Asilo nido comunale di Guastalla, un progetto al passo coi tempi

Il 19 dicembre 2015 è stato inaugurato il nuovo asilo nido comunale di Guastalla, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects di Bologna.

Questa struttura sostituirà i due nidi comunali dell’infanzia, Pollicino e Rondine distrutti dal terremoto del maggio 2012. Il progetto, pensato per ospitare 120 alunni con età compresa tra i 0 e i 3 anni, nasce con l’intento di stimolare l’interazione del bambino con lo spazio circostante.

In particolare, la scelta dei materiali, della luce, dei colori e delle sonorità è concepita tenendo presente gli aspetti pedagogici collegati alla crescita del bambino.

Struttura Asilo Guastalla

Articolato su di un piano, l’asilo comunale di Guastalla presenta una struttura portante costituita da telai di legno coibentati che poggiano su una fondazione in cemento armato.

Tra un telaio e un altro si inserisce un’ampia vetrata che permette l’interazione tra lo spazio interno e l’ambiente esterno ricco di alberature. L’asilo ospita diverse aule e laboratori.

In particolare, nelle zone di connessione tra questi ambienti sono presenti slarghi, aree dove giocare e relazionarsi, elementi trasparenti per guardare verso l’esterno o sbirciare le attività degli altri bambini.

Durante la progettazione, l’architetto ha pensato di non ricondurre l’asilo ad una semplice scatola ma ad un edificio che raccontasse una storia. Da qui, il richiamo al ventre della balena di Pinocchio.

La sostenibilità nell’asilo nido comunale di Guastalla

La cosa che più colpisce questo progetto è senza dubbio lo studio fatto sulla sostenibilità. L’edificio, realizzato con  materiali naturali o riciclati, dunque a basso impatto ambientale, è in classe energetica A.

L’elevata coibentazione dell’involucro e la distribuzione ottimale delle vetrate e dei lucernari garantiscono un ambiente interno confortevole riducendo al minimo il ricorso agli impianti meccanici.

In copertura, sono stati posizionati dei pannelli fotovoltaici, con potenza massima pari a 35 kWp, che soddisfano il 40% della domanda energetica per il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda sanitaria.

Si è pensato, inoltre, di installare un impianto di solare termico a integrazione della produzione di acs della pompa di calore. Il solare termico soddisferà circa il 60% del fabbisogno di energia per l’acqua calda sanitaria.

Per quanto riguarda le acque piovane, queste vengono raccolte e riutilizzate per gli scarichi dei bagni, le pulizie e l’irrigazione del giardino diminuendo, così, il ricorso all’acquedotto.

Invece, per l’acqua potabile, si è pensato di utilizzare temporizzatori, limitatori di flusso, rompigetto ed elettrodomestici ad elevata efficienza. Tutte queste soluzioni ridurranno il 57% del fabbisogno giornaliero di acqua indoor.

Costi e tempi

Oltre alle caratteristiche estetiche e funzionali, quello che sorprende dell’asilo nido comunale di Guastalla sono i costi ridotti (1650 euro per metro quadrato) e la rapidità con cui è stato realizzato. Ci sono voluti, infatti, solo 6 mesi.

Gran parte del budget destinato alla realizzazione dell’asilo è stato raccolto mediante donazioni post-sisma, ad iniziare dal concerto Italia Loves Emilia del settembre 2012 grazie al quale sono stati raccolti ben 250.000 euro.

Dunque, in un paese come l’Italia, dove poche cose sembrano funzionare, questa è sicuramente una notizia che ci lascia ben sperare.

Il progetto Galleria foto asilo di Guastalla

 Video Costruzione Asilo

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Elisabetta
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“Lo scienziato descrive ciò che esiste; l'ingegnere crea ciò che non era mai stato.”

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