Siamo andati ancora una volta alla ricerca della storia, quella dalle antiche origini, ad Arpino in provincia di Frosinone, donata a noi dal potente Impero Romano e città natale di due delle maggiori figure di spicco Marco Tullio Cicerone e Caio Mario.
Fondata probabilmente dai volsci e resa grande dai romani, Arpino dopo la massiccia fortificazione medievale, conservata in buona parte ancora oggi, è stata casa di numerose battaglie passando sotto vari predomini come quello normanno, saraceno, fino a quello del Regno di Napoli.
Civitavecchia di Arpino
Il paese, un vero gioiello da ammirare, lo abbiamo visitato in due tappe : la parte più alta e remota, Civitavecchia di Arpino (672 mt), secondo noi anche la più suggestiva perché regala all’occhio uno splendido predominio sull’intera valle circostante e dove è conservata in perfettamente la Torre di Cicerone con la sua Acropoli, le imponenti Mura Ciclopiche che si estendono per 1 km e che convergono nella parte medievale più in basso ed un Arco a sesto acuto,unico nel suo genere. Il tutto fa da cornice al grazioso abitato, residuo dell’insediamento antico.
Siamo giunti primi all’apertura della torre ed il custode, di rara cortesia, ci ha fatto permesso di aprire il portone principale un po’ come si fa in casa propria. Lo spettacolo che abbiamo ammirato dalla cima della costruzione è incantevole, ci si rende davvero conto dell’importanza logistica di questo luogo nel passato.
La passeggiata che corre lungo le Mura Ciclopiche è davvero piacevole e nei suoi tratti più alti è da mozzafiato. La via di accesso al percorso attraversa il borghetto tenuto in maniera impeccabile e ci ha regalato un viaggio a ritroso nel tempo. Qui ci si immerge davvero nella storia.
Borgo di Arpino
Scendendo in basso lungo la strada provinciale siamo giunti all’abitato vero e proprio di Arpino. La camminata nel paese è un sali e scendi continuo, con tratti in salita che che hanno messo a dura prova la nostra resistenza, ma i regali architettonici e paesaggistici che ci hanno atteso dietro ogni angolo valgono ogni cm fatto.
Nella piazza principale primeggiano le statue dei due famosi esponenti romani , Cicerone e Caio Mario, che fanno da cornice alla Chiesa di San Michele Arcangelo. Dinnanzi alla stessa è conservato perfettamente il Decumanus Maximus, antico percorso romano e odierna via Latina.
Saliti nella parte alta del paese siamo giunti a Porta Napoli e alla Chiesa di Sant’Andrea, riavvicinandosi quindi alla piazza da una strada superiore abbiamo ammirato meglio il Campanile della Chiesa di San Michele che sovrasta la stessa.
Scendendo invece nel lato opposto abbiamo trovato la Fontana dell’Aquila, considerata il simbolo del paese e la Chiesa di Santa Maria di Civita, purtroppo per noi, in manutenzione, il tutto contornato da meravigliosi palazzi dell’800.
ll borgo d’Arpino è stato inoltre sfondo del film Splendor con i compianti Massimo Troisi e Marcello Mastroianni. L’artista Umberto Mastroianni è cittadino onorario insieme all’immenso maestro Ennio Morricone. Il paese ha dato i natali anche a Marco Vipsanio Agrippa,il pittore Giuseppe Cesari e il professor Pasquale Rotondi salvatore di capolavori durante la prima guerra mondiale.
Ristorante Ottavo Vizio
Naturalmente tutto questo camminare ha stimolato in maniera decisa il nostro appetito, che ci accompagna ovunque, e grazie all’ottimo suggerimento degli arpinati ci siamo recati presso il ristorante L’Ottavo Vizio. Con le immagini della giornata impresse nei nostri occhi e con un ottimo antipasto seguito dalla mitica carbonara, abbiamo aggiunto la corona ad una giornata già di per se regale.
“La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.”
Marco Tullio Cicerone