non deve comunque seccarsi, è utile tenerlo umidificato. Quando i semi sono maturi vanno raccolti e conservati in ambiente secco per poi seminarli in primavera che è la stagione della riproduzione.

Bonsai azalea (Rhododendron)

Uno dei bonsai da esterno, e tra i più fioriti che esistano, c’è l’azalea; infatti se ne trovano di infiniti colori. Questo piccolo alberello cresce bene se posizionato in un posto un po’ umido, ma non troppo, arieggiato e soleggiato ma, non sotto ai diretti raggi solari.

In pratica se fosse in una specie di sottobosco, sarebbe l’ideale. In inverno non devono essere esposte alle basse temperature, quindi metterli al riparo o posizionarli all’interno in un ambiente abbastanza fresco.

Il terreno va tenuto umido, quindi innaffiarlo subito quando tenta di asciugarsi troppo. È consigliabile utilizzare acqua piovana, o se è possibile anche distillata; se si usa acqua corrente meglio addolcirla con un prodotto apposito.

Albero del pepe (Zanthoxylum piperitum)

Tra i più apprezzati bonsai da interno e da esterno si trova l’albero del pepe che resiste alle varie temperature, tranne che ai forti freddi invernali. È una pianta che ha bisogno di luce, deve essere annaffiata regolarmente, ma non deve esserci ristagno o marciscono le radici.

Si presenta con un tronco sottile dove spicca il colore verde vivo del fogliame; produce frutti profumati. La semina va fatta in primavera, mentre la riproduzione in estate. Data la sua folta crescita, va potato togliendo i rami secchi.

È una pianta molto mirata dai parassiti per cui è bene sterilizzare bene gli attrezzi prima della potatura e successivamente spalmare un’apposita sostanza cicatrizzante in modo da allontanare acari ed insetti.

Olmo cinese (Ulmus parvifolia)

Altro tipo di bonsai da coltivare in abitazione è l’Ulmus parvifolia conosciuto come Olmo cinese; proviene da alcune zone della Cina ma anche dal Giappone. È una pianta che se si lascia crescere può raggiungere anche un’altezza di oltre 10 metri.

Se si ha un bel giardino, sicuramente è piacevole vederla espandersi, in quanto può arrivare anche ad una larghezza circa 15 metri. È una pianta sempre verde che presenta il tronco sottile e un colore vivace; bella anche da ornamento o da regalo.

Si annaffia quando il terreno è quasi asciutto ma non umido. I rami tendono a screscere un po’ sparsi, quindi va potata quando serve, rendendola più ordinata. Viene spesso attaccata dai parassiti, quindi è bene procurarsi un adeguato insetticida.

Bonsai Ciliegio (Prunus avium)

Ritenuto un albero nano molto importante per i giapponesi, risulta essere anche uno dei bonsai più belli da coltivare. Ha bisogno di tanto sole quindi è una specie di bonsai da esterno; attenzione però al vento che non gradisce molto.

Non esporlo alle gelide temperature invernali, e nella stagione fredda metterlo al riparo ma non in ambienti caldi. Annaffiarlo comunque ogni volta che il terreno è quasi asciutto, in quanto deve stare sempre in terra umida.

Per quanto riguarda la potatura, non effettuarla spesso, ma è sufficiente una volta all’anno. Se in primavera fiorisce esageratamente tenere i rami legati con un filo. Circa il rinvaso è bene programmarlo ogni 2 anni, non prima.

Acero rosso (Acer rubrum)

Uno dei bonsai più belli e colorati che esistano è l’Acero rosso. È una pianta che non ha bisogno di tante specifiche cure ed essendo un bonsai sia da interno che da esterno, importante che sia messo in un luogo soleggiato.

È una pianta che presenta due sottospecie ed è è più un bonsai da esterno in quanto ha bisogno di molta luce, ma non esposizione diretta ai raggi solari, ed di un luogo molto arieggiato. L’ideale sarebbe una veranda.

Richiede di essere innaffiato ogni 2 giorni se si tiene in casa, o 2 volte al giorno se all’aperto nel periodo estivo. Un’attenzione particolare alla cura se si vedono le foglie cadere, in quanto è soggetto a malattie.

Faggio giapponese (Fagus Crenata)

Tra le specie di bonsai da interno e da esterno da coltivare c’è il faggio giapponese che si presenta in stile elegante e decorativo. Si presenta con una corteccia non molto voluminosa ma con foglie grandi.

È importante innaffiarlo solo quando il terreno è asciutto, con il freddo è sufficiente 2/3 volte in un mese. Le foglie vanno rinfrescate con uno spruzzino, una volta alla settimana e nel periodo autunno/inverno assumono un colore dorato.

È una delle piante mignon che richiede più cura, in quanto tempe le temperature estreme, sia troppo caldo che troppo freddo, inoltre il terreno non deve mai seccarsi molto. Esporlo in ambiente solare ma protetto.

Sageretia (Sageretia theezans)

Tra le specie di alberi nani da tenere in giardino si trova la Sageretia che proviene dalla Cina Meridionale. La sua altezza può variare da 1 a 3 metri ed è una bella pianta ornamentale essendo una sempreverde.

Le sue foglie di un bel colore verde e di forma allungata; producono piccoli frutti carnosi e commestibili. Cresce in fretta se poso in un luogo luminosa, ma bisogna evitare i raggi diretti del sole in quanto le foglie si seccano facilmente.

È una pianta che non richiede cure particolari, si pota ogni volta che è necessario, data la sua veloce crescita. Va annaffiata due volte al giorno, senza mettere troppa acqua, ma il terreno non deve seccarsi.

Bonsai Carmona

Si presenta con foglie piuttosto ridotte ed è di origine tropicale. La specie Carmona è un bonsai da interno, ma anche da esterno e in primavera/estate si può ammirare la sua stupenda fioritura con piccoli fiori bianchi a forma di stella.

Richiede un terreno umido, in estate anche due volte al giorno se fa molto caldo; cosa essenziale non lasciare ristagni o le radici marciscono. Nel periodo invernale deve essere protetto o le foglie deperiscono.

La potatura viene fatta in primavera e consiste nel togliere i rami che si sono sviluppati maggiormente. È una pianta che viene spesso colpita dai parassiti, quindi è necessario usare appositi prodotti e curare anche manualmente la pulizia della stessa.

Altri tipi di bonsai da interno e da esterno

  • Ligustro: specie sempreverde dalle foglie piccole e folte; in primavera-estate fiorisce con fiori bianchi, in autunno produce piccole bacche.
  • Crassula: originario dell’Africa, produce foglie medie e corpose; il tronco è leggermente grosso e di colore scuro. È consigliabile per chi è alle prime esperienze nella crescita di bonsai in casa.
  • Schefflera arboricola o albero da ombrello: nome datogli proprio per la sua ampia forma. È difficile da modellare ma è resistente e piacevole bonsai da interno
  • Melograno: bonsai da esterno che produce frutti molto buoni ma la sua formula positiva è la potatura, specialmente nei primi anni della sua vita.
  • Fiscus microcarpa: anche se può arrivare a 25 metri di altezza, è possibile coltivarlo in appartamento in quanto si adatta a diverse temperature e non richiede cure particolari.
  • Melo: molto apprezzato per i suoi gustosi frutti e anche per la sua piacevole estetica che si presenta con tronco chiaro in contrasto con il colore scuro delle foglie.
  • Glicine: uno dei bonsai più belli da interno. Pianta dal tronco contorno sul quale scende una cascata di fiori rosa-viola che si può ammirare nelle stagioni di primavera / estate.
  • Bosso: proviene dall’Oriente e mostra una corteccia corposa e nodosa, oltre ai profumatissimi fiori in primavera e le stupende foglie dorate in autunno.
  • Betulla: bonsai elegante con foglie che si espandono in una folta chioma; il tronco è di colore chiaro. È una pianta che produce molti frutti.
  • Ginepro: diffusissima in Giappone. È semplice da coltivare in quanto resiste a diverse temperature ed è apprezzata anche in quanto si può modellare in varie forme.

Come curare un bonsai

Una volta acquistata la nostra pianta è essenziale imparare come prendersi cura di un bonsai. Le regole principali da osservare sono:

  • Temperatura: è bene tenerli a temperature che vanno dai -10°C ai 30°C ed evitare di porli a limiti estremi
  • Luce: hanno bisogno di molta luce solare, ma non tutti i tipo possono essere esposti ai diretti raggi del sole nella stagione estiva.
  • Irrigazione: effettuarla quando lo richiede la pianta, a seconda della specie, o comunque è utile tenere il terreno sempre leggermente umido. Non lasciare mai un ristagno o il terreno troppo secco.
  • Concimazione – Fertilizzanti: utile utilizzare qualche prodotto per aiutare a migliorare lo sviluppo della pianta; mediamente va fatto ogni 3 settimane.
  • Potatura: varia a seconda delle specie di bonsai e il taglio viene effettuato con un trancino. Utilizzare un paio di guanti quando si svolgono queste operazioni.
  • Umidità dell’ambiente: è importante che l’alberello si trovi in un luogo umido e arieggiato, in quanto serve anche ad allontanare insetti e malattie.

Stili di bonsai e di potatura

Esistono diversi stili di bonsai e di potatura, a seconda del tipo di bonsai che si è deciso di coltivare, dal gusto personale e anche dalla fantasia. Non tutte le forme sono adatte per qualsiasi pianta, in quanto ognuna ha le proprie esigenze.

Su alcune si può cambiare qualche dettaglio nella forma, ma su altre invece è necessario seguire uno stile specifico. Vediamo quali sono:

  • boschetto (yose-ue): svariati alberelli che formano un piccolo boschetto
  • cascata (kengai): l’albero cresce con tronco e foglie verso il basso
  • semi-cascata (han-kengai): come la cascata ma più corto
  • eretto formale (chokkan): tronco diritto e foglie non troppo sparse
  • eretto informale (moyogi): il tronco ha una forma di S e le foglie si sviluppano vicino ad esso
  • inclinato (shakan): la pendenza dell’alberello è inclinato da un lato
  • scopa rovesciata (hokidachi): il tronco è diritto ed rami abbondanti e sottili con diverse direzioni
  • literato: quando l’albero è più alto di ciò che lo circonda in modo da catturare la luce solare
  • su roccia (ishi-zuke): si sviluppa all’interno di buche o fori situati in una base rocciosa
  • stile battuto dal vento (fukinagashi): con i rami che crescono verso una sola direzione
  • a zattera (ikadabuki): rami che crescono e si spezzano dando vita ad altri rami
  • a doppio tronco (sokan): un grosso ramo che si ramifica formando due tronchi

Video con spiegazione dei vari stili di bonsai

Hai altri suggerimenti o informazione relative ai tipi di bonsai da interno e da esterno? Lascia un commento da condividere.



👁️664 visti/letture

Ti è piaciuto questo articolo?

Clicca sulle stelle per votare!

Media voto 4.9 / 5. Voti: 15

Grazie per aver votato...

Seguici sui social!

Condividi l'articolo:
Annina
Annina

Ciao, sono Annina, manager della community di Youfriend.it. Amo la natura, la musica, i colori, le emozioni... amo le sfumature che dipingono la vita! Mi piace leggere, scrivere, acculturarmi e socializzare.

Articoli: 394

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Please login to use this feature.